Disponibilità in Italia: DVD, Blu-Ray
–Bozza
In termini diplomatici, non mi piacque affatto Appleseed XIII, e rimasi sorpreso dal fatto che abbia una media del 5,6 (su 10) su IMDB, ma recensisco per dire la mia opinione e non conformare tale a quelle già fatte (o per livellare medie), quindi inutile rivangare il recente passato.
A prescindere da ciò, avremmo dovuto aspettare altri 3 anni per vedere una nuova opera nel franchise di Appleseed, e le premesse non sono malvagie, visto che sarebbe stato un film, sempre in CG ma con livelli di produzione ancora più alti (come già si poteva evincere da screenshot), e alla regia sarebbe tornato Shinji Aramaki, che aveva dimostrato di sapersela cavare non poco con adattamenti di Appleseed.
Ma dove andare? Certo, è un’altra opera basata sul manga di Masamune Shirow che ignora qualsiasi continuità con precedenti incarnazioni, cosa ormai ovvia (visto che tutti i film ed anche la serie TV hanno fatto così), ma che tipo di storia raccontare? Aramaki deve aver pensato che era il caso di fare un piccolo passo laterale, con un prequel (prendendo – di nuovo – come unico riferimento il manga per fare comunque qualcosa di diverso) che narra la vita di Deunan e Briareos prima di arrivare ad Olympus.
E non è una cattiva idea, sia perchè abbiamo già visto il duo già stabilitosi ad Olympus e con la propria routine in ogni precedente adattamento, ed è “territorio inesplorato” anche perchè il manga originale dedica giusto il primo capitolo a la vita di Deunan e Briareos tra le rovine di un mondo sopravvissuto ad una Guerra Mondiale, già nel secondo sono ad Olympus ed integrati nella società. Qui il duo – mercenari invece di ex-poliziotti – riceve una missione che gli spinge ai confini di una città in rovina, incappando per caso in Iris ed Olson, due abitanti della utopica città di Olympus.
Il duo sembra custodire segreti che potrebbero cambiare il destino del mondo, ma anche il signore della guerra Two Horns ed anche un cyborg di nome Talos hanno i loro piani in mente, e così tocca a Deunan e Briareos combattere per salvare i due cittadini, e forse anche l’ultima speranza dell’umanità.
Perchè immagino salvare da minacce esterne ed interne una delle poche città esistenti al mondo dopo un conflitto globale (ed una che non è definita utopica per amor di iperbole) non fosse abbastanza per gli sceneggiatori di Appleseed Alpha….o per essere più corretti, per chi scrive le sinossi di retrocopertina, ma d’altronde c’è marketing da fare, quindi esagerazioni ad arte sono lo standard.
–Inchiostratura
Ok, partiamo dal dettaglio e dalla critica più “debole” stavolta: non mi piace il nuovo design di Deunan. Nel senso che quella non è Deunan, ma lo è. Non è un brutto design (a parte l’armatura con spazio per visione davanzale, meh), ma è un po’ troppo diverso, specialmente visto che Briareos ha sempre lo stesso iconico design di sempre, e gli altri personaggi sono originali (a parte un’altra vecchia conoscenza, ma che appare per qualche secondo, per un breve cammeo), quindi il redesign di Deunan è un po’ straniante se avete qualche familiarità con il manga, od anche ogni altro adattamento di Appleseed.
Detto questo, si nota subito che questa è una produzione d’alto bordo in cui sono stati versati non pochi denari, e la CG è difatti ottima, con movimenti dei personaggi fluidi e nessuna sensazione di rigidità, i design robotici e non sono ottimi, e la cura per il dettaglio notevole. L’animazione è stata curata da Sola Digital Arts, che ha fatto un ottimo lavoro, d’alta qualità ed altrettanto elevati livelli di produzione, al punto che ho poco da criticare, giusto che può sembrare un po’ “videogiocosa” e in alcuni passaggi le espressioni e/o i volti dei personaggi umani sono un po’ troppo “sintetici” e quello che dovrebbe essere un sorriso naturale è inquietante (vedesi la cosiddetta “uncanny valley”).
