The Art Of Splatoon [RECENSIONE ARTBOOK]

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Non sono uno che di solito gioca titoli multigiocatore o gli ama, affatto.

Ma ho adorato e speso diverse ore su Splatoon (e ne sto spendendo diverse anche su Splatoon 2), quindi diamo un’occhiata a The Art Of Splatoon, l’artbook ufficiale per il videogame Nintendo su calamari ora, bimbi ora, calamari ora, etc.

Editore: Dark Horse Press (import)

Lingua: Inglese

Anno: 2017

Pagine: 328

Colore e B/N Continua a leggere

Preview Of Upcoming Attractions: GIUGNO 2018

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Ok, è giugno, tempo di retrospettive su manga sci-fi d’essai!

(Come sempre, questo è un programma PARZIALE)

-The Strangers 2: Prey At Night recensione estesa (è la volta buona)

-numero Zoatropia su Fantastic Planet/Le Planete Sauvage di Renè Laroux

-Retrospettiva su Appleseed in 6 parti/articoli (più intro), comprensiva di ogni adattamento animato (film, serie tv ed OVA) ed il manga originale di Shirow Masamune

-Jurassic World 2: Il Regno Distrutto recensione estesa

PRIMACREMA #10: Vita Da Slime (manga)

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Cosa: Volume 1 (Star Comics)

Dove: Fumetterie e negozi online

Potenziale: 1/5

Sono felice che Kadokawa l’anno scorso abbia praticamente dovuto “bannare” l’isekai (ovvero mondi alternativi spesso fantasy e/o con regole da gdr in cui finiscono i protagonisti) per contenere il dilagare del trend, ma doveva farlo prima, visto che questa tendenza è stata brutalmente saturata quasi subito, al punto che leggendo la sinossi di Vita Da Slime mi sono dovuto chiedere quando esattamente uscì questo in patria, visto che la premessa è uguale a I’m A Spider Now, So What, solo che qui è uno slime invece di un ragno, e c’è un po’ più di preambolo prima di venire buttati nel mondo fantasy.

Per il resto, è la solita identica storia: personaggio insoddisfatto della sua vita reale muore e si trova trasformato/reincarnato in un mostro da gdr assai debole, e deve sopravvivere, salire di livello ed acquisire altre abilità oltre quelle basi per cercare di sopravvivere da pericoli come mostri, avventurieri. Ovviamente ci sono dei caveat, perchè uno slime in sé non è esattamente fortissimo, quindi per rendere il tutto papabile per il protagonista, questo ottiene subito due abilità utilissime, ovvero poter ottenere conoscenza semplicemente desiderandola, e rubare le abilità agli avversari. Continua a leggere

GRIND CAFE EX #13: Dead & Breakfast

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Eccoci con un altro numero del Grind Cafe EX nello stesso mese, visto che i prossimi due mesi saranno dedicati (quasi) completamente a retrospettive, e di cos’altro dovrei parlare prima di mandare la rubrica in temporanea pennica, se non di letti assassini con appetito per l’umana carne?

Sì, ci sono almeno due film di questo tipo, gioia et giubilo. Infinito è il fondo del barile, etc etc, ma scavando e scavando si trovano alcune cose davvero incredibili, degne di nota a modo loro, quindi tuffiamoci in una risma ignota dei cosiddetti “B-movies”, pescando un indimenticabile ed ultra ignoto film d’exploitation ani 70, assieme ad uno molto più recente.

E sì, dopo aver scritto il titolo del numero ho controllato, esiste davvero un film chiamato “Dead & Breakfast” (che faremo più avanti, visto che ha David Carradine).

Non che ne dubitassi.
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[EXPRESSO] Dogman (2018) | Cryin’ all the time

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È quello di Matteo Garrone (L’Imbalsamatore, Gomorra, Il Racconto Dei Racconti) il primo a giungere nei cinema nostrani, il primo dei due film italiani di quest’anno (l’altro è l’imminente “Rabbia Furiosa – Er Canaro” di Sergio Stivaletti) basati sulla vicenda di cronaca nera di tardi anni ’80 riguardante Pietro De Negri (detto “Er Canaro della Magliana”), che uccise brutalmente un ex-pugile dilettante Giancarlo Ricci, il quale ricattava l’uomo da mesi.

