Se vi sentite affaticati dall’offerta Marvel, il film di Yeon Sang-ho (regista dell’acclamato Train To Busan) è quello che cercate, visto che è un’interessante e riuscita variazione del superhero movie, uscito pochi mesi fa in Sud Corea ed ora disponibile sottotitolato su Netflix.
Il nostro protagonista è un padre di famiglia goffo e codardo che non vede la figlia da anni, vive da straccione, rubacchiando al lavoro, e che casualmente acquisisce il potere delle psicocinesi da un meteorite. Con questa abilità vuole aiutare la figlia a non perdere la sua attività e la sua casa, minacciate da deliquenti al soldo di una ditta edile che vuole scasare gli abitanti del quartiere per “riqualificarlo” senza risarcirgli, e non ha particolari scrupoli a farlo usando anche la polizia.
Ho visto alcuni paragoni con Lo Chiamavano Jeeg Robot, il che non è del tutto sbagliato, ma mi aspetto troppo da utenti Netflix che usano la parola “remake” a sproposito. Certo, anche qui abbiamo un supereroe per caso che usa il suo potere per sè invece di salvare il mondo, ma le similitudini finiscono qui, visto che questa è più una commedia invece di una storia di mafia italiana con Go Nagai, sebbene non disdegni affatto di toccare argomenti come la corruzione e la repressione da parte dello stato e di corporazioni, anzi.
Ha alcuni problemi, come il fatto che ad alcuni personaggi (come il “cattivo” di turno) è dato poco spazio, alcune sottotrame minori sono risolte in fretta o dimenticate, e quasi tutta l’azione stile “Tetsuo” sia nel terzo atto.
Ciònonostante, è un buon film, con buoni attori, dei gradevoli personaggi, e delle decenti scene d’azione con dei buoni effetti speciali (non aspettatevi la Industrial Lights & Magic, però), che tocca delle tematiche raramente affrontate in maniera realistica in un film del genere.