[EXPRESSO] Come ti ammazzo il bodyguard (2017) | Forget After Watching

Come Ti Ammazzo il Bodyguard 2017 locandina

Vi piacciono i film d’azione violenti ma dal tono comico ed esagerato che non si prendono troppo sul serio? Avete già visto Kingsman? Avete tempo da perdere prima dell’inevitabile incontro con il tristo mietitore?

Sia chiaro, Come Ti Ammazzo Il Bodyguard non è un brutto film, ma è un ottimo esempio del film dispensabile, del film “prodotto”, coniugato nel trend recente di film d’azione-commedia con un’approccio molto fumettoso e cartoonesco alla violenza, con forte autocoscienza del proprio ridicolo e dei clichè, ma senza diventare parodia.

Voglio dire, il cast aiuta tremendamente questo film, specialmente Samuel L. Jackson nei panni di un duro a morire assassino, un vero “figlio di puttana” che non lo ammazzi neanche con le cannonate, e Ryan Gosling nei panni di una pedante guardia del corpo fissata con la carriera, che sono forzati a diventare amici per la pelle al fine di sventare che un malvagio dittatore bielorusso (interpretato da uno sprecato Gary Oldman) la passi liscia al processo delle Nazioni Unite.

Dicevo, non è brutto, ma non è neanche notabile in nessuna maniera, è mediocre, ha momenti molto divertenti, ma altri in cui gli attori investono tanta energia per mandare avanti gag che dovevano morire assai prima (o che erano troppo puerili), scene d’azione discrete ma a volte fin troppo clichè, e soprattutto è decisamente troppo lungo per un film di questo tipo, quasi 2 ore.

Il fatto che non si prenda troppo (se non per niente) sul serio aiuta, ma questo lo potrei dire di moltissimi altri film, non può e non è una scusante per qualcosa di – ultimamente – assolutamente dimenticabile e che sguazza un po’ troppo comodo nella sua autoscienza dei clichè che usa ed abusa, nonostante l’energia degli attori e di alcune scene.

Se non c’è davvero, davvero altro da vedere…

americano icona

P.S.: btw, è quel tipo di film che prende luogo in vari paesi del mondo, ma non ritiene necessario sottotitolare i personaggi quando non parlano inglese (o doppiaggio equivalente), anche quando sono personaggi importanti per la trama, il che è un dettaglio, ma è indicativo della cura generale. E la moglie del personaggio di Samuel L. Jackson è doppiata da Laura Romano, ovvero la voce di Sofia Vergara in Modern Family.

Se il poster sembra familiare, c’è una ragione.