Non ho particolari sentimenti per la serie videoludica o le precedenti trasposizioni cinematografiche con Angelina Jolie, ma ho giocato il reboot del 2013 (buon gioco, tra l’altro), non che avrete bisogno di conoscere altro, perchè questo è un adattamento di sorta. Francamente non feci proprio ricerca prima, e mi chiesi perchè mai fare un altro film di Tomb Raider, ma presumevo che avrebbe goduto di una storia originale.
Il che è vero per metà, visto che qui Lara Croft (interpretata da Alicia Vikander) si reca sempre sull’isola perduta di Yamatai, c’entra sempre Himiko ed il padre perduto dell’archeologa, ma per il resto la storia è completamente diversa, i personaggi idem (caratterizzazione e design di Lara a parte), ed il tutto verte sul padre di Lara, scomparso anni fa, e di lei che ha rifiutato la sua eredità, ma che si mette sulle sue tracce dopo aver scoperto su cosa stesse lavorando..
Questo non è un problema né una cosa particolarmente rilevante, visto che onestamente mi ero scordato completamente la trama del reboot di Tomb Raider, ma qualcosa mi tornava familiare, e quindi ho scoperto ciò solo DOPO aver visto il film.
Il problema è che la trama ed i personaggi che abbiamo qui sono senza dubbio peggiori di quelli del gioco (ironico) e sono davvero l’apice del mediocre assoluto, del completamente riciclato e telefonato: se non riuscirete a prevedere ogni singolo “colpo di scena” con ore di anticipo, siete probabilmente molto, molto giovani, perchè questo film è al 100% prevedibile, troppo lungo per quello che ha da dire, e francamente noioso, davvero sub-mediocre nel raccontare una storia già sentita e narrata assai meglio in centinaia di altri film.
Siamo sui livelli qualitativi del film di Assassin’s Creed (anche qui abbiamo un buon cast sprecato), la storia si ripete ancora. Sospira