[EXPRESSO] Ma (2019) | Yo Mama

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Sue Ann è una solitaria donna di mezz’età che lavora come veterinaria in una fin troppo tranquilla cittadina dell’Ohio (uno dei tanti “nel mezzo del nulla”). Un giorno dei ragazzi del posto (tra cui Maggie, appena arrivata in città) le chiedono se può comprare alcolici per loro, e Sue gli dice di sì, vedendo in ciò la possibilità di farsi nuovi giovani amici. Addirittura gli permette di venire a bere e ballare nella sua cantina invece che ai ruderi cittadini, mettendo solo alcune paletti ben chiari: niente bere & guidare, almeno uno deve essere sobrio, niente improperi, e mai salire al piano di sopra. E soprattutto, non devono chiamarla mai “Ma”.

Quella che sembra una gentilissima concessione da parte di una stramba ma dolce donna di mezz’età presto diventa un’ossessione, che nasconde una morbosa vendetta coltivata da decenni da “Ma”. Sebbene il film sia una miccia che brucia lenta, già verso metà possiate farvi un’idea di cosa si voglia vendicare Sue Ann, ed il misfatto da vendicare non apparire subito così truce…. l’esecuzione è ottima, ed altrettanto i personaggi, specialmente e soprattutto “Ma” stessa, interpretata magnificamente da Octavia Spencer..

Allo stesso tempo genuinamente divertente ma anche intensa, simpatetica ma morbosa, vile quanto disperata e patetica, ambigua poiché – anche quando sapete cosa vuol fare- non saprete mai fino a che punto si spingerà davvero, tanto affascinante che quasi vorreste prendere la sua parte, anche quando il tutto diventa più inteso e grafico, vorreste poter tifare per lei, anche se chiaramente non dovreste. Vale assolutamente la pena dare tempo al film, che rimane molto gradevole e interessante per il molto tempo in cui l’elemento horror è assente, o solo leggermente accennato via prefigurazione.

Se è ancora nei cinema vicini a voi, andatelo a vedere, o recuperatelo più tardi, merita.

Altamente consigliato.

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La Forma Dell’Acqua (2017) [RECENSIONE] | You would love a Monsterman

La Forma Dell'Acqua 2017 locandina

Dopo aver debuttato il 31 agosto alla 74a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (dove vinse il Leone D’Oro come miglior film), La Forma Dell’Acqua ha raggiunto finalmente le sale cinematografiche italiane in un momento assai adeguato, anche se mi sentirei un po’ offeso ad essere nelle sale assieme all’annuale porno softcore per casalinghe anni 90 (assurda la popolarità visto che viviamo nell’era dell’internet, ma vabbeh), ed un pochino preso il per culo dal fatto che uscì nelle sale assieme a Black Panther, non esattamente la mossa più corretta o lungimirante, se posso dirlo (e poio).

Ma lasciamo queste ciance, e parliamo di questa benedetta fiaba gotica da Guillermo Del Toro, partendo – come si usa – dalla premessa. Continua a leggere