Sono passati due annetti dal primo film di Deadpool (almeno, il primo in cui è protagonista), il che è difficile da credere visto il bombardamento di film Marvel, ma è tempo di lasciare da parte il Marvel Cinematic Universe (strano vedere un seguito o film collegato a così “tanta” distanza), e ritornare alla serie degli X-Men, visto che il background è quello, con Deadpool 2.
Stavolta vediamo Deadpool formare un team di mutanti, la X-Force, per proteggere il giovane mutante Russell da Cable, un soldato cyborg che viaggia nel tempo.
SEX EUPHEMISM
Dopo mesi di marketing da oscar sui social (il teaser con Deadpool versione Bob Ross è da bacio, ma ancora meglio è stato vedere negozi in america vendere film con copertine “fotobombate” da Deadpool), ecco finalmente Deadpool 2, stavolta diretto da David Leitch e NON da Tim Miller come il primo (causa differenze creative con Reynolds), ma con gli stessi sceneggiatori, Rhett Reese e Paul Wernick.
Trovai il primo film un’ottima introduzione al personaggio di Deapool, catturandone perfettamente lo spirito e stile, un’ottima commedia-azione con supereroi, l’unica pecca era la storia, fin troppo tipica “origin story” da supereroe per un film che voleva essere sovversivo del genere (ed in retrospettiva mancava di un buon avversario per Deadpool, tant’è che non mi ricordo assolutamente chi fosse, il che la dice lunga), ma in ogni caso mi aspettavo molto da questo seguito.
E questo parte in vantaggio visto che il primo film è stato “speso” nel delineare il personaggio di Deadpool, farlo conoscere al pubblico generale, quindi non c’è da reintrodurre Wade Wilson ed il suo alter-ego in calzamaglia, il che farebbe pensare a più spazio per sketch, battute e scene d’azione, invece di far morire zio Ben un’altra volta.
Il che è vero fino ad un certo punto, perchè anche Deadpool comprende che un film non può essere solo una serie di sketch e riferimenti alla cultura pop, e ci devi mettere un po’ di storia nel mezzo (come un film di Godzilla non può essere solo due mostri che se le danno), ed anche nel preambolo che fa da contorno/motivazione per Deadpool – comunque uno assai clichè – si nota già un miglioramento a livello di storia, non rendendola completamente dimenticabile, anche se chiaramente non è la priorità del film.
DOUBLE THE DEADPOOL, DOUBLE THE FUN
La priorità è stata decisamente quella di porre maggiore enfasi sull’eccesso nelle scene d’azione e nel gore, nell’assurdità delle situazioni, cosa necessaria e benvenuta in Deadpool, sarei sorpreso del contrario in un film il cui protagonista è praticamente immortale e non c’è l’obbligo di tenerlo “Disney friendly” come i film Marvel del MCU, quindi puoi vedere gente che viene decapitata, amputata in varie parti, e cose del genere già nei primi 10 minuti.
C’è qualcosa da dire sul fatto che sia “rinfrescante” vedere un film Marvel in cui la gente si affetta e volano parolacce come stormi di capinere, ma a sorreggere volgarità e violenza c’è un buon senso dell’umorismo, uno che sebbene tenda ad essere assai polarizzante e dai risultati altalenanti, riesce decisamente a buttare molte più palle in buca di quante mandi fuori pista, e ci vuole un buon copione per far funzionare molte battute che si basano su riferimenti ad altri film, o cose che riflettono il periodo e che dateranno il film tra qualche anno.
Ci sono momenti in cui la battuta reiterata o la parodia non è divertente, ma Deadpool è così, tenta tantissime battute e gag di varia natura, e quelle che non funzionano tendono a cascare sonoramente dal pero. E capisco che molti trovino l’humour e lo stile della serie un po’ pesante (ed in alcuni momenti è un po’ tanto anche se vi piace lo stile di Deadpool), ma trovo delizioso il carisma cazzonaro ma onesto del tutto, volgare ma anche divertente perchè c’è dell’umorismo buono alla base, oltre al far della quarta parete groviera e guardare il pubblico per far capire che sì, anche i personaggi lo sanno che questa è un po’ una cazzata. 🙂
E sia chiaro, questo film è incredibilmente cazzaro, non che voglia essere altro o si vergogni di quello che è, tutt’altro, ed è amabile per questo, ancor più in scene incredibili come la sezione di colloqui per creare la X-Force e poi l’assalto di essa ad un convoglio, una delle mie parti preferite, deliziosamente isterica e demenziale. O roba come le punzecchiature agli altri film del filone X-Men, come il finale di Logan. 🙂
X-PEORPLE
A livello di personaggi ritornano tutti quelli del primo, quindi c’è sempre il tovarisch Colosso, la punkettona Testata Armata Negasonica (più la sua fidanzata Yukio – ciao, Yukio! – ) , il miglior amico stronzo di Deadpool (interpretato da T. J. Miller, il nome mi sfugge), anche la vecchia cieca padrona di casa, ma ci sono nuovi mutanti, come Domino e Firefist, che non conosco dai fumetti, quindi descriverò e commenterò quanto visto qui. Cable invece lo conosco un po’ avendo giocato Deadpool The Videogame, ma non sapevo la sua backstory, qui spiegata.
