Dopo l’ottimo horror (perchè quello è) Get Out – Scappa, e giusto prima che partisse – in America, almeno – il suo reboot de The Twilight Zone (noto da noi come Ai Confini Della Realtà), Jordan Peele torna al cinema con la sua nuova opera, l’ampiamente anticipato Noi.
La trama è alquanto semplice, con una famiglia che decide di rompere la routine cittadina, ed andare alla loro casa al mare per un po’ di serenità, tutti assieme. Ma durante la notte arriva un gruppo di visitatori indesiderati, vestiti in tuniche rosse, con forbici color oro in mano, ed una inquietante somiglianza con i membri della famiglia stessa.
La premessa fa pensare ad un film stile home invasion, con la famiglia che deve combattere per sfuggire dal giogo dei misteriosi invasori doppelganger, ma il modo in cui la trama si sviluppa è assai intrigante, riserva diverse sorprese e raggiunge una dimensione inaspettata, con un ottima regia che unisce molto bene tensione e momenti comici (tranne in alcuni momenti in cui può apparire, se non fuori luogo, un po’ strana), ed una sceneggiatura che lascia il film aperto a più interpretazioni, sebbene – mi sento di dire, almeno nei limiti della mia comprensione, non pretenderò di saper tutto – risulti sensata una lettura del film come una critica al classismo americano, ad una società che lascia esistere (ma non vivere) i cittadini di serie B e C.
Con fantastiche performance (la mia preferita quella di Lupita Nyong’o, magistrale), un’ottima colonna sonora, eccelsa atmosfera, violenza non eccessiva ma non evitata affatto, ed una storia che comunque intriga anche se non appare subito chiaro il suo messaggio, sì, direi che Noi è un film consigliato. Onestamente credo sia anche meglio di Get Out, ma vedremo nel tempo, con il prossimo film di Jordan Peele.