Anno: 2017
Titoli Alternativi: The Jurassic Dead
Nazione: Stati Uniti
Durata: 1 ora e 19 minuti (1 ora e 8 minuti reali)
Regia: Milko Davis, Thomas Martwick
Quale momento migliore se non questo di rilassare gli animi attorno ad una pandemia troppo stupida per essere vera, per un film di serie D creato nello smesso modo in cui si cucina in un videogame, mettendo assieme nel frullatore zombi, mercenari e dinosauri, per gli amanti dei film di genere con il cuore di bimbo ed altrettanta passione per i “dini”, nonostante l’età.
E con un titolo come Zombiesaurus (usato per la versione DVD UK al posto dell’originale Z:Rex: The Jurassic Dead, e che io stesso userò per il resto della recensione), sai esattamente a cosa vai incontro, e presumere è abbastanza affidabile comunque in casi del genere. Anche se la sinossi su IMDB allude a nazisti inesistenti, ma che non sarebbero poi stati così fuori posto in polpettoni di film come questo, e la relativa sotto-trama avrebbe aiutato il film a raggiungere gli 80 minuti scarsi per davvero, senza doverne dedicare 10 a crediti (con una mid-credit sequence per fare una gag). Carini però i “primi” crediti finali in stile fumetto.
Ok, abbiamo uno “zombiesauro”, ma chi l’ha creato? Forse è intervento divino da parte di un dio dal senso dell’umorismo perverso, o forse nasce dalla mano di uno scienziato pazzo ossessionato con esperimenti di rianimazione, e desideroso di vendicarsi dell’intera razza umana? O forse è colpa della mala? Per quanto sarebbe non sorprendente avere mafiosi e/o nazisti buttati nel mezzo, no, è solo un altro emulo di Frankenstin pazzo come un cavallo che pianifica (facendo vari calcoli) di usare l’arrivo di una meteora come un attacco elettromagnetico di larga scala fornito dal cosmo stesso, e poi attaccare le città indebolite con un gas che zombifica, e per sicurezza ha anche creato una versione non-morta del dinosauro più popolare di sempre, tale Z-Rex.
A salvare gli Stati Uniti (e poi il mondo, priorità immagino) stavolta tocca all’improbabile combo di mercenari e studenti universitari, portati dal caso e comodità di script nella stessa base-bunker/stazione spaziale a terra, per un gruppo pieno di vecchi ed aggiornati stereotipi, di film del genere da tempo immemore d’altronde, ognuno con un nome che non userete perchè non vedrete un personaggio, vedrete “il nerd”, “il palestrato”, “la vapida”, “il redneck mercenario con manie del complotto”. E Duke Nukem.

NON doppiato da Jon St. John.
Sì, il capo dei mercenari (minuscoli) è chiamato Duque – sì, con la Q, sia mai che quello squilibrato di Randy Pitchford voglia fargli causa -, ha un sigaro perenne in bocca (manca il secondo stile Smoker, ma vabbeh), occhiali da sole, taglio militare, etc, ed assomiglia al “Duca Nuca”, come il nerd del gruppo deve far notare, perchè i dialoghi sono così brutti ed insicuri che non vogliono neanche provare a lasciare che la “gag” si spieghi da sé. Fortunatamente la combinazione di audio non perfetto (almeno si sentono la gran parte dei dialoghi, piccole grazie) ed il mio cervello che ha deciso di non captare certi ammassi di parole ha reso la cosa più digeribile. Non che valga la pena ascoltare quello che ho sentito, ma almeno il film non si sofferma troppo su questi… o beh, su nulla.
Ovviamente ci sono dei potenziali caveat di sorta che fan di questi film ormai ben conoscono, come il fatto che il mostro titolare sarà poco presente a schermo, vari compromessi tecnici dovuti al budget basso (se non bassissimo), e che la trama sarà un polpettone messo assieme alla meglio perchè si volevano mettere assieme “cose” nella sceneggiatura mai riletta abbastanza… e questo film non “delude” al riguardo, tra numerosi – fin troppo numerosi – viaggi nella Terra Del Palese Green Screen, alcuni effetti speciali digitali risibili, e l’intro con testo bianco su sfondo nero che spiega la premessa, così clichè che mi aspettavo un colpo di scena dove si scopre che il tutto era parte di un videogame…. sarebbe stato logico quanto molte delle cose che succedono davvero nel film.
