
Che bel font.
Settembre, mese di foglie ambrate, pioggerelle, cieli grigi… e ninja.
Ma d’altronde è sempre il momento per parlare di un film sui ninja di Godfrey Ho, e siccome ho già recensito Ninja Terminator e Golden Ninja Warrior, tanto vale prendere uno dei rimanenti…. di quelli effettivamente messi su DVD, ce ne sono troppi di questi film da Ho e compagnia, tanti da poterci fare una grossa sotto-rubrica… che non ho intenzione di fare. 🙂
Piccolo consiglio nel caso vogliate collezionare questi film: i dvd (britannici e sotto la collana “The Ninja Collection” o “Hollywood DVD”) sono così ben fatti e ben tenuti che ho dovuto vedere i 5 minuti finali del film su Youtube (ovvio che sto film è su Youtube), perchè nonostante pulizie del disco… nulla da fare. Compro dvd usati da anni, e solo questi film di Ho sembrano avere problemi del genere, è come se fossero masterizzati male o qualcosa del genere.
MAFIA NINJA
Molti dei film scelti da Godfrey Ho e soci per costruire i loro franken-film d’exploitation sono thriller con soggetto criminale (in modo da meglio inserire ninja come assassini, il che ha un senso), e Ninja Dragon non fa eccezione.
Stavolta il “film A” è Hei juan tao, un film taiwanese del 1982 scritto e diretto da Yung-Chang Li, che è una tipica storia di successione mafiosa, con vari membri della “famiglia” che hanno tutti interesse a prendere la poltrona di boss (che spetterebbe alla figlia del boss precedente), e sono disposti a diversi sotterfugi per riuscirci, con tradimenti, accordi segreti, etc.
Questo è facilmente intuibile anche se con il doppiaggio questi personaggi di Shangai che “mafiano” in Shangai ottengono nomi come “Fat Ronald”, “Benjamin Chang”, “Fox Chan”, ed altri che non è sempre facile capire visto quando uberdozzinale, mal registrato e quasi cartoonesco è il sopraccitato doppiaggio inglese piastrellato su quello originale. Come da “tradizione” per i film di Ho, d’altronde.
E vorrei poter dire che il signor Godfrey Ho ha rovinato un buon/decente gangster drama asiatico (giusto per dire qualcosa di diverso), ma no, proprio no, visto che il montaggio e coreografie nelle scene d’azione del “film A” non sono poi tanto meglio dei segmenti ninja del “film B”, ed un altrimenti mediocre gangster movie svicola nel ridicolo grazie al fatto che pressapoco ogni mafioso ha un cappello stile Borsalino in capo, le trappole che si preparano l’un l’altro sembrano create da un MacCallister forzato in una maratona di Saw, e la gente sanguina & muore semplicemente sfrofinandosi il capo su superfici rocciose, come la donna “uccisa” allo specchio in Zombi 3.
Questo è un film in cui Dragon (il mercenario mafioso protagonista, non quell’altro con la D) decide di non controllare il volto dell’assassino sotto il passamontagna, solo perchè questo si è battuto la testa contro un sasso, perchè secondo le regole di questo film si è spappolato il viso a battere la fronte su un massofrasso, uno che spruzza acido, presumo. O che nasconde una pistola sotto una coperta…. lasciando chiaramente vedere che sotto il telo c’è una pistola e non un bastoncino di liquirizia.
O che ambienta una sparatoria al casinò (uno dei momenti peggiori di “film A” a livello di recitazione e coreografia) in quella che sembra la stessa casa di prima, in cui hanno tolto le sedie e poco altro, ma che di “casinò” non ha nulla, cosa ci voleva a mettere due slot machine o due insegne a tema sui muri? Seconda questa logica, potrei benissimo girare una sparatoria a casa di mia nonna e dire che è “ un casinò” perchè imbocco la parola ad un attore.

“Ciucciami il calzino”.
LOW ON NINJA
E come in ognuno di questi film, la domanda arriva, ovvia quanto inevitabile: sì, ma i ninja?
