Cosa: Episodi 1-2-3
Dove: Canale Youtube italiano di Yamato Animation
Potenziale: 3/5
Esplorando Il Corpo Umano, in versione anime, perchè sì!
Il manga arrivò già qualche mese fa, prima della messa in onda dell’anime, che in Italia è esclusivo alla Yamato Animation, e visibile dal 3 agosto sul loro canale youtube italiano, in versione sottotitolata, in simulcast con un episodio a settimane, a partire dal quinto.
Sì, questa è essenzialmente una versione anime della vecchia serie tv “Esplorando Il Corpo Umano” (con la quale non ha nulla a che fare, ovviamente), con l’intento di essere educativo sul corpo umano ed i meccanismi che lo regolano, per insegnare su vasi sanguigni, linfonodi, i vari tipi di cellula, polmoni, etc.
Ma siccome per i giapponesi un semplice tour turistico del nostro ripieno è troppo semplice, tanto vale farne un battle shonen, in cui i globuli bianchi combattono batteri e virus a colpi di coltelli e iperviolenza, con mutilazioni, nemici a pezzi, e sangue (sì, la “gente” sanguina nel vostro corpo, di continuo, a quanto pare) ovunque.
La premessa è appunto che nel nostro corpo succedono milioni di processi ogni secondo, e la trama ci mette a vedere i primi passi di un nuovo ed inesperto globulo rosso (che consegna ossigeno, sotto forma di pacchetto di Amazon), che nel suo primo giorno di lavoro scopre uno degli incarichi più importanti per l’organismo, ovvero la difesa da minacce esterne, di cui si occupano i globuli bianchi.
Tutte le varie cellule sono ovviamente antromorfizzate, con i globuli rossi che sembrano corrieri anni 90, i globuli bianchi forze speciali d’assalto, le piastrine bambini delle elementari con bombe e robe da portare con sé, o cose come le cellule monocite che sembrano soldati da La Città Verra Distrutta All’Alba. XD Quello, ed altri archetipi anime, come la maid con fare materno, lo scienziato indispettito, etc.
L’animazione è curata da David Production (Ristorante Paradiso, le serie tv di Le Bizzarre Avventure di Jo Jo, Inu X Boku SS, Hyperdimension Neptunia: The Animation), è buona, e decisamente la serie non perde tempo, con i soldati-globuli bianchi che affettanno ed uccidono i batteri (rappresentati come nemici alieni di una serie Super Sentai, ovvio), con sangue e viulenza senza neanche il bisogno di arrivare ai 5 minuti del primo episodio, ottimo! 🙂
Ma non c’è solo violenza anime contro “pneumococchi alieni” o la squadra di linfociti con scritto “KILL” sul cappellino, c’è anche spazio per un po’ di comicità che è semplice ma efficace, e sì, la parte con le piastrine è semplicemente adorabile. Onestamente è scritto meglio del previsto, visto che già nel primo episodio c’è una gag basata sull’elemento educativo che è anche funzionale alla narrativa, ed onestamente è divertente, stupido ed assurdo, sì, ma divertente ed è perfettamente godibile anche se non siete nel target principale dell’anime, che giudicherei quello per ragazzi o qualcosina giù di lì.
Il primo episodio è un buon set-up per mostrare parte del “corpo umano” ed i suoi scenari e personaggi, i quali sono mononota (come mi aspettavo), con il globulo rosso che ha come personalità “essere sbadata ed imbranata”, il globulo bianco l’essere stoico e calcolato, etc. Non mi aspettavo diversamente, voglio dire, i personaggi non hanno un nome (hanno un numerino sul cappello, quello sì), né devono averlo, sono cellule, ed è più strano che alcune cellule NON siano identiche alle altre dello stesso tipo, ma sto usando logica a sproposito, mi fermo. 🙂
Sì, non aspettatevi sta meraviglia di caratterizzazioni, o di sceneggiatura, visto che essenzialmente ogni episodio coinvolge un pericolo esterno che entra nel corpo, e vede intervenire il globulo bianco leucucita (e colleghi) ad accoltellare la minaccia., con la cellula rossa imbranata che in qualche modo è sfortunatamente coinvolta nel casino così da essere facile bersaglio, la formula è semplice, ma c’è sempre qualche piccola sorpresa.
Ed in generale faccio fatica a NON trovare divertente un’anime in cui un graffio scatena il prologo di Akira (e non l’ho citato a caso, inquadrano pure il cratere nel mezzo alla città allo stesso modo), in cui l’influenza è rappresentata come un’invasione di zombi, ed in cui appena un germe arriva in corpo, subito ci sono orde di assassini che lo annusano come cani e lo massacrano agitando il coltello come Alexander Anderson.
A questo proposito, e senza iperboli. c’è più sangue (con mutilazioni, pure) in un singolo episodio di questo anime – in teoria educativo – che in intere stagioni di shonen come One Piece o Bleach, senza esagerare, non a livelli di un film d’exploitation, ma certi momenti siamo molto vicini (tenendo sempre in mente che alla fine è una serie tv per ragazzi). Quando non tocca al “battaglione prima elementare” salvare la situazione, con fibrina, coagulante, paletta per fare i castelli di sabbia e fischietto!
Come faccio a non amare qualcosa di così divertente e ridicolo? Anche l’opening e l’ending sono simpatiche.
Beh, se non altro l’anime vi insegna cose importanti, come le città (complete di stazioni missilistiche e quartieri generali con computer) che sono dentro di voi, dovete sapere che siete in realtà cyborg, bambini, e che siete invincibili ed antiproiettile. Forse siete pure Ultraman, incrociate le braccia in perpendicolare per vedere se esce un laser!
Ah, dimenticavo, il manga ha pure un seguito/versione edgy, Cells At Work Black, in cui l’umano è un fumatore sulla 30ina, ed in cui le piastrine sono praticamente bambini soldato. Un bel modo per persuadersi a prendersi cura meglio di sé stessi, non c’è che dire.
Una risposta a "PRIMACREMA #12: Cells At Works – Lavori In Corpo (anime)"