Premetto che non mi dispiacciono le storie corte, anzi, spesso tendo ad apprezzare più narrative concise invece di altre più diluite per design, ma dipende da caso a caso.
Ecco, anche così facendo non posso che trovare Astrogamma una sonora delusione.
E non sono neanche un fan di LRNZ, né lo odio o cose del genere.
Ma mi aspettavo qualcosa di meglio per un italiano del settore che ha una certa fama, seriamente mi aspettavo meglio di così. Ma andiamo oltre la mia delusione, che alla fin fine lascia il tempo che trova.
BIG BAD BUGS
Astrogamma non si perde di certo in pomposità, almeno non per la mole di dialoghi. La trama è molto semplice: dei ragazzi stanno passando una giornata al mare ad Ostia, quando delle creature a forma di insetti giganti attaccano, ferendo a morte uno dei ragazzi (Davide), mentre gli altri scappano via verso la città, che nel frattempo è già stata attaccata dagli insetti giganti, come le altre capitali in giro per il mondo, infestati dai mostri in un battibaleno.
Davide però è sopravvissuto, in quanto si è fuso con una stella marina aliena detta “Gamma”, che gli ha conferito enormi poteri e la capacità di trasformarsi in una sorta di supereroe dal design a metà tra Ultraman e Capitan America (non mi dispiace affatto questo design ibrido, anzi!).
Una cosa inattaccabile è la qualità dei disegni, davvero ottima, e lo stile di disegno inspirato dai manga è bello, preciso e pulito. Il taglio è molto cinematografico, ed onestamente un adattamento animato non ci starebbe affatto male, almeno ci sono le visuali per avere qualcosa di impatto.
L’altro problema è che per una storia semplice (il che ribadisco, di per sé non è peccato), i dialoghi sembrano sentirsi in dover di sovracompensare con citazioni da Leopardi, dialoghi clichè da film su mutanti e pandemie,e con un’aria pomposa al tutto. Il climax poi è assolutamente ridicolo, con il cattivone supremo che dice “l’umanità ha avuto la sua chance…. le vostre emozioni vi rendono deboli….bla bla bla”. Il solito monologo da entità maligna non-umana che ritiene gli umani inadatti per il nuovo ciclo vitale, che avete sentito migliaia di volte.
Per un fumetto relativamente corto, di sicuro vi assale ribadendo il suo messaggio (il tipico di questa storie apocalittiche a sfondo ecologico) a morte e rendendo ancora più ovvia la superficialità con cui tratta le sue tematiche. Ci sono alcune frasi di impatto che hanno visuali a sorreggerle in maniera adeguata, ma non molte.
LOOK AT THE PRETTY PICTURES
Questo è un fumetto che sovraccompensa di stile, ed è quasi meglio così perchè almeno vi ricorderete le visuali, di sicuro non vi ricorderete in maniera positiva della trama, od i personaggi se per quello.
Difficile stabilire un rapporto con i personaggi quando la storia è corta e quasi subito parte in una situazione di caos e pericolo, forzando la caratterizzazione ad essere di comodo, funzionale all’azione, con risultato personaggi se non clichè, per niente memorabili.
Davvero, non c’è quasi nulla ad essi, non sono odiabili, non sono amabili, sono funzionali e basta, e fino ad un certo punto la colpa può essere data al fatto che non c’è tempo per caratterizzargli bene, visto che il fumetto stesso parte subito con l’azione. È un cruccio imposto al fumetto da sé stesso.
Ma come arriva finisce, e la sensazione che non sia neanche iniziato è terribile, purtroppo questo mi ha lasciato il fumetto. Sono sicuro che fosse intesa così la storia, ma è tutto troppo rapido e breve per lasciare un qualsiasi impatto a lungo termine. Sembra di vedere il climax di una storia più grande, il che va da sé è frustrante, fa sembrare al lettore di essersi sorbito la storia meno interessante di un mondo con il potenziale di ispirare racconti molto più interessante.
Originariamente serializzato su Hobby Comics dal 2006 al 2013 (quindi è antecedente a GOLEM), nel 2015 Astrogamma è stato compilato in un volume unico curato da Bao Publishing, e per i 23 euro che richiede, è certamente una pubblicazione di qualità, bella grande, con ottima qualità della carta, una copertina olografica. Per quanto il contenuto è… quello che è, questa è un’ottima edizione, con ottima presentazione e qualità complessiva del volume in sé.
Commento Finale
Non sono un esperto delle opere di LRNZ (nome d’arte di Roberto Ceccotti), lo ammetto senza problemi, ma più le leggo/vedo, più sono deluso, e non mi diverte affatto ciò.
Vorrei dirvi che Astrogamma è l’opera che mi fa riconsiderare la poca fiducia che ho personalmente verso l’autore romano, ma purtroppo mi fa solo intristire, perchè c’è decisamente talento qui, ma è tutto nelle visuali, nello stile, nello spettacolo, con una trama e sceneggiatura (termine adeguato, visto il taglio cinematografico dato alle tavole) che non sono affatto all’altezza dei disegni o della cura riposta nelle tavole. Oh, sì, ci sono anche personaggi, caratterizzati in maniera poco più che meccanica, funzionali ma assolutamente dimenticabili e generici.
Nel complesso, non è una brutta opera, anzi (ci sono diverse cose da apprezzare, va ammesso) ma è deludente, e non mi fa nessun piacere dover ammettere che Astrogamma è meglio goduto guardando solo le immagini, le curatissime e spettacolari visuali, ignorando i dialoghi scritti da Alessandro Caroni, che vanno dall’ok al pretenzioso, tono che è un po’ risibile, quando nel climax di questa semplice e corta storia vi beccate un bel grappolo di clichè sci-fi, come il monologo infausto del mostro che definisce l’umanità come “una razza incapace di evolvere perchè debole e schiava della propria emozioni”, etc etc, “vendetta della natura”, etc etc etc.
Non lo consiglio. Nè vi dico di evitarlo come la peste. *Sigh*
Ho ancora da leggere GOLEM, spero sia meglio.