[EXPRESSO] Ma (2019) | Yo Mama

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Sue Ann è una solitaria donna di mezz’età che lavora come veterinaria in una fin troppo tranquilla cittadina dell’Ohio (uno dei tanti “nel mezzo del nulla”). Un giorno dei ragazzi del posto (tra cui Maggie, appena arrivata in città) le chiedono se può comprare alcolici per loro, e Sue gli dice di sì, vedendo in ciò la possibilità di farsi nuovi giovani amici. Addirittura gli permette di venire a bere e ballare nella sua cantina invece che ai ruderi cittadini, mettendo solo alcune paletti ben chiari: niente bere & guidare, almeno uno deve essere sobrio, niente improperi, e mai salire al piano di sopra. E soprattutto, non devono chiamarla mai “Ma”.

Quella che sembra una gentilissima concessione da parte di una stramba ma dolce donna di mezz’età presto diventa un’ossessione, che nasconde una morbosa vendetta coltivata da decenni da “Ma”. Sebbene il film sia una miccia che brucia lenta, già verso metà possiate farvi un’idea di cosa si voglia vendicare Sue Ann, ed il misfatto da vendicare non apparire subito così truce…. l’esecuzione è ottima, ed altrettanto i personaggi, specialmente e soprattutto “Ma” stessa, interpretata magnificamente da Octavia Spencer..

Allo stesso tempo genuinamente divertente ma anche intensa, simpatetica ma morbosa, vile quanto disperata e patetica, ambigua poiché – anche quando sapete cosa vuol fare- non saprete mai fino a che punto si spingerà davvero, tanto affascinante che quasi vorreste prendere la sua parte, anche quando il tutto diventa più inteso e grafico, vorreste poter tifare per lei, anche se chiaramente non dovreste. Vale assolutamente la pena dare tempo al film, che rimane molto gradevole e interessante per il molto tempo in cui l’elemento horror è assente, o solo leggermente accennato via prefigurazione.

Se è ancora nei cinema vicini a voi, andatelo a vedere, o recuperatelo più tardi, merita.

Altamente consigliato.

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Upgrade (2018) [RECENSIONE] | WE WERE NEVER FRIENDS

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Non ho molto preambolo da fare stavolta, visto che so del film stesso solo grazie a James Wan (meglio noto come regista dell’originale Saw, The Conjuring, Dead Silence, Fast & Furious 7, e del futuro film di Aquaman) che su Twitter diceva “il mio amico Leigh Wannell ha fatto sto film chiamato Upgrade, e vorrei lo vedeste”. Ed un amico davvero, visto che Wannell ha creato la serie Saw assieme a Wan e ha scritto le sceneggiature fino al terzo Saw (inteso come finale vero e proprio della serie, magari), ed hanno continuato a collaborare per quasi tutta la serie di Insidious.

Ma questa è una creatura decisamente sua, in quanto Wannell scrive e dirige qui, in quello che non è un horror, ma un film di fantascienza su cui sapevo ben poco prima di vederlo, ed uno che non è stato decisamente pubblicizzato molto, sia online (davvero, se non fosse per Wan, forse non avrei scoperto questo film e non avrei programmato questa recensione con largo anticipo) sia qui in Italia, con pochissimi spettacoli al mio cinema locale, e zero pubblicità. Continua a leggere

[EXPRESSO] Auguri Per La Tua Morte/Happy Death Day (2017) | Groundhog Slash

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Ci sono film che è ingiusto riassumere in “ come X fatto alla Y”, ma Auguri Per La Tua Morte (Happy Death Day) si può descrivere genuinamente come un Ricomincio Da Capo (Groundhog Day) fatto in salsa slasher movie, ed è una interessante declinazione dello scenario “un giorno in loop infinito”.

Tree Gelbman è una ragazza universitaria americana come tante, un po’ stronza, in una confraternita/sorellanza, con le sue beghe ed i suoi pregi, peccato che il giorno del suo compleanno, andando verso una festa venga uccisa da un tizio mascherato, e riviva continuamente in loop la giornata, consapevole degli eventi avvenuti nella ripetizione precedenze, che termina sempre la con la sua morte per mano di questo assassino misterioso.

Dopo aver capito che è l’unica a sapere del loop temporale, la ragazza decide di sfruttare a suo vantaggio questo continuo ripetersi dello stesso giorno, cercando indizi su chi sia l’assassino, e cercando di prevenire la sua morte, rompere il cerchio.

Il film vi piacerà se riuscirete ad accettare che – come in Ricomincio Da Capo – non è mai spiegato cosa causi questo loop temporale di cui solo la protagonista è a conoscenza. Come nel celebre film con Bill Murray (citato in maniera furbesca anche nel film stesso) questo elemento fantastico è usato come mezzo per far sì che il personaggio cresca, che impari ad apprezzare quello che ha ed è, anche se è esagerato ed estremo il modo in cui impara questa lezione di vita.

In questo contesto funziona anche per il lato comico (ed è un film divertente e divertito) dato alle uccisioni della protagonista, e perchè il suo personaggio ha un buon arco narrativo, non diventa “buona” subito, e gli altri personaggi sono simpatici, gradevoli, anche.

Un buon film prodotto dalla Blumhouse, sì, capita.

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