La vicenda (così come ricostruita da Negri stesso, ma smentita dai fatti) fu decisamente nota all’epoca, con mutilizazioni e violenze da film di Buttgereit (meno la necrofilia, quella no), od almeno così fu raccontata. Non essendo questo un docufilm, ovviamente ci sono alcune libertà artistiche prese da Garrone, come dare nomi diversi ai personaggi e l’ambientare il tutto sì a Roma, ma una Roma più contemporanea.

Marcello (interpretato da un meraviglioso Marcello Fonte) è un modesto, affabile e timido toelettatore canino (padrone del titolare negozio) che divide la sua giornata tra il lavoro, l’amata figlia Sofia, e purtroppo anche i soprusi di Simoncino, un ex-pugile che non è il suo Bruto, ma terrorizza l’intero quartiere. Gradualmente sempre più incapace di sopportare le disgrazie ed i continui ostacoli causatigli dal criminale, Marcello pianifica un modo per vendicarsi di Simoncino, senza dispendiare di immaginazione nei termini in cui reclamerà giustizia per sé.

All’apparenza una tipica storia di vendetta in cui il protagonista remissivo alla fine si vendica del “bullo”, ma curiosamente la rivalsa (che seppur sapete arriverà) non è glorificata né particolarmente enfatizzata, c’è piuttosto un realistico ed apparentemente pacato senso di disgregazione, con Marcello che cerca di ignorare tutto e continuare a vivere come niente fosse, ma le conseguenze degli eventi – di cui lui è pur vittima – gli impediscono di aver vendetta anche quando vince.

Intenso, ipnotico, e disperato.

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Frankenstein Junior (1974) [RECENSIONE] | The Schwanzstucker Redemption

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Siccome il mio compleanno è domani, ho deciso di farmi un regalo, e recensire quello che è – senza dubbio – uno dei miei film preferiti di sempre (se non il mio preferito), ovvero Frankenstein Junior di Mel Brooks, uno che non ha certo bisogno delle presentazioni che gli farò, ma le generazioni più giovani potrebbero non conoscerlo.

Ancor più visto che appartiene a quel tipo di commedia parodica che si concentrava su un genere od un film (padroneggiata dallo stesso Brooks in Balle Spaziali), incredibilmente popolare e mostrata nei cinema, che andò a spegnersi per accogliere la progenie degenere del “Movie” (con cui forse siete più familiari) , quei pastrocchi sconclusionati di citazioni a caso e battutacce, di orrendo gusto, beceri e soprattutto terribili, aberranti film, e quando una commedia è brutta non v’è salvezza. Continua a leggere

PRIMACREMA #9: Fire Punch (manga)

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Cosa: Volume 1 e 2 (Star Comics)
Dove: Fumetterie e negozi online
Potenziale: 5/5

Anche se in quest’era della conoscenza istantanea a portata di dito, inevitabilmente vi sarà capitato di voler fare acquisti al “buio”, di comprare qualcosa di cui non avete sentito parlare e non sapete niente, ma la combinazione di nome e copertina vi “chiama a sè” dallo scaffale. Quello od avete alcuni soldi che vi bruciano nelle tasche.

Presi il primo volume di Fire Punch al Lucca Comics & Games 2017, assieme ai primi volumi di Fire Force di Atsushi Ohkubo, e diciamo che nonostante i titoli simili, sono assai un po’ tanto parecchio agli antipodi. D’altronde, sarei sorpreso se ci fosse cannibalismo nel primo volume di un manga per ragazzi. Continua a leggere

Deadpool 2 (2018) [RECENSIONE] | Merc Marvelous

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Sono passati due annetti dal primo film di Deadpool (almeno, il primo in cui è protagonista), il che è difficile da credere visto il bombardamento di film Marvel, ma è tempo di lasciare da parte il Marvel Cinematic Universe (strano vedere un seguito o film collegato a così “tanta” distanza), e ritornare alla serie degli X-Men, visto che il background è quello, con Deadpool 2.

Stavolta vediamo Deadpool formare un team di mutanti, la X-Force, per proteggere il giovane mutante Russell da Cable, un soldato cyborg che viaggia nel tempo. Continua a leggere