Cose minori, comunque.
Se vi aspettavate una versione di Appleseed con enfasi o particolari intenzioni a trattare tematiche esistenziali e filosofiche, ed in un modo non infantile come in Appleseed XIII, beh, non so perchè vi aspettavate questo. Tutti i precedenti adattamenti si sono concentrati più sull’azione che sulla discussione di tematiche come la natura umana, il diritto di esistere, il dubitare o meno l’autorità, il concetto di libertà…. e considerato il precedente Appleseed Ex Machina, era lecito aspettarsi un film con molta più enfasi sull’azione che su personaggi o tematiche filosofiche sci-fi, con Shinji Aramaki che ritornava alla regia.
E qui il pedale è pigiato ancor più sull’azione, visto che Deunan e Briareos devono ancora arrivare ad Olympus, e vivono in una New York in rovina, cercando solo di sopravvivere facendo lavoretti per un locale signore della guerra, un cyborg chiamato Due Corna, un gran figlio di puttana con una personalità sardonica e giocosa con cui Deunan e Briareos sono indebitati. Un’antagonista di carattere, con un fare divertente e divertito, che ama chiaramente quello che fa, sorprendemente ben riuscito e gradevole, decisamente un cattivo con personalità.
Per quanto riguarda i nuovi personaggi, abbiamo un “dottore/meccanico” di cyborg ossessionato con il collezionismo di nome Matthews, Olson e Iris, due abitanti di Olympus con una missione che cercano di evitare le mire di Talos, un cyborg di Poseidon (che i fan della serie sapranno essere una delle superpotenze assieme ad Olympus, perchè il film non lo spiega, non che dovesse), un cattivo belligerante, megalomane, composto ma pronto ad essere glaciale se non ottiene quello che vuole (peccato per il design un po’ generico, problema comune a molti personaggi nuovi). Nel complesso i personaggi sono decenti e gradevoli, anche se nei dialoghi alcuni clichè scappano lì e là, o nei momenti meno adrenalinici a volte la discussione sia resa “pesante” in maniera un pò calcata.

Sì, dovrebbe essere Deunan. Mh.
Una cosa che trovo assai buffa è come questo forse sia l’adattamento di Appleseed con il miglior rapporto di coppia tra Deunan e Briareos. Sì, dai dialoghi si nota come NON siano stati scritti da nipponici, ma non è un problema, decisamente non lo è visto che finalmente qui la coppia protagonista si comporta come una coppia, e Briareos è stato reso più sarcastico che in precedenti film, il che lo rende più simile alla sua caratterizzazione nel manga, in cui era sì serio ed il più piazzato a livello emotivo dei due, il più sensato e responsabile, ma aveva anche un carattere oltre l’essere un soldato esemplare e superserio, oltre ad un senso dell’umorismo.
Come dicevo ad inizio recensione, la storia è essenzialmente un passetto laterale per raccontare fatti antecedenti agli eventi principale della serie, e lasciare spazio per fare qualcosa che sia sì legato alla serie originale, ma non troppo. Qui l’obiettivo principale del regista pare ed è nuovamente quello di avere molta azione, con una storia semplice ma efficace a reggere il tutto (ed una sceneggiatura è meno ovvia del previsto, ma con alcuni clichè di genere e sviluppi di comodo), che funziona eccome, grazie ad una narrativa dal ritmo assai rapido ma non eccessivamente veloce, diverse scene d’azione con esplosioni e combattimenti soddisfacenti, un buon montaggio, robot dai design familiari (o meno) che colpiscono forte, ed un ottimo climax con un buon senso della grandezza.
Peccato che la scelta musicale sia spesso discutibile, in alcuni casi con tracce che stonano con la scena od il tono generale, o combattimenti che semplicemente non richiedono/meritano musica tamonza come quella offerta, ma nei momenti importanti (e specialmente nella scena finale) la colonna sonora è adeguata, sebbene comunque assai dimenticabile.