Ci sono…. ma poco. Troppo poco, qui Godfrey Ho ha veramente tirato via più del solito con il footage girato ex-novo, ed anche per gli standard dei suoi film, il montaggio è un po’ patetico, così come il tirar via più del solito, con il riavvolgere la pellicola per far eseguire strani salti ai personaggi ninja (anche i turchi sapevano come risolvere il problema: trampolini), o montare assieme scene di “ninja action” chiaramente girate in diversi momenti, senza neanche un minimo tentativo di provar a far credere il contrario. Non mi lamento del fatto che Richard Harrison (può mancare?) è spesso sostituito da un ovvio stunt double, perchè aveva 50 anni allora, cosa doveva fare?
Le parti “ninja” del film sono divertenti e formaggiose come potreste volere, ma sono troppo poche e durano troppo poco per volta, spesso sono inutili, visto che sono semplicemente Harrison che fa il tosto con la katana e si allena con essa, e basta. In gran parte sembra che Ho si sia ricordato tardi “cazzo, devo mettere del girato con Harrison ed i ninja in jumpsuit colorate”, ed è semplicemente patetico (anche per gli standard delle loro produzioni) che il film debba riusare una brevissima clip di 40 minuti prima (credo, potrei sbagliarmi, è difficile distinguere questi microspezzoni e da dove provengono esattamente, visto come esiste la filmografia di Ho e Lai) e passarla con un’orrendo filtro ED al rallenty per nessun motivo.
Certo, alcuni tipici trucchetti di questi film rimangono simpatici, è sempre bello vedere gente che spara ad altra gente lontana anni e miglia fra loro, quando gli attori di segmento A e segmento B non si sono mai incontrati ne potuti incontrare nello stesso continente, tutto grazie al montaggio infra-dimensionale di Ho. E cose come Harrison che infastidisce un bersaglio con la fionda (stile Dennis La Peste) prima di ucciderlo con una balestra che sembra vinta alla fiera cittadina, che sono il motivo per vedere film come questi.

Dignità nella morte, questa sconosciuta.
Sia chiaro, anche il “film A” ha delle cose ridicole e divertenti di suo, come gli assassini con coltelli eccessivamente grossi (che sembrano usciti da Minecraft), il botta e risposta di schiaffi – quasi un miglioramento, visti i precedenti di Ho su donne schiaffeggiate nei suoi film – che per poco non diventa una routine dei Marmittoni, od il bambino ladruncolo, ossessionato dalle pistole e vestito come un dandy Oliver Twist fuggito dal cast di un film di Gamera.
Ma i momenti “migliori” a questo riguardo sono quasi tutto nel “film B”, che di veramente notabile ed esilarante ha lo scambio di battute finali tra “ninja camo” e “ninja nero”, con frasi come “Devi usare il cinese contro il cinese” che precedono un combattimento finale (inserito nei 5 minuti avanzati di pellicola) dal climax davvero anime, e brusco nell’arrivare a THE END e chiudere baracca, come sempre.
NINJA SPLICE AND DICE
L’altra solita, inevitabile domanda in questi film di Ho è come “trama ninja B” è incastrata nel “film A”, ed in Ninja Dragon la risposta è: male. Sì, ogni tanto mostrano spezzoni con Richard Harrison o Bruce Stallion (vero nome, mi sa), ma non fanno quasi nessuno sforzo di far collimare le due trame, se non all’inizio e verso la fine, visto che non c’è nessun vero impegno nel farvi credere che le due trame sono veramente collegate tra loro. È davvero peggio del solito, il che è notevole, a modo suo.
Sul serio, se vedete il film senza leggere la sinossi sul retro copertina, non avrete la minima idea del perchè Richard Harrison stia uccidendo altri ninja, perchè non ci incastra assolutamente niente con la trama su lotte intestine di mafia del film A, finchè Ho non alza il culo e decide di connettere le due trame, ad 1 ora e passa di film (a 20 minuti dalla fine, dio cristo), con la solita esposizione e montaggio che vede parlare al telefono due individui che mai si sono trovati nello stesso continente assieme, figuriamoci la stessa stanza.

