[EXPRESSO] Gotti – Il Primo Padrino (2018) | Merda Nostra

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La mafia è un mucchio di merda.

Ed anche questo film di Kevin Connelly non scherza con il polisfato organico.

Non sono sorpreso di questo, visto che critica e pubblico estero l’hanno distrutto (e qui idem), ma sono sorpreso dal modo in cui è una pila di merda. Beh, di sicuro non posso dire di aver visto molti film su mafiosi che sono propaganda mafiosa, ma Gotti è certamente uno di quelli che raccontano la vita di un mafioso e vanno ben oltre il rendere umano il personaggio, che è un mafioso, un criminale, un assassino, ma è dipinto come se non ne avesse davvero colpa lui, il poveretto.

E se questo non fosse già abbastanza disgustoso di suo, il film in sé è davvero mal diretto, con una narrazione che parte subito in analessi ma non riesce assolutamente a tenersi assieme, con scene che sembrano incollate l’una con l’altra e che sono interrotte per tornare all’inizio senza aver nulla di sostanza di aggiungere, quando non ci sono eccessivamente brusche ellissi narrative dopo decine di scene noiose o tirate per le lunghe.

E quando non è confusionario, è semplicemente noioso, prolisso, clichè da morire, o semplicemente ridicolo, ancor più perchè tratta Gotti e compari come vittime di ingiustizie che cercano di combattere il brutto e cattivo governo, che sono FORZATI ad essere membri della criminalità organizzata per il “bene delle persone”.

Sapete, le solite persone a cui questi “uomini d’onore” sparano in testa da dietro, se necessario. Come ciliegina sulla torta, c’è il fatto che il regista probabilmente NON intendeva fare un gangster movie pro-gangster, ma questo è Gotti. Il cast è buono, anche lo scientologista più famoso di Hollywood offre una…decente performance, ma c’è poco da fare con una sceneggiatura di bassa risma come questa.

Davvero, davvero orrido.

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[EXPRESSO] Bleach (2018) | Death and The Strawberry

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Sebbene non il miglior fumetto da adattare in live-action, ho un certo affetto per lo shonen manga di Tite Kubo, e quello di FMA dell’anno scorso era guardabile, perchè no?

Diretto da Shinsuke Sato (con una certa esperienza nelle trasposizioni da manga/anime a live-action), questo adattamento live-action del manga di Tite Kubo si prende alcune libertà con l’aspetto dei personaggi (alcuni neanche cercano di fargli somigliare a quelli del manga) e molte con la storia, tagliando fuori Kon (perdita accettabile) tra le altre cose, il che è inevitabile quando devi comprimere 70 capitoli in un film sotto le 2 ore.

La trama, nel caso non siate familiari con Bleach. Ichigo Kurosaki, 15enne dai capelli arancioni, studente, capace di vedere i fantasmi, e recentemente diventato uno Shinigami, un dio della morte, ricevendo i poteri da uno di essi, Rukia Kukichi, per salvare la sua famiglia da creature definite Hollow. Ichigo non voleva questo, ma è pressato da Rukia a sostituirla nel frattempo, ed altri Shinigami arrivano dalla Soul Society per investigare sull’improvvisa sparizione dei poteri della collega..

Tagliando molti elementi della storia originale, il film decide di porre più enfasi sul rapporto tra Ichigo e Rukia, dando ad esso un angolo romantico, il che andrebbe anche bene se non ci fosse pure la solita puttanata “i sentimenti ti rendono debole”, per favore, neanche il manga era così trito e clichè. Bizzarro, quando molti elementi cartooneschi sono epurati nel tentativo di rendere più credibile una storia del genere con attori veri.

Nonostante ciò, non è male, con un buon ritmo della narrazione, un buon casting (tutto sommato), una decente regia che dà il suo meglio nelle scene d’azione, ben coreografate e con un’ottima CG per gli Hollow. È ok, anche se un po’ soffocante per lo spettatore casuale e “sequel-baita” forte.

Decente.

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