[EXPRESSO] Copperman (2019) | Lo Chiamavano Emilio Robot

Copperman 2019 locandina.jpg

“Film di supereroi italiano”. Se non siete già scappati, sì, non ero particolarmente fiducioso verso Copperman, nonostante ci siano eccezioni alla “regola” come Lo Chiamavano Jeeg Robot, ma – appunto – eccezioni.

Anselmo è un adulto con una disabilità mentale che si porta fino da bambino, e vive con la madre, che le raccontò anni fa di come il padre fosse assente perchè era un supereroe in missione, inavvertitamente creando in lui (che non ha mai questionato la cosa per ovvi motivi) il desiderio di diventare un supereroe a sua volta.

Difatti quando torna dal lavoro di assistente nell’istituto di sanità mentale della sua città (abitato da… pittoreschi pazienti), torna a casa e di nascosto indossa una tuta da supereroe fatta con rame e vari aggeggi, girando in città di notte per combattere crimini come Copperman. Ma il passato (come spesso fa) ritorna in maniere inaspettate per Anselmo ed il suo alter ego.

Quello di Eros Puglielli è un film migliore di quanto mi aspettavo, con dei solidi momenti drammatici, anche alcune scene assai divertenti derivanti dallo status mentale di Anselmo (ritardato, ma non scemo), che fa anche da voce narrante, offrendo la sua prospettiva innocente, sincera, che conserva nonostante capisca che il mondo reale non sia così semplice.

L’unica cosa che mi impedisce di definirlo un buon film è che (oltre ad alcuni momenti comici così gigioneschi da divenire insopportabili) Copperman sembra sentirsi in dover di fare clichè dei super hero movies, anche quando non hanno senso (o rendono meno importanti scene precedenti) in questo contesto per lo più realistico, dove alcune cose serie sono un po’ troppo serie, ed altre più giocose un po’ troppo stravaganti, quasi come per compiacere i bambini a cui questo film non è chiaramente indirizzato.

Degno comunque di un’occhiata!

decaffeinato icona

Preview Of Upcoming Attractions FEBBRAIO 2019

Preview of upcoming attractions FEBBRAIO 2019.jpg

Da questo mese inizieranno ad esserci anche recensioni di videogame sul blog, non moltissime, ma ci saranno, a partire con quella estesa e dettagliata di un titolo uscito da poco che ho molto a cuore.

-Recensione estesa di Travis Strikes Again: No More Heroes per Nintendo Switch

-recensione ZOATROPIA su i due OAV compilati assieme di Battle Angel Alita (1993)

-recensione EXPRESSO di Llang: Uomini E Lupi (2018)

-recensione EXPRESSO di Copperman (2019)

-Recensione estesa di Alita – L’Angelo Della Battaglia (2019)

-numero del Grind Cafè EX a doppio tema clown & slasher a tema San Valentino

– recensione jolly 🙂

[EXPRESSO] Aquaman (2018) | Thanks For All The Fish

Aquaman 2018 locandina.PNG

Non sono familiare con il personaggio di Aquaman, se non via l’orrido videogame Battle For Atlantis ed il suo generale trattamento (come negli sketch di Robot Chicken) come un supereroe barzelletta. Ma quanto visto di lui in Justice League era divertente, e alla notizia che James Wan (meglio noto per l’originale Saw, The Conjuring, ma anche Fast & Furious 7) l’avrebbe diretto, si accese una speranza.

Ed onestamente penso che il signor Wan abbia fatto un ottimo lavoro. Molti degli elementi sono familiari ed aspettati visto il genere, la storia è essenzialmente la leggenda di Artù Pendragon intrecciata con quella di Atlantide, con al centro Arthur Rice, di padre umano e madre atlantidea, cresciuto sulla terra odiando il regno marino che gli ha portato via la genitrice, disinteressato ai drammi di corte ma forzato a riconquistare il suo legittimo titolo per salvare entrambi i mondi.

La trama non è nulla di originale, e non nasconde nessun colpo di scena davvero inaspettato, cosa comune a molti film di supereroi, d’altronde: quello che è importante sono i personaggi, l’esecuzione ed il worldbuilding, cose in cui Aquaman riesce molto bene, con un interessante mondo sottomarino pieno di variegati ed interessanti design misti tra fantasy & sci-fi, diversi tipi di razze umanoidi e creature, decenti personaggi e dramma, ottimo cast (che comprende William Dafoe) ed ottime scene d’azione, con occasionali e graditi sprazzi di horror e kaiju.

