Eccoci di nuovo a parlare di One Piece World Seeker, con il secondo DLC dedicato a Sabo, uscito il 20 settembre su varie piattaforme. Questo è stato accompagnato da una nuova patch, che introduce alcune missioni, un nuovo costume per Luffy, la trasformazione Snake Man del Gear 4th ed un nuovo boss, Katakuri.
E sarò onesto, la mia previsione era che il contenuto offerto gratuitamente via aggiornamento software sarebbe stato migliore del DLC a pagamento. DLC giocato a Difficile per continuità con il gioco base, il DLC su Zoro, e per fini di recensione.
ATTENZIONE: minori spoilers, non che abbiano senso se non avete seguito la serie ed avete quindi il contesto per essi. MA sempre possibili spoilers sono.
Come per il primo DLC dedicato a Zoro, questo “contenuto aggiuntivo” si focalizza su un personaggio che appare durante l’avventura di Luffy nel gioco base, ma occasionalmente, impegnato a fare altro, stavolta meno perchè si è perso in un bicchiere d’acqua, ma perchè ha una propria agenda non legata a quella dei Cappello Di Paglia, almeno non direttamente.
Questo è Sabo, il fratello giurato di Ace e Luffy, parte dell’Armata Rivoluzionaria, che è in ricognizione sull’isola per investigare il traffico di armi illegali e le voci arrivategli sulle pietre Dyna, che il capoccia della misteriosa Prison Island sembra stia cercando di minare in segreto per scopi ignoti. Di nuovo, siccome è una storia secondaria non ha impatto significativo su quella principale a cui corre parallela, ma aiuta a svelare alcuni dettagli sul finale.
Una cosa gradita è come Sabo sia abbastanza differente da Luffy in combattimento, nonostante il combat system – lo ribadisco – abbastanza semplificato ed omogeneo, e nonostante abbia tutte le abilità che la modalità “Veloce/Atletica” di Luffy come Zoro avesse solo quelle della modalità Armatura. Sì, Sabo usa i poteri del frutto Foco Foco per lanciarsi in aria come Luffy, con meccanicamente identico sistema, ed onestamente è anche meglio come distanza coperta in aria, anche senza potenziare la durata del “volo”.
Come meccanica extra, Sabo ha un’indicatore Foco Foco che si riempie combattendo (come la tensione usata negli attacchi speciali) e che potenzia i colpi, ma si svuota se non continuate a combattere, in maniera più rapida della tensione, al fine di accentuare questa meccanica, il che è bene, visto che Sabo è un personaggio dall’attacco più debole di Luffy o Zoro, anche acquisiti i potenziamenti appositi. Non ero sicuro inizialmente, pensavo che il gioco avesse gonfiato la resistenza di certi agenti della CP9 nel capitolo finale, ma no no, è proprio Sabo che è più debole, il che spiega il perchè ha sia il sistema Foco Foco per potenziarsi, e l’avere un suo specifico attacco che segue la schivata.
Detto questo, sono assai sicuro che comunque abbiano “gonfiato” la barra salute dei nemici in generale per le missioni principali del DLC, tanto che anche le “eliminazioni” da dietro in queste fanno malapena qualcosa anche a nemici medi non-elitè, il che è un po’ ridicolo e presumo sia fatto così a prescindere dalla difficoltà selezionata, ho questa sensazione.
Quindi è assai strano che la sua campagna abbia più combattimenti che missioni stealth, come potreste altrimenti immaginare, visto poi che – al contrario di Zoro – Sabo ha le abilità di eliminare silenziosamente nemici da dietro e nascondersi in barili come Luffy.
Specialmente nel capitolo finale, ci sono parecchi combattimenti inevitabili, già difficili di suo, ma in punto reso assai frustrante, troppo frustrante da colpi bassi come mettervi contro nemici forti, una variante elitè di un nemico forte, un Pacifista, ed una cazzo di torretta automatica con munizioni infinite che copre tutta la piattaforma, impedendovi di attivare l’interruttore anche se riuscite a farvi seguire indietro nella zona da vari nemici, letali ed abili ma anche non contrari a seguirvi in una zona dalla quale non possono risalire.
