[EXPRESSO] Ad Astra (2019) | Pater Cosmos

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3 anni dopo The Lost City Of Z (qui uscito sotto il banalissimo “Civiltà Perduta”), il regista di Little Odessa, I Padroni Della Notte e Blood Ties (tra gli altri) ci porta nel prossimo futuro della terra, uno non molto distante ma in cui i viaggi interplanetari sono ormai comuni, con lune e satelliti contesi da varie nazioni, senza però aver trovato l’esistenza di altre forme di vita intelligente.

Roy McBride (Brad Pitt) è un formidabile astronauta, capace di mantenere compostezza in ogni situazione, ma emozionalmente rigido e complessato, anche nei momenti di intimità è sempre fin troppo impostato, tanto da arrivare al divorzio. Viene contattato in segreto per partecipare ad una missione finalizzata a fermare le onde elettriche provenienti da Nettuno, che stanno causando continue tempeste elettromagnetiche sulla Terra, con enormi danni e numerose vittime. E l’agenzia spaziale sospetta che ci dietro a questo fenomeno ci sia il padre di Roy, un astronauta geniale e dedicato (Tommy Lee Jones), creduto morto da 19 anni dopo il fallimento del progetto Lima vicino – appunto – a Nettuno.

Quindi questo per Roy diventa un viaggio per affrontare anche il padre distante (in tutti i sensi), un modo per tentare di superare la crisi esistenziale, una traversata tra le stelle ed i satelliti che è molto ben fatta, con ottimo dramma, con alcune scene d’azione inusuali (specialmente una, che mai mi sarei immaginato di vedere in un film con questo tono) ma non distraenti, che anzi servono da contrappeso a segmenti a volte un pelo troppo mesti.

Buon film, con ottima cinematografia, visuali e creativo set design, anche se il commento/narrazione di Roy a volte esplica temi ed elementi che non lo necessitano, il ritmo della narrazione è un po’ lento a tratti, ed alcuni aspetti dalla trama non siano spiegati benissimo.

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[EXPRESSO] C’era Una Volta A Hollywood (2019) | Helter Wester

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C’era Una Volta A Hollywood è un film diretto da Quentin Tarantino.

Ha Brad Pitt, Leonardo DiCaprio, Margot Robbie, ed altre persone nel cast.

È un film di Quentin Tarantino, il nono della sua carriera, segue The Hateful Eight, è ambientato nel 1969 ed ha dialoghi, con personaggi, hippies, film dentro i film, spot per i film dentro il film, veri film dentro il film, il personaggio di Bruce Lee (per il quale è stata fatta una controversia francamente ingiustificata), ha western, recitazioni, pistole, birra, cani, ed uno stiloso approccio per ricreare l’atmosfera degli anni 60/70 nella Hollywood dell’immaginario collettivo, ed ha un personaggio che interpreta un Roman Polanski ancora non ricercato da autorità di vari paesi.

È un film di Quentin Tarantino, quindi non siete qui a leggere una recensione, ma volete un’opinione pre-confezionata che giustifichi il vostro amore od odio per partito preso che avete verso il regista, di come sia inspiegabilmente osannato o di come debba essere perseguito con torce e forconi, di come siate sorpresi sul modo in cui questo film sia “strano” nonostante abbiate visto altri film suoi e quindi dovreste avere un’idea grossolana se vi piace lo stile del regista. Se non siete qui solo per vedere gente ammazzata con ultrastile ed iperviolenza.

Per questo non so se vi piacerà C’era Una Volta Ad Hollywood, o cosa deciderete di sentirvi obbligati a dire sul film. Personalmente mi è piaciuto parecchio, e non mi sono pesate affatto le 3 ore di film, cosa che non posso sempre dire in questi casi (ciao, IT Capitolo 2). Sì, mi è piaciuto anche il finale.

Fantastica colonna sonora, perfetta per il tono e l’ambientazione losangelina.

Ma scusatemi, mi sono lasciato trasportare. Ha anche un motherfucking lanciafiamme.

E siccome lanciafiamme batte sasso e forbici, 10 su 10, standing ovation, mutande bagnate, bagnatissime, boxer fradici, etcetera.

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GRIND CAFE EX #16: Class Clowns

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L’anno scorso abbiamo fatto slasher a tema scolastico, quindi sì, facciamone una sorta di tradizione! Ma stavolta ho scelto appositamente slasher ambientati/tematizzati sulla scuola che sono anche commedie nere, e non semplici film di questo sottogenere che fanno ridere per clichè e trame, che hanno un senso dell’umorismo anche auto-ironico (come i film di Nightmare In Elm Street dal terzo in poi) o sono parti di serie che via via sono diventate più ridicole e prone a prendersi sempre meno sul serio.

Sono abbastanza sicuro che ci siano più slasher-commedia dei due trovati per questo numero, ma è difficile guadare nella palude di numerosi film del genere (specialmente negli anni 80), con numerosi film che non provavano ad essere parodie o commedie horror, ma erao solo dozzinali, e non v’è carestia di film del genere, anzi.

Prendete i vostri occhiali fondo di bottiglia-con-baffo, il cancellino da mettere sullo stipite, ed un clone giovane di Brad Pitt (sì, vediamo il debutto nel cinema di un altro attore molto prima che diventasse famoso), si va! Continua a leggere