L’unico aspetto che lascia un po’ a desiderare è il cattivo (o meglio, i cattivi), migliore di quello in Justice League, senza dubbio, ma un po’ generico comunque. Peccato, perchè altrimenti il film di Wan riesce a dare al personaggio (e film) una sua identità (invece di pateticamente inseguire la Marvel), e pur durando quasi 2 ore e ½, scorre fluido come un ruscello alpino.

Buono!

expresso icona

Preview Of Upcoming Attractions GENNAIO 2019 (AGGIORNATO 23/1/2019)

Preview Of Upcoming Attractions GENNAIO 2019

Se vi siete persi il post di fine anno e siete confusi dal numero inferiore di recensioni promesse, vi rimando ad esso per maggiori informazioni.

-recensione EXPRESSO di Aquaman (2018)

-recensione EXPRESSO di Suspiria (2018)

-numero ZOATROPIA su Godzilla 3: The Planet Eater (2018)

-Recensione estesa di Benvenuti A Marwen (2018)

-Grind Cafè EX a tema yeti e mostri dei ghiacci

EDIT: annullata la recensione di Voglio Mangiare Il Tuo Pancreas (2018) perchè sono malato (e la mia salute ha priorità), lo recupererò e recensirò su Zoatropia appena esce su home video. Purtroppo non sono in condizione di fare un nuovo numero, ribadisco, non sto benissimo. Sorry.

[EXPRESSO] Batman Ninja (2018) | Sengoku Sugoi Battoman

Batman-Ninja-Logo.jpg

Ricordate quando questo fu annunciato? Beh, senza grosse fanfare ora è su Netflix (con doppiaggio italiano) guardiamolo!

Qual’è la storia? Batman sta combattendo contro Gorilla Grodd nel manicomio di Arkham, ma non riesce ad impedirgli di attivare il marchingegno, che è una macchina del tempo. Quindi all’improvviso Batman si ritrova catapultato nel Giappone medioevale, dove è subito attaccato da scagnozzi del Joker (che praticamente fa la parte di Oda Nobunaga), ma il clown del crimine non è il solo dei nemici – ed alleati – di Batman che la macchina del tempo ha trascinato lì.

Aiutato da volti noti ed un gruppo di ninja che aspettavano la sua venuta, Bruce si prepara a combattere per ottenere i pezzi della macchina necessari a tornare a Gotham.

Batman Ninja è un film stupido, ma gloriosamente stupido. Non posso non ridere come un idiota quando vedo Bruce Wayne travestirsi da missionario francescano per passare inosservato…. ma con un logo del pipistrello ben visibile sulla pelata (e sulla bibbia). XD

L’animazione è curata da Kamikaze Douga, quasi totalmente in quella che chiamo “3D anime CGI”, qui veramente ben fatta. Peccato che – anche qui – quando questo tipo di animazione non è al massimo (e ci sono momenti così), fa subito schifo e distrae vedere i personaggi avere cali di framerate. In un film.

Junpei Mizusaki ha deciso di non prendere nulla sul serio, ma di concentrarsi sul rendere il tutto più divertente, godibile e spettacolare possibile, lasciando la trama sullo sfondo in favore di azione e stile, in un delizioso polpettone di ogni clichè figo degli anime, del giappone e di Batman: mecha, ninja, castelli mobili che si trasformano in robottoni, i quali si combinano, assieme ad altre cose che non dovrebbero poter fare gattai ma fottesega, vogliamo un momento à-la Ultraman.

Missione compiuta, con gran successo!

expresso icona

Franken Fran [RECENSIONE] | The Gore Doctor Is IN

Franken Fran chapter 1 cover vc.jpg

Tempo di iniziare l’operazione, e mettervi sotto i ferri, si parla di Franken Fran, uno dei miei preferiti!

