[EXPRESSO] Capitan Marvel (2019) | Blockbuster Power Cat

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Confessione: non ho visto Ant-Man and The Wasp prima di veder questo. Penso vivrò uguale.

Devo dire, fui sorpreso dall’apparente zero marketing fatto per questo film Marvel (non ne ho visto un trailer neanche al cinema in queste settimane), dubito accadrà il mese prossimo con Avengers: Endgame, ma vabbeh.

Come inzicato in una scena post-crediti di Avengers: Infinity War, abbiamo Capitan Marvel, ovvero Carol Denvers (interpretata da Brie Larson), che diventa uno degli eroi più potenti di sempre, quando negli anni 90′ la Terra si trova coinvolta in una battaglia galattica tra due razze aliene, i Kree e gli Skrull. Non ero familiare con il personaggio (in nessuna delle sue incarnazioni), quindi non sapevo davvero cosa aspettarmi di preciso, a parte gli elementi tipici di un film Marvel moderno.

Ed a tal riguardo avevo ragione. È una tipica storia con protagonista amnesiaco che deve ri-scoprire chi è… ovvero un personaggio forte di Dragon Ball (o di Asura’s Wrath), non saprei come altro descrivere il superpotere di Captain Marvel in poche parole, peccato che i cattivi non siano esattamente granchè (voglio dire, non vi devo dire altro che Jude Law è nel cast), e che il film cerchi di vendervi la United States Air Force (e l’esercito, parliamoci chiaro) quasi quanto Top Gun.

Ma d’altro canto c’è un goffo ed adorabile senso dell’umorismo che traspare oltre la tipica comicità “codificata” Marvel (pur presente), la storia è intuibile ma non totalmente prevedibile, e visto che è ambientato nel passato abbiamo un “giovane” Nick Fury, una gioia da vedere anche senza benda, specialmente quando gigioneggia con uno dei gatti più incredibili mai visti a schermo, Goose, davvero una delle cose migliori del film.

È ok, è gradevole (più di quanto mi aspettavo), è altro comfort food supereroico americano, senza particolari lodi stavolta. ¯\_(ツ)_/¯

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[EXPRESSO] L’Ora Più Buia (2017) | By Land, Sky and Sea

Darkest Hour 2017 locandina

Il tempismo è importante, perchè se questo film fosse uscito una decina di anni fa, sarebbe stato comunque apprezzato e ben ricevuto per la fantastica performance di Gary “Camaleonte” Oldman nei panni di Winston Churchill, per le recitazioni, ma non avrebbe avuto lo stesso impatto, visto che anni fa NON dovevi ricordare alla gente che non si fanno concessioni ai nazisti. Perchè sono nazisti.

Il parallelo si fa da sé, visto che questa non è l’avventura del fu primo ministro inglese a cercare fascisti su message boards, ma quella vera di Winston Churchill, un vecchio politico britannico che viene investito della carica di Primo Ministro, ma è osteggiato dal suo stesso partito per la sua politica militare, e molti vorrebbero mettere al suo posto il conte Halifax, che vorrebbero negoziare pace con il regime nazista, cosa che Churchill si rifiuta di fare.

Il film racconta della sua elezione e degli eventi che lo porteranno a mettere in atto l’Operazione Dynamo, ovvero la disperata operazione di recupero delle truppe britanniche a Dunkerque, fungendo come “complemento storico” al film di Nolan, ma concentrandosi sulla figura di Churchill, dipinto qui come bizzarro vecchietto con grande capacità oratoria, una sregolata attitudine e routine per un politico, un’incrollabile fiducia nell’esercito e un’odio feroce contro tiranni e mostri come Hitler.

Una figura che regala molti momenti comici, ma è anche tormentata, continuamente osteggiata dal suo stesso partito, quasi schiacciata dall’importante ruolo che si è accollato, come ben concretizzato dalla regia (dotata di un certo stile) che cattura i suoi stati d’animo.

L’Ora Più Buia riesce a catturare il sentimento di terrore di quel periodo storico in cui la Germania nazista sembrava un nemico invincibile, ed a ispirare genuinamente, ricordando che certe battaglie non si vincono con la diplomazia (purtroppo), ma vanno combattute con unghie e denti.

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