[EXPRESSO] Brightburn (2019) | Liquid, Liquid Evil

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Non prevedevo una recensione di questo, ma eccoci qua.

Perchè mi trovo concorde con gran parte della critica, questo film (scritto da Brian e Mark Gunn, e prodotto da James Gunn) ha un ottimo concept, ma è frustrante vedere come non ci sia molto altro a “tirare” il film oltre l’idea di fondo. E quella di un film con supereroi horror è un’idea fantastica, non del tutto nuova (dal poco che so per osmosi dei fumetti americani), ma di sicuro è nuova per il cinema, visto che The New Mutants è ancora in pieno development hell, chissà quando (o se, o come) ne uscirà.

La premessa è che una navicella aliena si schianta vicino una fattoria di Brightburn, Kansas, e la coppia con problemi di fertilità trova un bambino dentro la navicella, chiamandolo Brandon e decidendo di crescerlo come loro figlio (come in Superman). Quando però Brandon incomincia a sentire i primi accenni di pubertà, si sente attratto da qualcosa sigillato nel fienile, scopre di avere superpoteri, ed incomincia ad usargli per vendicarsi di chiunque osi contraddirlo o sfidarlo, uccidendolo con estrema brutalità e lasciando una criptica firma sulle scene del crimine (che è pressappoco identica al Marchio Sacrificale di Berserk).

Il problema non è una cattiva esecuzione, il promettere horror e poi non mostrare le parti truculente (che ci sono eccome), od anche il finale, è che…. una volta letta anche una striminzita sinossi, saprete esattamente cosa succederà. Non necessariamente un male se l’esecuzione è buona, ed è buona (le recitazioni pure), ma non c’è nessuna sorpresa, nessun altro elemento extra, quando magari poteva/doveva esserci, e perciò diventa frustrante dover constatare come il film non sfrutti appieno il potenziale insito nel concept.

Ciònonostante, un film più che decente, meritevole di almeno un’occhiata, anche se non inizierà un nuovo trend.

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ROMERO DAYS #8: La Metà Oscura (1993)

La Metà Oscura 1993

Dopo il non felicissimo (almeno per Romero) episodio di Due Occhi Diabolici, il “padre degli zombi” si dedicò ad adattare una storia di Stephen King, appunto, La Metà Oscura, su un autore i cui lavori sono troppo cerebrali e non troppo apprezzati… almeno lo sono quelli di Thaud Beaumont, perchè scrive diversi romanzi pulp che riscuotono enorme successo, sotto lo pseudonimo di “George Stark”.

Quando si viene a sapere che “George Stark” è in realtà Thaud Beaumont, l’autore e la moglie decidono di celebrare un finto funerale al suo alter ego nel cimitero cittadino, con tanto di epitaffio canzonatorio che recita “Non una brava personcina”.

Ma George Stark riemerge dalla sua falsa tomba, ed incomincia ad apparire nel mondo reale, con tutti i tratti del protagonista Alexis Machine descritti da Beaumont nei libri, e si lancia in un eccidio per vendicarsi di coloro che ritiene responsabili della sua “morte”, il che – comprensibilmente – mina la sanità mentale del povero autore, che si ritrova invischiato fin troppo intimamente nella serie di efferati e perversi omicidi… Continua a leggere