[EXPRESSO] Auguri Per La Tua Morte/Happy Death Day (2017) | Groundhog Slash

Auguri Per La Tua Morte locandina

Ci sono film che è ingiusto riassumere in “ come X fatto alla Y”, ma Auguri Per La Tua Morte (Happy Death Day) si può descrivere genuinamente come un Ricomincio Da Capo (Groundhog Day) fatto in salsa slasher movie, ed è una interessante declinazione dello scenario “un giorno in loop infinito”.

Tree Gelbman è una ragazza universitaria americana come tante, un po’ stronza, in una confraternita/sorellanza, con le sue beghe ed i suoi pregi, peccato che il giorno del suo compleanno, andando verso una festa venga uccisa da un tizio mascherato, e riviva continuamente in loop la giornata, consapevole degli eventi avvenuti nella ripetizione precedenze, che termina sempre la con la sua morte per mano di questo assassino misterioso.

Dopo aver capito che è l’unica a sapere del loop temporale, la ragazza decide di sfruttare a suo vantaggio questo continuo ripetersi dello stesso giorno, cercando indizi su chi sia l’assassino, e cercando di prevenire la sua morte, rompere il cerchio.

Il film vi piacerà se riuscirete ad accettare che – come in Ricomincio Da Capo – non è mai spiegato cosa causi questo loop temporale di cui solo la protagonista è a conoscenza. Come nel celebre film con Bill Murray (citato in maniera furbesca anche nel film stesso) questo elemento fantastico è usato come mezzo per far sì che il personaggio cresca, che impari ad apprezzare quello che ha ed è, anche se è esagerato ed estremo il modo in cui impara questa lezione di vita.

In questo contesto funziona anche per il lato comico (ed è un film divertente e divertito) dato alle uccisioni della protagonista, e perchè il suo personaggio ha un buon arco narrativo, non diventa “buona” subito, e gli altri personaggi sono simpatici, gradevoli, anche.

Un buon film prodotto dalla Blumhouse, sì, capita.

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[EXPRESSO] Come ti ammazzo il bodyguard (2017) | Forget After Watching

Come Ti Ammazzo il Bodyguard 2017 locandina

Vi piacciono i film d’azione violenti ma dal tono comico ed esagerato che non si prendono troppo sul serio? Avete già visto Kingsman? Avete tempo da perdere prima dell’inevitabile incontro con il tristo mietitore?

Sia chiaro, Come Ti Ammazzo Il Bodyguard non è un brutto film, ma è un ottimo esempio del film dispensabile, del film “prodotto”, coniugato nel trend recente di film d’azione-commedia con un’approccio molto fumettoso e cartoonesco alla violenza, con forte autocoscienza del proprio ridicolo e dei clichè, ma senza diventare parodia.

Voglio dire, il cast aiuta tremendamente questo film, specialmente Samuel L. Jackson nei panni di un duro a morire assassino, un vero “figlio di puttana” che non lo ammazzi neanche con le cannonate, e Ryan Gosling nei panni di una pedante guardia del corpo fissata con la carriera, che sono forzati a diventare amici per la pelle al fine di sventare che un malvagio dittatore bielorusso (interpretato da uno sprecato Gary Oldman) la passi liscia al processo delle Nazioni Unite.

Dicevo, non è brutto, ma non è neanche notabile in nessuna maniera, è mediocre, ha momenti molto divertenti, ma altri in cui gli attori investono tanta energia per mandare avanti gag che dovevano morire assai prima (o che erano troppo puerili), scene d’azione discrete ma a volte fin troppo clichè, e soprattutto è decisamente troppo lungo per un film di questo tipo, quasi 2 ore.

Il fatto che non si prenda troppo (se non per niente) sul serio aiuta, ma questo lo potrei dire di moltissimi altri film, non può e non è una scusante per qualcosa di – ultimamente – assolutamente dimenticabile e che sguazza un po’ troppo comodo nella sua autoscienza dei clichè che usa ed abusa, nonostante l’energia degli attori e di alcune scene.

Se non c’è davvero, davvero altro da vedere…

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P.S.: btw, è quel tipo di film che prende luogo in vari paesi del mondo, ma non ritiene necessario sottotitolare i personaggi quando non parlano inglese (o doppiaggio equivalente), anche quando sono personaggi importanti per la trama, il che è un dettaglio, ma è indicativo della cura generale. E la moglie del personaggio di Samuel L. Jackson è doppiata da Laura Romano, ovvero la voce di Sofia Vergara in Modern Family.