“How do you do, fellow kids?”
Ed in ogni caso, la trama del film non c’entra niente con quella descritta dalla sinossi su IMDB, il dvd di Hollywood Video ha la sinossi corretta, ma online gira questa:
Major figures in the ninja community are being slaughtered. 3 ninjas are trying to figure out what evil people want to bring an end to all ninjas, and also rescue the kidnapped daughter of one of their mentors.
E non è vera, o meglio, forse è vera ma è stata copiata per sbaglio dalla sinossi di un’altro film ninja di Ho, il che non mi sorprenderebbe, ho sentito di gente che recensì uno di questi pastrocchi credendo che fosse un altro film “Ninja ____”. E non glie ne faccio cruccio, è assai facile confondere questi film, ancor più perchè Ho ricicla alcuni spezzoni con Harrison (ed altri attori americani) in altri film per cui non erano intesi, e vedere solo due tizi in jumpsuit colorate non vi indica nulla di preciso di per sé.
La colonna sonora è pheega, però, nessuna lamentela al riguardo, ed almeno una traccia suona assai familiare, ma la mia cultura musicale non è così elevata da potervi dire che pezzo è rubato (e neanche IMDB, al momento). Ma posso ipotizzare – conoscendo questa branca di cinema d’exploitation – che Ho non abbia pagato i diritti manco per quella, con le notevoli tagliole da orsi – ninja – che aveva nelle tasche.
Non è solo la sceneggiatura ad essere forzata più del solito, ma anche il video mostra segni di maltrattamenti, con la solita immagine tagliata ai bordi (e non è colpa del dvd, anche altri film di Ho e compagnia hanno queste versioni tronche in giro) che fa sembrare che alcuni personaggi cerchino di nascondersi fuori schermo perchè sgridati dal professore (od imbarazzati di essere lì), ed è buffo, visto quante volte succede e sembra che qualcuno stia parlando ad un parrucchino attaccato ad un corpo che non esiste sullo schermo.
Non ai livelli di Ninja Terminator dove i bordi dell’immagine si “mangiavano” gli attori, ma comunque buffo.
Commento Finale

La relazione tra Richard Harrison ed i film ninja in cui recitò, in un’immagine.
Ninja Dragon è facilmente uno dei pastrocchi cinematografici di Godfrey Ho dove il regista di Hong Kong ed il montatore hanno messo il meno impegno possibile, e visti gli standard della “serie” Ninja di Ho, è una cosa quasi impressionante, con un film ottenuto pasticciando un vecchio (ed assai mediocre) gangster drama di Taiwan e 10 minuti circa di “ninja caucasici colorati”, i quali sembrano davvero inseriti all’ultimo perchè il regista/montatore si era dimenticato che doveva metterci i ninja e connettere “trama B” a “trama A”.
Non sono sorpreso che il personaggio chiamato “Dragon” non sia il titolare Ninja Dragon, – me lo aspetto da un film di Ho – ma per quanto i segmenti con Harrison ed altri ninja non-asiatici siano deliziosamente trash (con armi ninja come fionda da Dennis La Peste, mini-balestra di plastica, ed uno degli scambi di battute “dark-cool” più esilaranti e dementi di sempre), sono troppo pochi, e montati pure peggio del solito, che è come dire il gibbone spastico dello zoo ha ora artrosi e primi segni di demenza senile.
Aiuta che il film originale aveva diversi momenti ridicoli di suo (come i personaggi che si uccidono grattandosi o gentilmente scivolando sopra superfici rocciose, come la ridicola kill con lo specchio in Zombi 3), e fosse abbastanza goffo anche senza l’intervento di Ho e Lai, ma in Ninja Dragon non ci sono quei momenti e personaggi memorabili, o coreografie decenti in generale per le scene d’azione.
Non del tutto dimenticabile, ma lo potete tranquillamente saltare questo esemplare di ninjaxploitation.