GAMERA-THON #10: Gamera 2: Attack Of Legion (1996)

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AKA: Gamera 2: Advent Of Legion, Gamera 2: Assault Of Legion

BAMBINI IRRITANTI-METER: 0/10
WEIRDO KAIJU-METER: 5/5
GORE-METER: 4/5

Gamera:Guardian Of The Universe fece abbastanza soldi al box office (presumo), quindi arrivò un seguito l’anno dopo, Gamera 2: Attack Of Legion, sempre con screenplay di Kazunori Ito e diretto da Shusuke Kaneko.

E sì, giusto per precisare, questo è un seguito diretto del film precedente, con il Giappone che sta ricostruendo dopo gli immani danni causati da Gyaos (ed anche Gamera), ma ovviamente non c’è mai pace per i nipponici, quindi arriva un meteorite (scoperto da una scienziata mentre porta in gita scolastica dei bambini vicino ad Hokkaido), che si scopre portatore di una razza di creature extraterrestri di forma insettoide, che si infiltrano nei canali di scolo e fanno crescere strane piante nella città di Sapporo, facendo salire vertiginosamente i livelli di ossigeno.

Questo è tutto parte di un piano per conquistare altri pianeti, ed impedisce all’esercito di intervenire, visto che la razza aliena (nominata da un soldato “Legion”, in quanto gli ricorda la storia biblica dell’uomo posseduto da diversi demoni, nota come “l’esorcismo del demoniaco di Gerasene”) de facto tiene in ostaggio la città di Sapporo, e ciò fa tornare Gamera per combattere Legion e proteggere l’umanità dalla minaccia, arrivando in ritardo, ma con stile, e con paio di pinne per meglio planare (il che ha perfettamente senso, visto la sua natura acquatica).

Una rapida nota che non avevo fatto nella recensione di Guardian Of The Universe e che è valida anche qui: in questi film l’esercito è reso meno impotente di fronte ai mostri, il che è “contro la tradizione”, ma ha senso voler rendere la presenza dei personaggi militari una cosa più utile e meno “bagaglio a mano” che è inutile perchè è sempre stato così. Non ho problemi al riguardo, giusto per amor di cronaca.

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Stavolta a dover cercare di far qualcosa c’è una scienziata, la dottoressa Honami, che con l’aiuto di un suo collega e di un soldato fa ricerche per scoprire la natura di Legion e dar senso ai vari strani eventi che stanno accadendo a Sapporo ed in altre parti del giappone, venendo a conoscenza di una voce su una ragazza che parla con Gamera. E mi solletica come essenzialmente vengono a conoscenza di ciò attraverso un fansite di Gamera di tardi anni ’90, cercando su internet. 🙂

Il che significa il ritorno di Asagi Kusanagi (sempre interpretata da Ayako Fujitani), la ragazzina che aveva fatto “mind meld” con Gamera, che qui è presentata a sciare a Sendai con un’amica, ha poco presenza nel film, ma è ovviamente importante, sebbene intervenga solo nell’atto finale. Per la gioia di qualcuno (non so chi, ma qualcuno) c’è anche l’ispettore pavido del primo film (sempre interpretato da Yukijiro Hotaru), qui diventato una guardia di magazzino, avendo lasciando la polizia in quanto terrorizzato dagli eventi del film precedente. L’ornitologa del primo film è presente solo via una piccola foto su un suo libro che descrive l’incontro con Gyaos (appropriatamente titolato).

I personaggi nuovi sono decenti e simpatici, anche se continuo a preferire quelli del film precedente, leggermente meglio caratterizzati e più utili a fini di trama, direi, anche se c’è un po’ più enfasi sui momenti comici, spesso fisici e comunque gradevoli, visto che non distraggono dalla trama e sono piacevoli momenti di levità in un film con un tono molto serio (un pelo troppo, si potrebbe dire), anche se poi ha un finale con soldati che fanno il saluto a Gamera, che vola via verso altre avventure. 😉

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Parliamo di Legion, che non solo è un nuovo mostro (il primo dal 1971, de facto), ma è anche uno bello “pheego”, specialmente nella forma regina/finale, una specie di insetto alieno con molte gambe e protuberanze come un crostaceo, e con poteri basati sull’elettricità (il che ha senso visto che mangia silicio), come il poter sparare un getto al plasma dalla “bocca”, lanciare sciami di piccoli Legion, usare frustre laser, oltre ad usare i numerosi artigli che gli fanno quasi da cappa o criniera. In sintesi, è un Vikavolt malvagio mischiato con qualcosa da Starship Troopers, butta via.

