Anno: 2008
Titoli Alternativi: Chanbara Beauty,
Zombie Killer – Sharp As A Sword, Sexy As Hell
Nazione: Giappone
Durata: 1 ora e 26 minuti
Regia: Yohei Fukuda
Oneechanbara, il film, perchè no? Continua a leggere
Anno: 2008
Titoli Alternativi: Chanbara Beauty,
Zombie Killer – Sharp As A Sword, Sexy As Hell
Nazione: Giappone
Durata: 1 ora e 26 minuti
Regia: Yohei Fukuda
Oneechanbara, il film, perchè no? Continua a leggere
Disponibilità in Italia: Nessuna Continua a leggere
Visto in anteprima il 6 febbraio (in IMAX e 3D). Continua a leggere
Contrariamente a quanto previsto, sono riuscito a procurarmi un biglietto per l’anteprima del 6 febbraio (cioè oggi) di Alita L’Angelo Della Battaglia (che altrimenti sarà nelle sale il 14 febbraio) via il circuito Uci Cinemas, quindi la recensione del film di Robert Rodriguez (adattamento del manga di Yukito Kishiro) arriverà il 9 febbraio, e quella di Llang: Uomini E Lupi più tardi.
Ciao!
Da questo mese inizieranno ad esserci anche recensioni di videogame sul blog, non moltissime, ma ci saranno, a partire con quella estesa e dettagliata di un titolo uscito da poco che ho molto a cuore.
-Recensione estesa di Travis Strikes Again: No More Heroes per Nintendo Switch
-recensione ZOATROPIA su i due OAV compilati assieme di Battle Angel Alita (1993)
-recensione EXPRESSO di Llang: Uomini E Lupi (2018)
-recensione EXPRESSO di Copperman (2019)
-Recensione estesa di Alita – L’Angelo Della Battaglia (2019)
-numero del Grind Cafè EX a doppio tema clown & slasher a tema San Valentino
– recensione jolly 🙂
Adattamento dell’omonimo romanzo di Philip Reeve, prodotto e sceneggiato da Peter Jackson, Macchine Mortali è la storia di come se devi fare un futuro post-apocalittico, tanto vale che lo fai steampunk, con fottute città-carro armato mobili che costantemente si cacciano a vicenda al fine di espandersi ed ottenere sempre più scarse risorse
Così scarse al punto da chiedersi perchè cazzo avere città-carro armato se consumano così tanto, ma è quel tipo di storia in cui farsi queste domande non aiuta nessuno.
Tom è un giovane apprendista storico che non è mai stato fuori dalla città ambulante di Londra, e che interviene quando una giovane ragazza di nome Hester prova ad assassinare il capo gilda Valentine, ma finisce per scoprire qualcosa che non avrebbe dovuto, ed i due si ritrovano sbalzati via dalla città mobile di Londra, costretti a collaborare per sopravvivere nel mondo selvaggio che esiste fuori delle città.
Il romanzo originale è per adolescenti, e si vede, con la caratterizzazione un pelo troppo adagiata su clichè, il modo un po’ troppo manicheo in cui tratta le tematiche di classismo e geopolitica (e gli altrettanto ovvi paralleli storici che traccia), ed il tipo di narrazione che intende far sentire potente il lettore “young adult” attraverso i protagonisti e le loro battaglie.
Ciò non scusa la storia un po’ derivativa, ed anche se ha alcuni momenti emotivi genuini, diversi di essi sono clichè di genere visti milioni di volte, e fatti meglio. L’azione è spettacolare quanto basta, e la narrazione scorre, anche troppo, visto che il film diretto da Christian Rivers chiaramente ha fretta di condensare un intero libro in 2 ore di film, con le interazioni tra personaggi danneggiate che soffrono per questo, e la parte finale è un po’ estenuante.
Semplicemente, un film “ok”, ma non esattamente per me.
P.S.: se dessi voti da 1 a 10 con i mezzi punti, Macchine Mortali sarebbe un 5.5 su 10, c’è qualcosa che lo salva dalla pura mediocrità, c’è qualcosa oltre lo standard, decisamente, ma anche altri problemi che quasi “annullano” le cose positive.