Quello che dovete fare è fare il giro lungo per distruggere la torretta, il che vi mette contro qualche nemico elite ed anche potenzialmente tre Pacifista. Perchè, Ganbarion?
A mia sorpresa, c’è una boss fight con Karakuri. Non lo considero spoiler perchè la pagina ufficiale del gioco l’ha rivelato subito durante l’annuncio della patch, ma a mia sorpresa questa accade nella campagna di Sabo, ed onestamente è messa in maniera forzata nella narrativa, e rende futili tentativi di incastrare la storia del gioco in un qualsiasi canone, visto che Karakuri dice che ha già combattuto contro Luffy, implicando che sia una sorta di avventura post-Whole Island Cake Arc, ma – appunto – è una storia originale non-canonica. Per quanto sia forzata e le motivazioni per cui accade siano vacue alla meglio, è una buona boss fight, quindi gli si perdona come esista giusto per dare un contentino ai fan di “bocca da anguilla pellicano”.
Non si perdona invece come la Namco Bandai abbia venduto il DLC facendovi sperare in un combattimento come quello tra Luffy e Katakuri nel Mirror World, quando invece avviene tra Sabo e Katakuri, e Luffy non ottiene una forma variante del Gear Fourth attivabile, ma ottiene una mossa speciale esclusiva a questa forma, la King Kobra, appunto, usata contro Katakuri nel manga ed anime, sì, ma venduta in maniera truffaldina. Ed il gioco non vi avvisa che avete questa nuova mossa, dovete scorrere tra i consigli/tutorials per trovare la voce a riguardo. Mah.
Ammesso, potete combattere Katakuri anche nel gioco principale/base, visto che le missioni sfida aggiunte – gratuitamente via patch, NON necessitate del DLC per combattere contro Katakuri – sono quelle che trovate nel DLC di Sabo (assieme a quelle già viste nel DlC di Zoro), tra cui un rematch contro “Ciambellone” nel Mirror World. Ma un avviso sarebbe stato gradito, almeno. Quindi se non scorretta e truffaldina, la pubblicità è almeno poco chiara e potenzialmente ingannevole.
Il DLC richiede tra le 3 e 4 ore (a seconda di quanto volete cazzeggiare con le missioni sfida o cose simili), con forse un paio di orette in più per completare tutte le sfide e sbloccare ogni abilità (cosa che – anche qui – richiede che rigiochiate il capitolo finale per ottenere in maniera veloce i punti abilità necessari).
Senza stare troppo a ripetere quando già scritto per il primo DLC, anche qui avete una nuova location da esplorare (che può essere visitata anche nell’avventura principale con Luffy) ed un pugno di missioni sfida da trovare nella ormai familiare mappa di Prison Island con tanto di collezionabili rimasti dov’erano, senza però motivo di farlo.
Concludendo, un passo avanti rispetto a quello di Zoro, senza dubbio, ma ancor più una conferma che non vale la pena pagare 10 euro per qualcosa di così poco sostanziale, che doveva essere parte del gioco base ma è stato rimandato perchè altrimenti cosa vendeva la Namco Bandai nel Season Pass? E poi c’è il non trascurabile fatto che i contenuti del DLC sono pubblicizzati in maniera leggermente ingannevole (non fraudolenta, no, ma potenzialmente ingannevole), perchè non avrete esattamente quello che il marketing vi dice.
Attendete saldi o l’inevitabile “Definitive Edition” quando il gioco sarà completo.
Ed a questo proposito, ci rileggiamo questo inverno per la recensione del terzo ed ultimo DLC di One Piece World Seeker, dedicato a Trafalgar Law.