The Ninja Squad (1986) [RECENSIONE] | Gun-kata Action

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Quando in dubbio, ninja. Anche a dicembre.

Sì, perchè no, abbiamo già recensito 3 dei film ninja di Godfrey Ho rilasciati ufficialmente in territorio europeo (dozzinali ed economiche release in DVD solo in versione UK, ma meglio di nulla), facciamone un altro, tirando di nuovo a caso, perchè non importa davvero quale recensiamo prima, come saprete se avete mai letto/visto una recensione di un film di Ho, che sia su ninja o meno.

GUN NINJA

Stavolta il corpo senza testa sul quale sono montate le scene ninja è un film filippino del 1984, Hatulan si baby angustia (il “Film A” di turno), diretto da Rey Malonzo, che IMDB credita con altri 3 film, 2 dei quali usati come basi per altri film ninja di Ho, perchè il fato è crudele ed impietoso. “Film A” è su un tizio che ritorna a casa dalla sua povera famiglia, sotto il giogo della malavita locale, che si fa pagare il pizzo, ancora di più ora che c’è un altra persona in casa. Se non pagano, i gangster ammazzeranno tizio e tutta la sua famiglia…

Ho semplicemente detto “tizio” perchè nel ridoppiaggio il nostro protagonista filippino è chiamato Billy, e “film B” ci vuol far credere che Billy si sia allenato fin da giovane nella via del ninja, sotto le cure di un Richard Harrison morto dentro (come si può evincere dal suo volto di granito), e consenziente come Beatrix Kiddo all’esser infilato in un altro film di ninja.

The Ninja Squad 1986 master ninja Gordon.png

Una cosa innegabile è che la trama del “Film A” è qui più coerente del solito, anche macellata e ridoppiata per servire i fini di Ho è comprensibile e coerente come viene mostrata (per quanto sia possibile in questo contesto), ma d’altro canto il “Film A” stavolta è ancora meno interessante del solito, visto che – in qualche modo – ci azzecca coi ninja ancora meno di Ninja Dragon, dove c’era una trama da gangster movie usata come base per inserire ninja, ma paradossalmente ci sono molte più sparatorie qui che in quel film, con tipo 3 minuti di… arti parziali e tutto il resto gente filippina che si spara l’un l’altra in sequenza a volte fin troppo lunghe, così ben fatte da essere a metà tra una missione di GTA ed un livello di Time Crisis.

CUT AND PASTE IMPROVEMENT

Più gli vedo e più concordo con chi dice che questi film – dopotutto – sono fortunati ad essere stati usati da Ho per la sua infinita produzione di ninja movie con i soldi della paghetta, perchè, per quanto possa sembrare irrispettoso dei film originali e dei loro registi, il “trattamento Ho” ha reso più interessanti ed ha indirettamente dato motivo di discuterne anni ed anni dopo. Se non fosse per questo, dubito ora io (come molti altri subbacqui del cinema di basso alfabeto) sarei qui a parlarne, di dozzinali e spesso triti film d’azione anni 80, a volte ridicoli da morire anche senza l’aiuto del ridoppiaggio che mette in bocca la parola “Ninja” a personaggi che altrimenti non avrebbero motivo di usarla.

Un peccato perchè è uno dei meglio rattoppati insieme, con la trama del “Film A” che è presentata in maniera più coerente, si capisce più o meno il nocciolo della storia, anche se si nota che diverse cose sono tagliate per far spazio ai ninja (e la storia di amore tra “Billy” e “Lisa” – l’amo tanto – che si sono visti 3 volte per 3 minuti scarsi totali passati assieme), cosa non aiutata dal fatto che ci sono due donne che interagiscono con “Billy”, ed onestamente per gran parte del film ho creduto fossero la stessa persona, sia per il ridoppiaggio inglese, sia perchè sono fin troppo simili l’un l’altra, sia anche per la solita qualità video (cioè “ci ho pulito la cucina con la pellicola”, lasciando alcuni strani e fulminei effetti cromatici) del tutto, o pessima illuminazione, questa però imputabile solo al “Film A”.

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il Dolemite filippino è un gradito (?) extra.

Passando al “Ninja Side” del film, anch’esso è montato in maniera più comprensibile del solito per servire la trama di “Film A”, peccato che subito il film vi mostri il volto di quello che dovrebbe essere il giovane Billy, quel tizio filippino 20/30enne con il mustacchio che sarebbe il protagonista del film. Pensereste che il regista volesse tenere oscurato almeno il volto del giovane attore che fa “Billy” nel flashback iniziale (che ci presenta l’assurdo training ninja di Harrison, le scuole di Senran Kagura sono più ortodosse), ma no, nei primi 5-10 minuti vi beccati il faccino “mulino bianco” del ragazzino, ben visibile, pure.

