Un film del genere Dwayne Johnson senza Brad Peyton alla regia? Dai che forse stavolta il muro della mediocrità lo infrangiamo.
Stavolta Dwayne Johnson è un ex-swat che dopo un’operazione fallita perde parte della gamba, si ritira dalle forze di polizia, e mette su famiglia, lavorando come valutatore dei protocolli di sicurezza . Ma un suo vecchio amico lo presenta ad il capoccia dietro l’edificio più alto di Hong Kong (e del mondo), la Perla, un grattacielo davvero ginormico, che Dwayne Johnson è chiamato a valutare.
Ma è invischiato a sua insaputa in un piano di un mercenario che vuole qualcosa dal capo-creatore del grattacielo, ad ogni costo, costringendo Dwayne Johnson ad improvvisarsi John McClane E Ethan Hunt per salvare la sua famiglia dalle fiamme e dai terror-mercenari, inseguito dall’intera polizia di Hong Kong.
Questo non è un buon film, ma allo stesso tempo c’è un’onestà, un fare genuino che rende difficile odiare qualcosa deliziosamente stupido come Skyscraper, che offre un collage di clichè dei film d’azioni anni ’90 (con colpi di scena visibili ore prima), uno che onestamente diverte, nonostante/in grazia di quanto strampalata sia la cosa che si accinge a fare Dwayne Johnson, che sia saltare verso un grattacielo da una gru, passare tra lame affilate senza essere fatto a dadini, o tenere assieme ponti con la sola potenza di “The Rock”.
Non è neanche uno di quei film che si danno una pacca sulle spalle da soli per aver fatto intendere che “sì, lo sappiamo abbia cagato nel vaso”, è semplicemente una cazzatona impenitente ma neanche tronfia di quello che è, ed è simpatica e gradevole anche per questo. Anche se è uno di quei film americani ambientati all”’estero”, con gran parte dei dialoghi in lingua del posto né doppiati o sottotitolati, cosa che trovo assai pigra, personalmente.