ROMERO DAYS #9: Bruiser – La Vendetta Non Ha Volto (2000)

Bruiser 2000

Siccome questa piccola retrospettiva si occupa dei film non-zombi di Romero, di solito tra uno e l’altro dei film qui discussi c’è un nuovo titolo della “Of The Dead”, ma no, visto che Bruiser seguì direttamente La Metà Oscura, sebbene ben 7 anni più tardi. E stavolta girato a Toronto, invece dell’amata Pittsburgh, e prodotto da Canal+.

Henry è un uomo in carriera, uno che se la gode nella vita… o meglio, se la godeva. Il suo boss (capo dell’eponima agenzia pubblicitaria) è una suprema testa di cazzo abusiva, vive in una casa mai finita, sua moglie lo tradisce e lo offende perchè non è di successo come vorrebbe lei, ed anche il suo gioco in borsa gli frutta molto meno del previsto.

In altre parole, Henry ingolla una considerabile quantità di merda.

Non come la signora Maggi, però. Continua a leggere

[EXPRESSO] Il Filo Nascosto (2017) | Wool Is Me

Phantom Thread 2017 locandina

Paul Thomas Anderson (The Master, Boogie Nights, Il Petroliere) ritorna al cinema dopo 3 anni, e Daniel Day-Lewis qui chiude la sua carriera, senza scandali o cose simili, ma semplicemente ritirandosi dalla recitazione dopo questo film drammatico-romantico sul mondo della sartoria inglese anni cinquanta.

Lo stilista di mezz’età Reynolds Woodcock (interessante cognome, nevvero) ama il suo lavoro, ereditato dalla madre e svolto con amore e fervore ogni giorno, da anni ed anni, nel quale è aiutato dalla sorella Cyril. Tutto nella sua vita è come uno dei suoi capi, meticolosamente pensato e pianificato, ma la religiosità delle sue routine è stravolta dall’arrivo della giovane Alma, di cui si innamora.

In mia onesta (tanto per varietà) opinione, è davvero un’ottimo film, ma non è per tutti, nel senso che racconta una storia d’amore, una che sembra semplice descritta in una breve sinossi, ma è più complicata e complessa, e non dipende solo dalla marcata differenza di età tra i due (che pure incide).

E la narrazione è lenta, in modo da eviscerare il peculiare rapporto tra Reynolds ed Alma, con inquadrature frontali e ravvicinate che vogliono farvi sentire più intimi con i personaggi (molto ben caratterizzati ed interpretati in maniera eccelsa), a volte anche in commoventi sequenze con pochissimo se zero dialoghi, in cui è lasciato parlare il silenzio.

È una storia interessante, e c’è una gradevole ilarità da trovare nel personaggio di Reynolds (ed in altri momenti di gradito umorismo dal tocco british su altrettanto peculiari personaggi), ma richiede una discreta pazienza. Se cercate un film dal ritmo scoppiettante con esplosioni ed eventi su eventi, NON state cercando Il Filo Nascosto come il film domenicale leggero e bombastico da vedere.

Film notevole, decisamente un’ottima conclusione per la carriera attoriale di Daniel Day-Lewis, ma non uno che consiglierei urbi et orbi.

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The Disaster Artist (2017) [RECENSIONE] | I Did Yes

The Disaster Artist locandina

Giusto per precisare, non ho letto il libro “ The Disaster Artist: My life inside The Room” (scritto da Greg Sestero e Tom Bissell) su cui si basa questo film, ma ho visto eccome The Room, ed amo davvero quel film, uno dei capolavori del trash, anche perchè nessuno parti con l’idea di fare una “magnus opus” del cinema spazzatura, ma il risultato finale fu talmente disastroso da farlo diventare un film di culto via internet, nomea che si merita perchè memi e liste dei “peggiori film di SEMPRE” a parte, The Room ha dato alle comunità online anche tanta gioia.

Tanta, tanta, involontaria gioia e risate da spaccarsi il pancreas, tra assurdi dialoghi, l’accento incomprensibile di Wiseau, attori che recitano ora troppo poco ed ora troppo tanto, e cose come la “partita di football” in completo che lanciarono – a merito – The Room nel pantheon del cinema trash. Adoro quel film, e non solo in senso ironico. Continua a leggere

Recensione di The Disaster Artist in arrivo domani

The Disaster Artist show ass to sell movie.gif

Contrariamente a quanto detto sulla pagina Facebook, la recensione di The Disaster Artist sarà online domani, NON oggi. Questo a causa dell’uscita di Annihilation, che non sapevo fu completamente rimandata in Italia (sì, colpa mia mi è sfuggita del tutto la notizia), e salterà il circuito delle sale per arrivare su Netflix il 12 marzo.

Il che mi ha costretto a modificare un pò la programmazione.

Tutto qui, a domani!

