La mafia è un mucchio di merda.
Ed anche questo film di Kevin Connelly non scherza con il polisfato organico.
Non sono sorpreso di questo, visto che critica e pubblico estero l’hanno distrutto (e qui idem), ma sono sorpreso dal modo in cui è una pila di merda. Beh, di sicuro non posso dire di aver visto molti film su mafiosi che sono propaganda mafiosa, ma Gotti è certamente uno di quelli che raccontano la vita di un mafioso e vanno ben oltre il rendere umano il personaggio, che è un mafioso, un criminale, un assassino, ma è dipinto come se non ne avesse davvero colpa lui, il poveretto.
E se questo non fosse già abbastanza disgustoso di suo, il film in sé è davvero mal diretto, con una narrazione che parte subito in analessi ma non riesce assolutamente a tenersi assieme, con scene che sembrano incollate l’una con l’altra e che sono interrotte per tornare all’inizio senza aver nulla di sostanza di aggiungere, quando non ci sono eccessivamente brusche ellissi narrative dopo decine di scene noiose o tirate per le lunghe.
E quando non è confusionario, è semplicemente noioso, prolisso, clichè da morire, o semplicemente ridicolo, ancor più perchè tratta Gotti e compari come vittime di ingiustizie che cercano di combattere il brutto e cattivo governo, che sono FORZATI ad essere membri della criminalità organizzata per il “bene delle persone”.
Sapete, le solite persone a cui questi “uomini d’onore” sparano in testa da dietro, se necessario. Come ciliegina sulla torta, c’è il fatto che il regista probabilmente NON intendeva fare un gangster movie pro-gangster, ma questo è Gotti. Il cast è buono, anche lo scientologista più famoso di Hollywood offre una…decente performance, ma c’è poco da fare con una sceneggiatura di bassa risma come questa.
Davvero, davvero orrido.