Se il poster sembra familiare, c’è una ragione.

[EXPRESSO] Borg McEnroe (2017) | Blancmange Wins Wimbledon

Borg McEnroe 017 locandina

Non conosco molto il tennis, so le regole base ed alcuni nomi di tennisti famosi, ma tutto qui.

Dico questo perchè – forse – gli appassionati di tennis potrebbero ricavare di più da questo film per il soggetto/sport, ma non cambia il fatto che per questo tipo di film sia relativamente poco importante la disciplina sportiva, visto che il focus è sempre più sulle relazioni tra rivali, sul lato agonistico della competizione e sui personaggi più che sul replicare con realismo ed accuratezza tecnica gli scontri/partite.

Ma a prescindere, questa biopic sulla rivalità tra due dei tennisti più famosi della storia fatica veramente a coinvolgervi, a farvi prendere dalle storie e tormenti personali dei due atleti, a farvi importare di loro, anche se Sverrir Gudnason e Shia LaBeouf (rispettivamente nei panni di Bjorg Born e John McEnroe) fanno un buon lavoro nei panni di tennisti con personalità ed approcci agli antipodi, è difficile che vi importerà davvero molto se sarà Borg a vincere la sua quinta coppa o McEnroe la sua prima in quel di Wimbledon.

È un tipo di storia classica tra rivali completamente diversi, la solita cosa della biopic sportiva “basata su una storia vera”, ed una narrata in maniera assai scialba, prevedibile, trita volendo, che va attraverso ogni passaggio standard per questo tipo di film sportivo (il flashback dell’infanzia ad allenarsi dopo un evento che fa vacillare le convizioni del personaggio) con l’energia di un fiordo, al punto che non sentite nessun conflitto, nessuna posta in palio vera (anche sapendo cosa c’è in gioco, figurativamente e non) che dia forza alla narrativa.

Non è inguardabile ma solo verso la fine, durante l’eponimo scontro tra i due tennisti, sentite una qualche tensione. Decisamente non un brutto film, ma noiosetto, dal ritmo lento, che fallisce nel lasciare un’impressione degna di nota.

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Ultraviolet (2006) [RECENSIONE] | CGI Vampires and Nazi Priest-Doctors

Ultraviolet

Rimasi sorpreso da NON vedere gente che fa recensioni-show online saltare su Ultraviolet, voglio dire, anche solo a vedere la copertina, sembrava una deiezione canina d’alto bordo, perfetto per essere punzecchiato e ridicolizzato da personalità di Youtube, e sembrava davvero qualcosa che si meritasse questo trattamento.

Mi sarei aspettato di vedere Doug Walker farci un episodio sopra, ma no, quindi quando mi ricordai che esisteva vedendolo su Netflix, decisi che era il momento di togliersi la curiosità, visto come l’avessi messo nella parte del mio cervello “forse lo vedrò più avanti, sembra una schifezza divertente” da ormai un decennio. Non esattamente una priorità, potete capire. Continua a leggere

Shintaro Kago e le Teste Volanti al Lucca Comics & Games 2017

Shintaro Kago live at lucca comics and games 2017

Siccome sono andato al Lucca Comics & Games 2017 (dopo circa 3 anni di hiatus) in gran parte per poter vedere di persona Shintaro Kago, perchè non riportare – in sintesi – la mia esperienza dell’incontro, che avvenne il 2 ottobre 2017 alle 12.00 nel caffè di Palazzo Ducale a Lucca? Specialmente visto che ho preso qualche appunto delle risposte date da Kago su alcune questioni. Continua a leggere

Grind Cafè EX #6 : El Gato

Grind Cafè EX 6 EL GATOx

I padroni dell’internet, amati nonostante siano egocentrici da morire, sono nelle vostre case, nei vostri giardini, sono dentro di voi: i cari vecchi felis silvestris catus, cioè GATTI.

I pelosi (ed ingrati) felini però godono di assai minore popolarità come protagonisti dei numeri b-movie (e non) su animali assassini o che lo diventano per virus, mutazioni o mancanza di ispirazione nello script. Forse perchè l’idea “gatto (o cane) assassino” è un pò tanto più ridicola di qualcosa come squali e leoni, predatori più minacciosi e meno casalinghi per natura.

Il che perlomeno significa che non abbiamo centinaia di film di qualità inesistente su gatti, almeno non film horror. Piccole pietà, etc.

Ma ovviamente film del genere esistono, ed oggi ne ho scelti un paio di interessanti, direi. Buona lettura! Continua a leggere