ROMERO DAYS #8: La Metà Oscura (1993)

La Metà Oscura 1993

Dopo il non felicissimo (almeno per Romero) episodio di Due Occhi Diabolici, il “padre degli zombi” si dedicò ad adattare una storia di Stephen King, appunto, La Metà Oscura, su un autore i cui lavori sono troppo cerebrali e non troppo apprezzati… almeno lo sono quelli di Thaud Beaumont, perchè scrive diversi romanzi pulp che riscuotono enorme successo, sotto lo pseudonimo di “George Stark”.

Quando si viene a sapere che “George Stark” è in realtà Thaud Beaumont, l’autore e la moglie decidono di celebrare un finto funerale al suo alter ego nel cimitero cittadino, con tanto di epitaffio canzonatorio che recita “Non una brava personcina”.

Ma George Stark riemerge dalla sua falsa tomba, ed incomincia ad apparire nel mondo reale, con tutti i tratti del protagonista Alexis Machine descritti da Beaumont nei libri, e si lancia in un eccidio per vendicarsi di coloro che ritiene responsabili della sua “morte”, il che – comprensibilmente – mina la sanità mentale del povero autore, che si ritrova invischiato fin troppo intimamente nella serie di efferati e perversi omicidi… Continua a leggere

Kibaba Florence Festival di Cinema Africano 2018 (resoconto a breve)

Kibaba Florence Festival 2018

Sono stato alla festival di cinema africano a Firenze questo 20 febbraio, farò un resoconto/recensione/commento sui corti e film mostrati più avanti, scrivo questo rapido e piccolo post per ricordarvi anche che la settimana dell’Afrodiscendenza (parte/costola del cosiddetto “Black History Month”) termina questa domenica, ci sono eventi in quel di Firenze, con discussioni ed ingressi a musei, tutte gratuite.

Scusate la brevità e mancanza di info al riguardo, questo vuole essere un breve promemoria, non serve a nulla ricordarvi di questo evento quando sarà già finito.

[EXPRESSO] Caravaggio: Anima e Sangue (2018) | Ellammadonna

Caravaggio Anima e Sangue 2018 locandina

Non ho visto i precedenti film prodotti da Sky e Magnitudo Films (uno sugli Uffizi di Firenze ed uno sulla figura di Raffaello, sì, esatto, la tartaruga ninja con i pollici opponibili), non che importi visto che stavolta l’excursus è su Michelangelo Merisi, meglio noto al mondo come Caravaggio, la cui figura è esplorata attraverso interventi di esperti, che commentano le opere, e la narrazione ci porta sulle orme dell’artista, raccontandoci della sua vita, dei suoi problemi, ed ovviamente mostrando circa 40 opere, rese ancora più vivide dal fatto che il film è girato in un formato più allungato (per dare l’effetto “tela”) ed in 8K.

Il tutto con la voce di Manuel Agnelli (il noto frontman degli Afterhours) a fare l’io interiore di Caravaggio.

Non sono un esperto di Caravaggio, anzi, francamente mi ricordavo pochissimo sul suo conto e portfolio, quindi non vi parlerò di opere omesse, ma di come “funziona” questo documentario su uno dei pittori italiani più controversi …onestamente molto bene. Le vicende di Caravaggio non sorprende siano già state adattate in lungometraggi, perchè contengono tutto il necessario per una biopic d’epoca su un “artista dannato”: grandi successi, controversie, morti, una continua fuga dell’artista per l’Italia a causa di scandali creati dal suo ultimo quadro (magari commissionato e poi respinto dalla stessa Chiesa).

Oltre ad analisi ed interpretazioni dei quadri da parte dei critici d’arte interpellati, ed una voce narrante che muove la narrativa (assai fluida, specialmente per un documentario sull’arte e con enfasi sull’accuratezza storica) in avanti, ci sono anche segmenti in cui è rappresentato l’io di Caravaggio in quel preciso momento della sua vita, e pensavo sarebbe stato solo un modo per rendere più cinematografico il film con pompose scene leggermente, ma non sono pretenziose “a vuoto”.

Recuperatelo se l’avete perso al cinema, merita assai.

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P.S.: Non posso non linkare la bellissima versione Naruto di “Giuditta ed Oloferne” fatta da questa talentuosa artista.

ROMERO DAYS #7: Two Evil Eyes (1990)

Due Occhi Diabolici

Lo ripeterò: sì, facciamo quello che tecnicamente è e non è un film di Romero, nel senso che sono due storie di Edgar Allan Poe, una diretta da Romero ed una da Dario Argento. “Quale Dario Argento?” potreste chiedervi, “quello di Suspiria o quello di Dracula 3D?”

La prima storia è diretta da Romero, ed è un adattamento della storia corta di Poe “I Fatti Riguardanti il caso Valdemar”, con protagonista Adrienne Barbeau (la quale aveva già lavorato con Romero, recitando nel primo Creepshow), mentre la seconda è diretta da Argento, tecnicamente un adattamento della molto più nota storia de “Il Gatto Nero”. Continua a leggere