AD 2019: Cambiamenti sul Wise Cafè [LISTA BONUS INSIDE]

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(Articoli e recensioni ripartiranno il 4 gennaio, btw)

Vorrei non dove comunicare altri cambiamenti al programma, ma per amor proprio, del blog,  dovrò ridurre l’input, anche perchè il mio lavoro normale mi impegna a sufficienza, e vorrei imparare il giapponese (oltre a respirare ed evitare che la mia testa faccia la fine della vecchia Tokyo).

Quindi, per quanto vorrei poter fare di questo il mio lavoro principale ogni singolo giorno, nel nome di un ragionevole compromesso ecco cosa cambierà, cosa ci sarà di nuovo, etc. Continua a leggere

[EXPRESSO] Robin Hood (2018) | Revisionist Garrett Bat-Robin

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Un altro film di Robin Hood che nessuno voleva (milioni assai facilmente risparmiabili), e che ci chiede di “dimenticare tutto quello che credete di sapere” per altro revisionismo leggendario.

Qui Robin Hood è un nobile di ritorno dalle Crociate, dato per morto, con il suo castello saccheggiato per contribuire alle pesanti tasse di guerra richieste dal corrotto sceriffo, che vessa i sempre più poveri abitanti della contea di Nottingham. Vista la situazione, il lord decide di fare qualcosa, con l’aiuto di un comandante-mentore, perchè è destinato a diventare Robin Hood, che ruba a Batman (e Thief) e dà ai ricchi, perchè i supereroi sono popolari ora e piacciono “agli giovani”.

Sì, dopo aver letto il paragone (che rubo) nella recensione di Indiewire, trovo difficile non notare come i personaggi (e molto della storia) siano scopiazzati da Batman, solo peggio, senza i design o le storie interessanti dietro i personaggi, qui a malapena definibili tali. Bisogna pur far spazio a ridicoli paralleli che provano a rendere moderno (non modernizzare) il tutto, con scene di guerra in “non-Iraq”tra “Crociati Seals” e “Guerrieri Mori-Talebani”, e popolani medioevali che con fazzolletto copribocca e molotov sfidano i soldati dello sceriffo con gli scudi (di ferro) antisommossa sollevati.

Un prodotto cinico al 100 %, che vorrebbe incitare a combattere “il sistema”, senza il quale film come questi – “prodotti” più che opere – non esisterebbero. E neanche uno accettabile, con sequenze d’azione ipergeneriche e formulaiche al cubo, rese poco godibili dal fatto che spesso come iniziano terminano, rendendo il tutto un guazzabuglio guardabile ma privo di qualsiasi scintilla o qualità, con pure la sfacciataggine di fare setup per un seguito (o più).

Come dissi per King Arthur – Il Potere Della Spada (un miglior film) ed il suo volere 5 seguiti… buona fortuna!

Pessimo ed insulso.

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