A livello di elementi della storia ripresi dal manga, visto che è un prequel ce ne sono relativamente pochi (Olympus è discussa ma ovviamente non è mai vista/raggiunta, non c’è l’ESWAT, ed altre cose che derivano dallo status di prequel) e sono lì appunto perchè è Appleseed, per fanservice funzionale, con alcune scene che imitano bene quelle del primo capitolo del manga. A proposito di fanservice, c’è una scena post crediti, piccola piccola, nulla di speciale ma simpatica.
Anche se esiste in versione italiana, presi il DVD britannico… visto che avevo tutti gli altri film (e la serie tv) in versione UK, ma a mia sorpresa anche qui ci sono tracce audio in varie lingue europee, tra cui l’idioma nostrano, con un’ottimo doppiaggio italiano e voci che risulteranno sicuramente familiari agli esperti di doppiatori o spettatori con l’orecchio fino. Oltre al film, c’è un commento audio dello staff, ed un making of.
–Colpi di china
A mia sorpresa, chiudiamo la retrospettiva di Appleseed su una nota felice.
Sebbene la scelta di andare con un prequel fosse poco più di una soluzione di comodo per lasciare maggiore libertà agli sceneggiatori e schivare molte obbligazioni di fedeltà al materiale originale, cercando di coprire una parte della trama che il manga risolveva nel primo capitolo (per velocemente passare oltre) e non era così essenziale da raccontare, il ritorno alla regia di Shinji Aramaki, aiutato da una sceneggiatura divertente ed una realizzazione tecnica di primo ordine, è assai, assai gradito.
La storia non è onestamente granchè e la sceneggiatura ha alcuni notabili clichè di genere, ma i nuovi personaggi sono sorprendentemente gradevoli (peccato per i design un pò generici), specialmente i due antagonisti (Due Corna è uno di quei cattivi divertenti e carismatici, che è quasi difficile odiargli), e l’azione è divertente, spettacolare, con esplosioni, assalti a giganteschi robot da guerra, cyborg armati fino all’osso, ed un gusto per un po’ di violenza che è più Metal Gear Rising che Appleseed, ma onestamente intrattiene assai e si sposa con il tono generale.
Daltronde il film rende chiaro subito che è più interessato ad avere scene d’azione ganze che sviluppare in maniera approfondita (o funzionale all’azione) tematiche esistenziali, ancor più che Appleseed Ex Machina, il che è un pochino deludente ma anche un pò prevedibile dalla premessa di stesso. Anche se non è esattamente quello che Appleseed è per molti e non è all’altezza del manga, sarebbe ingiusto giudicar male quello che è un buon film d’azione sci-fi che usa i personaggi e design di Appleseed, anche se la scelta musicale è spesso un po’ inappropriata ed il design di Deunan è un troppo diverso da quello originale.
Certo, i dialoghi (doppiati molto bene anche in italiano) rendono chiaro che il copione è scritto da occidentali, se questo è il “pegno” da pagare per veder finalmente la relazione tra Deunan e Briareos ben realizzata, beh, è un prezzo irrisorio da pagare, visto che questo film ha la miglior rappresentazione della coppia protagonista, anche grazie ad un Briareos con un carattere più sarcastico e pungente, che lo rende più simile al personaggio del manga, gli permette di essere in maggior sintonia con Deunan, ed è semplicemente più interessante così rispetto al tizio superserioso e giudizioso (e senza senso dell’umorismo) rappresentato negli altri adattamenti animati.
Decisamente ASSAI meglio di Appleseed XIII, ed un buon “ultimo” film della serie su cui chiudere la retrospettiva. D’altronde dal 2004 c’è stato un adattamento di Appleseed ogni 3/4 anni, chissà, potremmo vedere un altro l’anno prossimo. Presumo dopo la nuova serie (o film) basata su Ghost In The Shell, per la quale è stato coinvolto anche Shinji Aramaki.
Ci leggiamo a breve per la recensione del manga originale di Shirow!
Una risposta a "[ZOATROPIA] Appleseed Alpha (2014)"