Cosa: Volumi 1 e 2 (Planet Manga)
Dove: Fumetteria e negozi online
Potenziale: 3/5
Essendo toscano, un buon modo per attirare la mia attenzione è fare qualcosa sul Rinascimento, quindi potete scommetterci che Arte di Kei Ohkubo mi ha incuriosito fin da quanto lo vidi apparire su Anteprima (un mensile specializzato sulle uscite imminenti di fumetti e gadget). XVI Secolo, Firenze in pieno rinascimento, ok, andiamo!
Arte racconta la storia di… Arte, una giovane nata in una famiglia aristocratica di Firenze, ma che per l’amore della pittura si lascia le proprie origini nobili alle spalle, e riesce a farsi prendere come apprendista nella bottega del pittore Leo. Come presto scopre, il Rinascimento è meraviglioso… se sei nobile. Ed uomo. Altrimenti ti devi mangiare tanto polifosfato organico, specialmente sei donna, perchè anche le botteghe artistiche sono posti in cui le donne non sono benvenute, e tali ambizioni sono viste come scomode ed inappropiate.
È una tipica storia di formazione, con Arte che spinge con forza, fa sacrifici e fatiche per realizzare il suo sogno, anche se dovrà sudare molto più sangue per farsi spazio in una società che non la vuole considerare degna. Il messaggio appare subito ovvio, ma il manga evita di risultare troppo idealizzato visto che non dipinge lo sforzo di Arte come una questione di “basta volerlo” né come una questione di “basta impegnarsi al massimo”, e non svicola da affrontare questioni “spinose” come le cortigiane, il ghetto e dettagli non propriamenti nobili della società di allora.
Ed lo sfondo storico scelto è molto bello, riconfermando la tradizione di città e periodi storici italiani rese con cura ed amore da fumettisti nipponici, come Kozue Amano replicò la Venezia per il suo ARIA (uno dei miei preferiti, tra l’altro).
Non esattamente il manga più progressivo del mondo (non che mi aspettassi lo fosse), ma comunque una gradevole ed interessante lettura, con personaggi gradevoli ma non simplicistici, buoni disegni, che consiglio se amate il periodo storico e la Firenze di allora (filtrata dall’idealizzazione a postumi, ma comunque affascinante).