La ciliegina sulla notevole torta di riso è il fatto che ci sono flashback con Harrison che allena il giovane Billy, ed ha il buon senso di farlo sotto una pagoda di sorta, in modo che il tutto abbia un tono più “mistico” e l’ombra impedisca di veder bene il volto del giovane ninja. Ma forse mi aspetto troppo da un film in cui il fatto che il protagonista sia andato alla “scuola ninja” (citazione diretta) e quindi non sappia guadagnarsi da vivere come gli altri è un plot point (non una battuta inventata di sana pianta), quando sembra che all’istituto superiore Fuma gli abbino insegnato come usare un AK-47.

SHORT ON NINJA

Il fatto che il “Film A” è più coerente del solito viene al costo di ancora meno materiale con ninja multicolorati, 10 minuti scarsi, che vedono un ninja malvagio (ha scritto “Nin Ja”, quindi è ovviamente il ninja cattivo) detto “Ivan Il Rosso” sfidare il maestro ninja Richard “Gordon” Harrison per la supremazia ninja o qualche cazzata del genere, Gordon rifiuta e Ivan, per ripicca, va ad uccidere altri ninja colorati (ex-allievi di Gordon), rubandogli le bandane come in Afro Samurai dopo brevissime lotte ninja – condensate a volte in 30 secondi – in stile Ho. Almeno ci sono più ninja con varie armi a compensare un po’ il poco materiale con ninja caucasici usato qui, una consolazione di sorta.

Solo ad 1 ora di film Ivan Il Rosso e Gordon si incontrano per dirsi i tipici esilaranti “discorsi ninja”, ma c’è da far finire prima la trama del “film A” (finale clichè da morire, btw) prima che Gordon possa vendicarsi di questo eccidio ninja facilmente evitabile (visto che comunque non aveva un cazzo da fare), quindi lo scontro tra buon ninja e cattivo ninja è relegato ai 3 minuti finali del film, Ivan e Gordon si trasformano roteando come Sailor Moon, usano i loro poteri ninja per far volare spade, piroette su piroette, i soliti effetti sonori cartooneschi di spade che cozzano, Gordon vince, contate fino a 3 secondi, e FIN.

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La musica è figa, ma come da tradizione per Ho, è rubata/probabilmente usata senza previa concessione, stavolta da un ignoto gruppo inglese post-punk, i Dif Juz, la cui carriera/presenza terminò proprio nel 1986. Credo sia una pura coincidenza, dubito Godfrey fosse presciente proprio su questo specifico campo musicale, perchè se avesse avuto la precognizione come dote, dubito avrebbe fatto il regista comunque.

Commento Finale

The Ninja Squad è un film “strano” per i ninja movie di Ho, in un certo – strano – senso.

La trama del film originale su cui sono “avvitate” le scene ninja è meglio preservata e coerente anche se i personaggi filippini sono chiamati “Billy”, “Lisa”, etc., e sembra esserci più impegno nel collegare le due storie assieme rispetto al solito, ma è totalmente sprecato, visto come il “film A” non ci azzecca nulla coi ninja, essendo un action movie filippino in cui la gente si spara più o meno come in una regolare missione di GTA (rendendo totalmente improponibile che “Billy” sia tornato da allenamenti ninja quando appena può spara come un forsennato).

Questo OLTRE la gaffe enorme di mostrare subito il volto del “giovane Billy” che si allena con Richard Harrison – stavolta il maestro ninja Gordon – , invece di tenerlo oscurato per tentare di farvi credere che “giovane Billy” ed il 20/30 enne filippino protagonista siano la stessa persona (cosa che accade in successivi flashback, cosa evitabile comunque tagliando qualche secondo di pellicola, ma troppa fatica). In qualche modo poi questo film ha più sparatorie del gangster movie usato per fare Ninja Dragon, ed è ancora più clichè, senza però essere risibile come era quel film, è solo un dimenticabile action movie su un tizio che torna a casa e si ritrova a combattere criminali che chiedono il pizzo alla sua povera famiglia, diventando – nel processo – una sorta di incrocio tra un Rambo ed un Paul Kersey filippino. Circa.

The Ninja Squad 1986 the american one.png

“John Rambo, è finita!”

L’altro problema che deriva dall’avere la trama del “film A” più coerente e meno maciullata del solito è che i combattimenti tra ninja multicolorati prendono ancora meno spazio del solito, tipo 10 minuti scarsi, anche se questa più che una conseguenza, è probabile una scelta di Ho per economizzare (ulteriormente) sul girato originale di tizi caucasici in ridicole jumpsuit colorate che si combattono con katane di plastica, capriole e ninpo del montaggio. Almeno ci sono diversi brevissimi combattimenti con ninja dal tutino colorato e con un’arma diversa, c’è questo, ed i ridicoli dialoghi “pompati” tra ninja. 🙂

Ancor più di Ninja Dragon (che in retrospettiva è meglio di questo, di sicuro più godibile nel suo ridicolo), The Ninja Squad lo potete tranquillamente non vedere, casomai cercatelo su Youtube e saltate alle lotte ninja per qualche minuto di godibile spazzatura ninja in stile Godfrey Ho. Non vale la pena vedere il film per intero.

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