Gli effetti speciali sono sullo stesso buon livello di Guardian Of The Universe, se non migliorati in quanto l’uso della CGI è meno ovvio, e comunque meglio integrato con gli effetti speciali pratici, non vedrete roba come le visuali ravvicinate in volo di Gamera o Gyaos del film precedente, per esempio. Sempre molto bello da vedere per amanti del genere, ed invecchiato assai bene per un film che usa modellini & vari effetti pratici vecchia scuola con CG di tardi anni 90, direi.

La narrazione ha un ritmo più lento durante il primo e metà del secondo atto, dando più spazio ai personaggi umani, il che non è un problema, ma poteva essere fatto meglio, visto che il film dura anche 10 minuti in più rispetto al precedente, una 80 ina di minuti, ma i combattimenti tra mostri valgono l’attesa, anche se avrei fatto a meno di scene in cui il primo ministro spiega perchè hanno mobilitato le forze di autodifesa e secondo quale legge costituzionale lo stanno facendo.

Non è che NON capisco che è tutto fatto per dare un tono più realistico alla crisi, e non gli faccio cruccio per quello, ma poteva essere fatto senza andare in così tanti dettagli, secondo me: non ho bisogno di vedere soldati ricevere e comunicare ordini su cosa faranno prima di farlo così tante volte come succede nel finale. Sono piccolezze, sì, ma si accumulano e vi fanno pensare che il film poteva durare un po’ di meno, od arrivare “al punto” prima nel secondo atto.

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Btw, se pensavate che appicciare un nome biblico/demoniaco al mostro fosse random al 100 %, no, la parte finale del film (di cui non parlerò molto perchè enormi spoiler sono inevitabili) rende chiaro, con Gamera che “vede la luce” come se fosse Giovanna D’Arco o qualcosa del genere, il che è ridicolo, sì, ma parliamo di un film di Gamera, ed uno che riesce – ancora più del precedente – a rendere “figo” Lil’ G, più temibile e potente, e meno “Carebears al salvataggio!”.

Commento Finale

Gamera 2: Attack Of Legion è decisamente un buon modo per continuare la nuova serie dopo l’ottimo Guardian of The Universe, ed ha decisamente delle buone freccie al suo arco, come un nuovo mostro nemico di Gamera (non se ne vedeva uno nuovo dal 1971, senza iperboli), Legion, e pure uno dal design e poteri fighi, una razza di insettoidi alieni fatta di sciami o di giganteschi insetti regina a metà tra un nemico di Half Life ed un crostaceo, bello strano e bello minaccioso, nominato dietro un demone dei vangeli canonici, perchè erano gli anni Neon Genesis Evangelion (ed anche del Ghost In The Shell di Oshii), quindi riferimenti a cattolicesimo e dintorni.

Anche gli effetti speciali sono migliorati, non in maniera esagerata, ma gli effetti digitali sono meglio usati ed integrati con quelli pratici (modellini, costumi per gli attori), e c’è un po’ più di comicità, gradita e non troppo calcata, specialmente per una storia che si prende assai sul serio, mai troppo sul serio, ma comunque c’è un tono più serioso ed “ufficiale” al tutto, il che non è esattamente fantastico visto che il film ci mette un po’ per carburare, ed a volte la sceneggiatura si perde a dettagliare minuzie per diverse scene, il che – più che riempitivo – sembra un eccesso di voler punteggiare le varie parti di una storia tutt’altro che rozza (e comunque ben scritta).

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Per esempio, non ho bisogno di sapere che articolo della costituzione giapponese il Primo Ministro invoca per combattere il mostro gigante “ciuccia silicio”, o voglio ardentemente sapere ogni scambio di info tra i soldati quando devono coordinare gli attacchi e tenere in considerazione un tizio dentro un costume da tartarugone zannuto (e pinnuto, stavolta) che “tiene la linea”. Ed i personaggi (in gran parte nuovi, con alcuni che ritornano dal film precedente, come Asagi, la “sacerdotessa” di Gamera) sono sempre decenti, ma ho preferito la bizzarra coppia del precedente film, visto anche che il loro intervento aveva maggiore impatto sulla trama.

Anche se la narrazione è un po’ più lenta ed il film poteva durare una decina di minuti meno (secondo moi), vale assolutamente la pena per vedere i mostri e le varie battaglie tra/con di essi, il fattore divertimento è sempre alto, e Gamera è reso ancora più “pheego” che in precedenza, cosa non facilissima visto com’era il personaggio della serie originale, ma c’è un notevole impegno al riguardo che non va affatto sprecato, sempre senza esagerare nel voler rendere troppo “edgy” il tartarugone guardiano dell’umanità.

Il quale – dopo aver spiccato il volo – ritornerà 3 anni dopo per il film finale della trilogia Heisei, Gamera 3: Revenge Of Iris.

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