Disponibilità In Italia: Netflix (Esclusiva)
Stagione : 3 di 3
Episodi: 10
Dopo una lunga attesa, la terza stagione delle serie animata di Castlevania è giunta, giusto in tempo per dare a tutti l’occasione di scegliere tra il bingewatch e la peste, qual deliziosa coincidenza!
Non che debba dirlo visto che è stagione 3, ma ATTENZIONE, minori spoiler.
Se non ho altro ho piacere di riprendere la rubrica con una delle serie animate più ben ricevute e desiderate, non che fosse difficile contentare un fanbase come quello di Castlevania, ormai residente in catacombe in attesa di come la Konami ne abbia voluto fare uno nuovo, per continuare la catena di violenta necrofilia videoludica resa ormai apocalittica da Metal Gear Survive, poi Contra Rogue Corps, e siccome Grimoire Of Souls non sembra così orrendo, probabilmente non vedremo mai un uscita internazionale ufficiale di quello, ma del prossimo Castlevania per console, pieno di “erotic violence” e fruste che si surriscaldano, denti di vampiro che vanno strofinati ogni 30 secondi per evitare carie, etc.
Non che dobbiate essere fan della classica serie Konami per apprezzare questo adattamento animato, ma aiuta, ed è comunque una storia a parte (sebbene basata su Castlevania III: Dracula’s Curse), che ora volge ad un nuovo capitolo dopo il precedente finale di stagione, con la morte di Dracula ma non degli altri vampiri che stazionavano alla sua corte, od al male in ogni sua forma. Alucard si sta abituando (assai male) alla sua nuova vita solitaria nel castello del padre, mentre Trevor Belmont e Sypha visitano una città apparentemente pacifica mentre continuano il loro viaggio, Isaac cerca di continuare la missione di Dracula, e Carmilla torna nella sua gelida terra portando un ricordino niente male…
La direzione presa con questa terza stagione è leggermente diversa da quanto visto fin’ora, non per cambio di sceneggiatore o regista, e per quanto apprezzi il tentativo fatto, il risultato lascia decisamente a desiderare, ancor più perchè poteva funzionare meglio con più episodi, od almeno questo è quello che vorrei dire per giustificare alcuni problemi, ma anche in tal caso sarebbero rimasti, o forse esacerbati ancora di più.
Il problema maggiore non è tanto la scelta di dedicare più spazio ai personaggi ed a discussioni piuttosto che all’azione, è che anche così non si impara quasi nulla di rilevante, e la trama di fatto procede a timidissimi passettini fino agli ultimi 2 episodi, in cui le fin troppe sotto-trame vengono chiuse perchè devono, a prescindere dall’impatto sugli archi narrativi dei personaggi, con la sotto-trama dedicata ad Alucard in cui le motivazioni dei suoi nuovi adepti sembrano cambiare in maniera aleatoria all’ultimo pur di concludersi, o quella di Isaac che ha un climax finale fantastico, ma vi farà dire “tutto qui, ed ora cosa?”.
La cosa frustrante è che – per la maggior parte – gli archi narrativi hanno senso per i personaggi, ma il modo in cui sono eseguiti lascia qualcosa a desiderare, specialmente in certi dialoghi notabilmente sottotono, con alcuni tentativi un po’ forzati ma onestamente simpatici di fare battute anche anacronistiche (come quella sulla carta igienica), e per quanto riguarda le vicende di Trevor e Sypha, sono una coppietta assai simpatica e divertente da vedere, ma la vicenda che devono gestire non è molto interessante, anzi, e non posso dire di più, sia perchè assai spoiler, sia perchè le parole di Alucard a riguardo sono volutamente vaghe.
I personaggi continuano ad essere interessanti, ma la sceneggiatura non è fantastica e non si fa nessun favore ad aggiungere altri nuovi personaggi, oltre a quelli ricorrenti o già visti nelle precedenti stagioni che ricevono parecchio spazio a schermo, visto che o non si sa se mai gli rivedremo (indi se servono a qualcosa) o spariscono dalla narrativa in maniera abbastanza definitiva entro la fine, a volte pure in gran fretta dopo ore di fin troppo cauta attesa. Chissà se mai vedremo una spiegazione per certe cose viste nello psichedelico sesto episodio, come i robot bipedi nella savana, le astronavi a forma di croissant, le piramidi sci-fi babilo-azteche, ed altre cose che sembrano usciti dal cestino bozze di Garm Wars.
Una cosa è una partenza lenta con un po’ di esposizione, un’altra è fare una stagione che quasi totalmente esiste come preparazione a cose che verranno – forse – risolte o sviluppate nella successiva, in cui non succede nulla di rilevante fino alla fine, dove c’è tutta l’azione (altrimenti vista in precedenza a spizzichi quasi esclusivamente via flashback), la parte meglio riuscita di questa serie, ma così facendo risulta palese che pure a livello di animazione c’è stato un notabile passo indietro per i combattimenti, prima difficile da notare in numerosi episodi con zero o poca azione che non richiede o necessita chissà quali crismi e dettagli.
Sia chiaro, i combattimenti rimangono godibili, decisamente violenti come potreste volere, e c’è anche un ottimo uso del materiale originale, con diversi mostri della serie videoludica per i personaggi da combattere, a volte in spettacolari battaglie come quella contro Legione, o la lotta a mezz’aria tra Sypha ed un demone, o Trevor che sfodera una seconda frusta (la classica frusta di pelle dei Belmont). Ci sono momenti fighi, ma l’animazione è notevolmente peggiorata rispetto alle precedenti stagioni, con movimenti molto meno fluidi, un’inferiore integrazione tra animazione tradizionale ed elementi CG che spesso espone momenti in cui i personaggi hanno quel feeling robotico della “3D CG” di qualche anno fa (tipo di animazione notevolmente migliorata nel frattempo), oltre ad alcuni frame poco dettagliati
Voglio far notare che l’animazione è comunque decente-buona (con alcuni cali) in generale, non è una stagione orrenda per i bulbi, ma oltre a far pensare che abbiano cambiano studio d’animazione (o dato fin troppo a studi esterni non altrettanto esperti), è tragico come si noti che il comparto tecnico non sia all’altezza di quanto visto in precedenza nella stessa serie, proprio quando è al suo massimo per questa stagione.
Nel complesso, una stagione deludente, con una sceneggiatura sottotono e incredibilmente costipata che non riesce a gestire bene i suoi fin troppi personaggi (nonostante siano ben caratterizzati ed gli archi narrativi abbiano senso), poca azione, comparto tecnico decente-buono ma che lascia a desiderare, ed una trama che procede fin troppo a rilento, con un finale di stagione che – oltre ad un estratto da “Romanian Holocaust” – termina con una criptica e vaga allusione, sollevando una domanda la cui risposta risulterà insoddisfacente a prescindere.
Il che è stranamente sensato a modo suo, visto come questa stagione esiste più per preparare gli eventi della successiva, senza chiusura soddisfacente (in un caso pure forzata) per nessuno dei personaggi, e neanche per lo spettatore, che assai probabilmente rimarrà con numerose domande ed un gusto amaro in bocca. Mediocre, parecchio mediocre.
Personalmente spero non ci sarà mai una quinta stagione di Castlevania, tanto mi è piaciuta questa. 🙂