Domino (interpretata con gusto da Zazie Beetz) è una ottima aggiunta, perchè il suo superpotere è assolutamente ridicolo ed in tono con l’assurdità della serie, oltre ad essere satirico delle esagerate ed improbabili scene d’azione dei film d’azione con supereroi: la fortuna. Sì, esatto, è stupido ma anche una spiritata punzecchiatura alle fin troppo comode coincidenze che aiutano eroi e supereroi in scene d’azione, come l’oggetto od arma che rotola accanto al protagonista, la fortuita esplosione che evita al cattivo di finire l’eroe, etc.
Di Firefist posso dire poco senza spoilerare, ma è un pingue ragazzino mutante di nome Russell con poteri del fuoco, che ha scatenato un putiferio all’orfanotrofio in cui era tenuto e che lo ha maltrattato, e di sicuro ha un bel caratterino, cercando di infilzare penne in chiunque lo minacci e con un bel piglio per la vendetta.
Cable (interpretato da Josh “Thanos” Brolin) è decisamente più memorabile di qualunque fosse il cattivo del primo film, serve da ottimo personaggio opposto a Deadpool in tutto e per tutto, cosìe decisamente non mi scorderò lo scontro Colosso VS altro personaggio degli X-Men, non in molti film di supereroi un nemico viene sconfitto elettrificandogli lo sfintere. Di sicuro non lo vedrete nel prossimo Black Panther o Thor (sto scherzando, per quanto credo Thor Ragnarok fosse divertente e molto migliore dei precedenti film della serie, non voglio un altro film sul figlio d’Odino).
Ci sono anche personaggi minori per modo di dire, come il tassista/bidello indiano che idolizza Deadpool in maniera patetica ed inquietante (o Peter, il dolce baffone), ed anche questi hanno diverse battute e momenti divertenti. Deadpool è sempre più Deadpool, e Ryan Reynolds si ri-riconferma perfetto per il ruolo, come già lo era nel primo film (non ho visto X-Men Origins, quindi non saprei là).
Ah, rimanete per le scene PRE-crediti finali, sono divertenti e rapide, non dovreste stare minuti a vedere il ginormico numero di persone che hanno lavorato al film (a meno che non ci fosse una sequenza post-crediti – che in tal caso non avrei visto – comunque, non lo escluderei, visto che è Deadpool).
Commento Finale
Deadpool 2 è il tipo esemplare di buon seguito, che riprende quanto di buono fatto nel film originale e facendolo meglio, sistemando alcune lacune (nel caso ci fossero).
E per quanto ritenga il primo film di Deadpool ancora un’ottimo esordio cinematografico per il Mercenario Chiaccherone, era decisamente migliorabile a livello di storia (assai generica per una storia di origini da supereroe) e mancava di un vero avversario per Wade Wilson ed amici X-Men, al punto che non mi ricordo assolutamente nulla del villain (potrei googlare, ma cosa cambierebbe?), e per quanto mi riguarda Deadpool aveva combattuto contro un cartello di carciofi russi con mitra nel primo film.
Qui abbiamo degli avversari migliori a confrontare Deadpool, come Cable, ed anche altri mutanti nuovi per il pubblico cinematografico, come Domino, che si confermano una perfetta aggiunta al cast di bizzarri e vocali personaggi, ed aiutano a rendere il tutto ancora più… Deadpool, visto che stavolta il film riesce a sfruttare ancora di più il personaggio e gli elementi che ne caratterizzano lo stile, dal senso dell’umorismo demenziale & referenziale, il gusto per il gore ad effetto comico, ed un generale amore per l’eccesso cazzaro, ma onesto e con il suo fascino.
Se non vi piaceva il tipo di humour di Deadpool prima, non cambierete idea, ma noterete come il film riesca a sfruttare il proprio ridicolo meglio del primo, per avere esilaranti ed assurde gag che davvero non vedrete mai in nessun film del MCU (d’altronde solo Deadpool può essere tagliato alla julienne e continuare ad assillarvi anche quando è letteralmente a pezzi), che sono decisamente in numero maggiore rispetto agli sketch non funzionano.
In ogni caso Deadpool 2 è un film che serve da ottimo opposto per controbilanciare la normale offerta Marvel, come commedia-azione con supereroi più pensato per un pubblico…. diciamo più adulto per amor di discussione, che non vuole essere limitato dai vari “taboo” imposti dalla Disney per raggiungere il maggior pubblico possibile, perchè il personaggio non è per tutti e non lo è mai stato, nel bene e nel male (tipo il fatto che questo non arriverà mai in Cina, come il primo film).
Un buon sequel, decisamente, cazzaro, assurdo, demenziale, stupido, sì, ma molto, molto divertente, questo è Deadpool 2. 😉