[ZOATROPIA] Flying Witch (2016) | Brooms and Moesticks

Flying Witch

Disponibilità in Italia: Crunchyroll

Bozza

Spesso scelgo di curare serie che hanno una storia, una certa fama, ma a volte vado su Crunchyroll, spulcio il catalogo evitando le tremila schifezze, gli anime per bambini (sul serio, per infanti) e le serie che esistono per pubblicizzare un card game od un videogame, e trovo qualcosa di recente (a volte molto recente) che decido vedere e di curare qua. Perchè non è tutta spazzatura, nonostante quanto sarebbero pronti a giurare i vecchi scureggioni con la nostalgia perennemente in endovena che girano su Animeclick e siti simili (e se commentate su Animeclick senza essere uno dei tanti avanzi di internet, mi spiace, senza sarcasmo, mi spiace per la fama – documentabile e documentata – che il sito si è fatta).

Oggi parliamo di Flying Witch, serie anime televisiva del 2016, basata sull’omonimo manga di Chihiro Ishizuka (inedito in italia nel momento in cui scrivo), prodotta da J. C. Staff (publisher/studio d’animazione dietro a diverse serie note come Slayers, Toradora, One Punch Man, Little Busters, etc.), che racconta la storia di Kowata Makoto, una 15enne che si trasferisce da alcuni parenti ad Aomori (Giappone), assieme al suo gatto nero Chito.

Makoto non è lì solo per cullarsi nel fascino della cittadina rurale giapponese, ma anche e soprattutto per addestrarsi a diventare una strega professionista, visto che è ancora un apprendista e riesce solo a volare sulla tipica scopa da fattucchiera, ma è determinata a migliorare ed imparare nuovi incantesimi e pozioni, il tutto coinvolgendo i cuginastri Chinatsu e Kei ed altri personaggi della pacifica Aomori, anche se è un po’ imbranata.

Flying Witch the birbs

Inchiostratura

Ho visto paragoni con roba tipo Nichijou e Yotsuba, che non capisco perchè sebbene il genere sia lo stesso (il cosiddetto slice of life) non lo accosterei mai a qualcosa di folle come il sopraccitato Nichijou od Azumanga Daioh, molto di più a Yotsuba perchè sebbene ci sia l’elemento magico  con robe tipo pozioni, mandragole, incantesimi, sono cose normali in questo mondo, ed è magia buona, come in Streghe, solo senza angeli o demoni fighi & belli tirati nel mezzo. Voglio dire, per una serie con tema principale la magia, è talmente rilassato e terra-terra che in un episodio vanno a fare lavori agricoli come raccogliere erbe medicinali o parlano di come coltivare meglio il terreno.

Quindi se volete vedere conflitto, azione, effetti speciali e raggi laser, o volete uno slice of life completamente fuori di melone e pieno di scene assurde come quella del wurstel in Nichijou, non siete nel posto giusto, perchè Flying Witch è molto più contenuto rispetto ai manga citati, e non vuole essere altro che uno slice life rilassato e rilassante. Il che ha reso sicuramente più facile la vita degli animatori, non che l’animazione sia malvagia, affatto, è curata e più che decente, né voglio dire che animare sia facile, ma sicuramente qualcosa di questo tipo è più facile da animare che roba tipo Redline, ancor più visto che non ci sono scene d’azione che richiedono movimenti flamboianti e iperveloci dei personaggi.

Questa è semplicemente una serie piacevole, dotata di quello che chiamo “fascino del maglione”: è comoda, calda, e vi fa sentire in pace, in tranquillità. Non ci sono forzate relazioni d’amore, destini del mondo messi in mano a giovini incapaci, o fanservice a caso, né ce n’è bisogno, come l’ipotetico maglione non abbia bisogno di puntelli rugginosi stile predone post-apocalittico. Perchè non è sempre il momento di infastidire il signor Rockatansky.

Flying Witch broom broom

Inoltre, è da parecchio che non vedevo un personaggio di una bambina basato sulla realtà, invece che su convenzioni/clichè radicati da decenni nell’animazione giapponese, se non altro è molto più realistico come personaggio per la media di questo “genere”, e non ci sono robe come docenti delle superiori che sembrano scappate dalle elementari (come la professoressa di A Certain Magical Index che guida la macchina con un bastone per premere il freno, per dire il primo esempio che mi passa per la testa) o nulla del genere. E “più realistici” è una cosa che si può dire degli altri personaggi in generale, assieme al fatto che per quanto siano gradevoli e NON stereotipati a morte, non hanno sto grande arco narrativo o sviluppo, non aspettatevi di vedergli maturare o cose del genere, perchè non succede.

Ad essere insopportabilmente pedanti (cosa che mi riesce alquanto bene), potrei far notare che – nonostante il titolo- Makoto non voli molto sulla sua scopa, ma non è importante perchè negli episodi finali c’è un po’ di “scopa action” e non è che volevo vederla fattucchiare nel cielo ad ogni singolo episodio solo per giustificare il titolo. Ma sì, è una strega volante.

A proposito del finale, non aspettatevi che diventi Overlord o qualcosa del genere, anche questo è rilassato e tranquillo come il resto della serie, con un festival e creature magiche festose, e Makoto che si presume farà rapporto alla gilda e diventerà una strega vera e propria, con tanto di licenza, ma in tono con la filosofia della serie, è il viaggio che è importante più della meta, e tanto vale fare il tutto senza fretta o furia.

Flying Witch nice scenery

Sapete cosa, vedrei molto volentieri una seconda stagione, anche se preferirei più cose magiche o una narrativa un pelo più tradizionale, almeno con un obiettivo di fondo meno vago, ma sarei contento anche se non ci fosse una seconda stagione, non ogni serie deve avere lo stesso numero di episodi di One Piece (e lo dico da enorme fan della serie, btw) o stagioni superlflue se non c’è nulla da dire. Ammesso, Flying Witch essendo uno slice of life sarebbe alquanto facile da continuare, ma non scommetterei su una seconda stagione.

Colpi di china

Flying Witch smug this

Flying Witch non vi offrirà conflitti tra bene e male, combattimenti al cardiopalma o sfide a base di incantesimi e maledizioni ancestrali, o vi sorprenderà con assurde scene che definiscono in maniera perfetta “comicità esagerata giapponese” e sembrano fatte apposta per girare come gif nel web, né è interessato ad esserlo, visto che abbiamo uno slice of life “puro”.

Per quanto non ci sia nulla di male nei tipi di anime sopraccitati, Flying Witch è rinfrescante anche per il genere, visto che nonostante la tematica della magia, questo è uno dei pochi slice of life che ho visto attenersi così tanto al termine, visto la curiosità mondanità delle cose che succedono in uno show su una strega in allenamento, tipo abitudini o tradizioni della campagna rurale giapponese nel cucinare frutti e semi, il tutto armonizzato ad un mondo magico di fantasmi, incantesimi, eventi e creature soprannaturali ma qui trattati con normalità, senza infilarci conflitti manichei o guerre di magia.

Se volete vedere qualcosa di davvero piacevole, di davvero carino (genuinamente carino, non un “carino” prefabbricato per vendere figma), di confortevole e rilassante, che vi lascerà con un sorriso stampato sul volto, mi permetto di consigliare Flying Witch. Non è perfetto e non vi stupirà con animazione al fulmicotone che ha richiesto anni, ma è come un comodo maglione di lana in una giornata invernale accompagnato da una tazza di cioccolata calda. 🙂

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