E quella di Katsuhisa Kigitsu è decisamente una serie di culto, non abbastanza da rendere l’autrice nota come Ito, Umezz, Kago, ma questo è il nostro lavoro, quindi togliamo la pelle, mettiamo gli elettrodi, e parliamo di questa notevole serie splatter/medical horror, edita integralmente (8 volumi) in Italia dalla J-Pop. Continua a leggere

[EXPRESSO] Venom (2018) | Maximum Trashage

Venom 2018 locandina.JPEG

Non sono esattamente un grande esperto di Spiderman, né un grande fan, ma ho visto la trilogia di Sam Raimi quando uscì al cinema (che nel film finale aveva Venom, inserito in extremis per compiacere i fan con effetti opposti), il design del bestio/mostro me gusta, è ottobre, e ci può stare un superhero movie più “dark”(?) tra un film Marvel e l’altro. A prescindere se si incastra o meno nel MCU, cosa che dubito mai accadrà, ma chissene.

Eddie Brock è Tom Hardy (fortunello), ma siccome è un tipo ambizioso, lavora come giornalista (con una voce italiana non adattissima al personaggio), e ha la sfortuna di imbattersi in un Simbionte, una creatura parassitica di origine aliena, di cui alcuni esemplari arrivano sulla Terra, catturati dal capo della Life Foundation. Un Simbionte scappato si fonde con Eddie, trasformandolo nella creatura nota come Venom, e rendendolo bersaglio dell’organizzazione, tra gli altri…

Ora, non starò a pretendere che Venom sia un buon film, perchè non lo è. La sceneggiatura è brutta, i personaggi non tanto meglio, le motivazioni idem, ma mentirei se non mi sono divertito come un’idiota, perchè quello di Ruben Fleischer è un buddy film in cui Tom Hardy è tirato per la collottola dal suo appiccicoso compagno di college Venom, che giusto capita sia un violento parassita alieno anti-eroe che vuole mangiare la testa alle persone, ed ha un gusto per dire cazzate quanto lo sceneggiatore.

Questo è un raro esemplare di film brutto moderno che è semplicemente trashissimo senza nascondersi o giocare la carta (insincera) della “satira”, è stupidissimo, ridicolo da morire, ma ha godibili scene d’azione (con ottima CG), e diverte in maniera incredibile, anche con molto del gore & sangue rimosso per evitare restrizione di età.

Gloriosamente stupido, volendo, ma in ogni caso, tutt’altro che dimenticabile. 🙂

decaffeinato icona

[EXPRESSO] The Incredibles 2 (2018) | Supah Sixties

gli Incredibili 2 2018 locandina.JPEG

Dopo 14 anni di attesa, è bello vedere la Pixar tornare sulla amata famiglia di supereroi, dopo aver fatto dei film-pubblicità per la linea di giocattoli di macchinine (e non viceversa).. ed averci dato film come Ratatouille, Wall-E, Up e più recentemente l’ottimo Coco.

Brad Bird ritorna alla regia (e sceneggiatura), con la storia che vede Helen Parr scelta come faccia di una campagna pro-supereroi (sempre illegali) come professione, Bob a dover fare un normale padre di famiglia, badando alla casa ed ai figli, tra i quali il più giovane (Jack Jack) che mostra i primi segni di superpoteri. Ma ovviamente le cose non vanno come previsto, con un nuovo villain che ha un piano malvagio con la solita distruzione totale compresa.

Quindi tocca ai “legalmente diversi dai Fantastici 4” salvare il giorno, con l’aiuto del vecchio amico di famiglia Siberius.

Sebbene non enorme nel “gran disegno delle cose”, un divario di 14 anni è meno notabile del previsto, sia perchè la famiglia di supereroi è – anche ora – un concept unico, sia perchè il mondo degli Incredibili è uno strano mix di moderno e retrò, con treni gravitazionali, microcamere in HD, ma anche reporter che usano macchine fotografiche meccaniche, come in una visione cinematografica degli anni 60, cosa resa più chiara da cose come brevi clip di Johnny Quest alla tv.

E soprattutto dal cattivo, l’Ipnotizzaschermi, non che possa avere senso anche oggi, ma sembra qualcosa che già ad inizi 2000 aveva un tocco retrò, ora ancora più. Questo è il problema maggiore del film, un villain non eccelso, ma ciò nonostante la dinamica familiare è ottima come sempre, i personaggi (con i memorabili design di Bird) scritti benissimo, e c’è un fantastico equilibrio tra momenti comici, emotivi e superbe scene d’azione. Pixar in ottima, ottima forma, consigliato.

expresso icona

P.S.: molto bello anche il corto “Bao” mostrato prima del film (come da tradizione per la Pixar).