E se non altro Zombiesaurus intrattiene meglio del previsto, anche grazie a numerosi momenti di culto, come lo scontro a mani nude tra Duke e lo Z-Rex, “Zombie Duke Nukem”, lo scienziato pazzo che proietta il suo ologramma come se fosse un Palpatine (che vapa) mischiato con Immortan Joe di Mad Max (od uno dei cattivi nel video musicale per EXTRA di Ken Ishii), alcuni momenti comici genuinamente divertenti, ed la scena di morte del cattivo, roba da leggenda, con lui che – senza motivo alcuno – decide di uscire dalla sua stanza sicura e muoversi per il bunker-laboratorio sulla sua sedia a rotelle, finendo per venir notato e indi mangiato dallo Z-Rex, così, completamente a caso.

Zitti abbiamo trovato il prologo di Rise Of Skywalker.
Senza dimenticare il raro (almeno per questo tipo di film) finale negativo, senza nessun salvataggio in extremis accaduto off-screen perchè abbiamo finito i soldi prima, ma reso con un po’ di ironia e non inteso come un illogico vaffanculo rabbioso allo spettatore, come in certi ben noti film di Fragasso, per dire un nome a caso.
A livello tecnico, per prima cosa va complimentata la musica, notevolmente migliore di quanto dovrebbe, che aiuta a “vendere” diversi momenti ridicoli-memorabili, e per una casa di produzione ignota come la Cyclops Dome Entertaiment, si sono impegnati più del previsto, almeno per quanto riguarda il titolare “zombisauro”, creando un intero pupazzo/tuta indossabile per il mostro invece di farlo in CG a basso costo e vaffanculo.. motivo per cui mi stringe il cuore dover dire che purtroppo non sanno fotografarlo, specialmente quando è rivelato interamente, e sembra un mini-Chocobo. Adorabile, sì, ma non credibile.
Anche se ciò migliora via via che il film procede, non riuscirete mai a credere all’illusione, quindi vedrete sempre un pupazzo/tuta del mostro, uno decentemente realizzato, ma non il mostro. E comunque non è la cosa peggiore che abbia visto, almeno ci hanno provato.
Qui è dove parlerei dei contenuti extra della versione DVD britannica, ma non ci sono. Proprio.
Solo “vedi film”, niente sottotitoli (manco per utenti con problemi uditivi), niente selezioni capitoli, manco il solito misero trailer, il minimo minimo che di solito si trova in dvd di questi filmacci. Vabbeh il lavorare in economia, ma….. sticazzi.
Nel complesso, Zombiesaurus/Z-Rex: The Jurassic Dead non è orrendo come pensavo (o come potreste ben presumere), sempre nel bacino di film categorizzabili con lettere dell’alfabeto ben oltre la “B”, ma questo è decisamente più guardabile di molti altri film del genere, onestamente meglio prodotto del previsto, stupido nel midollo, certo, un guazzabuglio di sceneggiatura colma di clichè, terribili dialoghi, ma il tutto qui funziona complessivamente nel darvi il film “bruttobello” che vorreste, uno che intrattiene ed ha i momenti incredibili (spesso random da morire) che rendono spazzatura del genere potenziale film di culto nel tempo.
Se dal titolo sapevate di volerlo vedere, beh, non avrete bisogno del mio incentivo, ma è una tutto sommato gradevole esperienza se sapete a cosa andate incontro, non un esercizio in frustrazione e tedio come fin troppi di questi film sono per gli infaticabili avventurieri del trash cinematografico. E la cosa più vicina ad un adattamento cinematografico di Dino Crisis 3 (con il tocco di Resident Evil giusto per rimanere in territorio Capcom) che avremo per parecchio tempo, temo. A meno che non ci sia pure una serie cinematografica di quella in arrivo dopo il film Monster Hunter, con i poster pubblicitari senza… mostri.
Non una a cui darei più di un 4/10 (se usassi le votazioni numeriche), sia chiaro, ma quanti altri film hanno il “Duca Nuca”, zombie, zombie dinosauri, mercenari, scienziati pazzi e pandemie, tutti assieme? Spero pochi.