GRIND CAFE EX #23: Mortium Romae

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Questo numero (in tempo per la versione in lampada Aldis di Giulio Cesare) è un pò peculiare, visto che la storia romana (o pre-romana) non si presta moltissimo a film horror e dintorni – e grazie al cielo – nè molti registi hanno voluto cercare di pasticciare storia romana con archetipi horror per avere l’equivalente di roba come Abraham Lincoln: Vampire Hunter.

E sebbene sia grato di ciò, sapevo che cercando bene avrei trovato almeno un paio di film adatti per la rubrica, per quello che è uno dei numeri del Grind Cafe meno ortodossi di sempre e non 100 % horror, ma direi che abbiamo avuto diversi exploit su temi ben noti da giustificare un pò di “sopra le righe”.

E ho ragione, quindi via con il peplum! Continua a leggere

GRIND CAFE EX #19: Cornwall Hammer Time

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Torniamo in un territorio familiare, freddo e gotico, quello della Hammer d’epoca, non quella che esiste ora ed ha veramente poca presenza, poco più di un’ombra della compagnia che fu, con un grande passato ma un futuro non necessariamente di successo, se si considera che dal 2015 (in cui uscito il seguito di The Woman In Black) non si è sentito più nulla di rilevante. Perchè non rilancino Capitan Kronos Cacciatore di Vampiri (come avevano detto di voler fare) in versione moderna non lo comprendo.

Ma oggi non sia qui per parlare dei classici ben noti, ma per scavare nel catalogo e tirare fuori due film assai meno noti, accomunati dall’essere ambientati in Cornovaglia (quindi lontani dalle montagne e castelli che di solito sono sfondo ai loro film horror, sebbene non girati in Cornovaglia), e diretti da John Gilling, uno dei registi Hammer meno noti, che ebbe il suo periodo di maggior fama proprio con gli horror (ed un paio di drammi d’epoca e film d’azione) della compagnia inglese durante il periodo 60-70.

Preparatevi all’orrore di paesini, pub e prati verdi! Continua a leggere

GRIND CAFE EX #9: Ventricular Buddies

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Il Grind Cafè di questo mese arriva in anticipo, anche per capitalizzare sulla festività di turno, e perchè mi piace il tematismo in generale, e quello di San Valentino non è certamente uno schifato dai film horror, sarebbe sorprendente il contrario visto che nulla è troppo sacro per l’horror (e l’industria del cinema in generale, a ben vedere), figuriamoci il giorno in cui la populazio decide di dover mostrare coniugazione, perchè gli altri giorni dell’anno le persone sono strette nella fredda morsa delle relazioni amorose mantenute per status quo, tutti lo sanno.

Daremo un’occhiata al remake di San Valentino di Sangue, ed anche ad un titolo della cara vecchia Hammer Films, per amor di varietà. Non molto altro da dire, onestamente, è un numero su film horror a tema, e ho finito il sarcasmo e cinismo in questo caso. Ricrescerà, tranquilli.

Quindi, nel nome di Ian Curtis, buona lettura! Continua a leggere