[EXPRESSO] Doctor Sleep (2019) | Lords Of Magick

Doctor Sleep 2019 locandina.jpg

L’idea di un seguito di The Shining non è così strana di per sé, visto che Stephen King scrisse proprio quello nel 2013 con Doctor Sleep, qui adattato per il cinema, ma – in una scelta assai ambiziosa – anche come seguito del film di Kubrick, che notoriamente prende molte libertà dal libro di King, il quale non apprezzò.

Non avendo nessuno dei due romanzi originari, non posso dire di più.
Ma posso fare una breve sinossi.

Dopo gli avvenimenti nell’Overlook Hotel, Dan Torrance e sua madre Wendy vanno in Florida, ma Dan continua ad avere visioni e strani eventi per la sua “luccicanza”, e con l’aiuto di un vecchio amico, trova un modo per gestire questi fantasmi ed entità. Ma gli anni passano, Wendy muore, e Dan cade vittima di alcolismo come suo padre prima di lui, vivendo squallidamente in varie città americane, fino a che arriva a Frazier, dove viene aiutato a superare la sua dipendenza dall’alcol ed inizia a lavorare come inserviente in un ospizio, confortando con i suoi poteri i vecchi prossimi a trapassare.

Ma Dan non sa che esistono altre persone con la luccicanza, finchè non viene contattata da una bambina di nome Abra, la quale scopre di una setta di altre persone magiche, Il Vero Nodo, che si nutrono di individui con la luccicanza, anche bambini, che torturano ed uccidono per pasteggiare sul “vapore” magico che lasciano uscire…

Va ammesso, non è un film corto e richiede un po’ per ingranare, ma vale assolutamente la pena, e Mike Flanagan riesce nel non facile lavoro di unire due film molto diversi (con anche una citazione alla mini-serie di The Shining), anche se è sempre strano vedere ricreate scene da The Shining senza gli attori originali, sebbene senza inquietanti ricreazioni digitali stile Peter Cushing in Rogue One.

Ottimo assai.

expresso icona

[EXPRESSO] IT Capitolo 2 (2019) | The Balooning

IT Capitolo 2 2019 locandina.jpg

2 anni dopo, il nuovo adattamento del romanzo di Stephen King (che non ho ancora letto, quindi non aspettatevi paragoni con il libro, o con il precedente adattamento con Tim Curry) giunge alla seconda e conclusiva parte. 27 anni sono passati e Pennywise è tornato nella cittadina di Derry, quindi Mike (che è rimasto a Derry) si trova costretto a riunire il “club dei perdenti” per finire l’entità, far ricordare agli altri gli eventi passati, ed infine discutere del metodo per liberarsi definitivamente del maledetto “clown”, che dal canto suo non si è affatto dimenticato di loro…

Un seguito che mi trova assai diviso, perchè i personaggi sono ottimi, le versioni adulte dei ragazzini fatte in maniera credibile, i loro archi narrativi soddisfacenti, ma la storia nel secondo atto si frammenta in varie sotto-trame collegate, il che da una parte offre più varietà di scenari, ma dall’altro appesantisce parecchio la narrazione, rendendo il film fin troppo lungo, con quasi 3 ore di durata. E ultimamente poche di esse, seppur importanti per i personaggi, aggiungono poco alla storia e servono più come un ripasso degli eventi del primo, che un espandere su di essi, cosa che comunque il film fa.

E sebbene sia consistente con il primo capitolo a livello di tono, più divertente e per intrattenere con mostruosità variegate che spaventare (sebbene alcuni momenti intesi), è un po’ deludente vedere il fantastico Skarsgard un po’ sprecato a rifare il solito jumpscare con poca variazione e poco altro. Ed il finale – sebbene non strano considerato tematiche e messaggio – altrettanto lascia un po’ interdetti, nonostante lo spettacolo e gli eccelsi effetti speciali.

C’è molto da apprezzare qui, ma altrettanto da lasciare interdetti, e la durata un po’ eccessiva non aiuta nel bilanciare il tutto. Comunque decente e qualcosa di più.

decaffeinato icona

ROMERO DAYS #8: La Metà Oscura (1993)

La Metà Oscura 1993

Dopo il non felicissimo (almeno per Romero) episodio di Due Occhi Diabolici, il “padre degli zombi” si dedicò ad adattare una storia di Stephen King, appunto, La Metà Oscura, su un autore i cui lavori sono troppo cerebrali e non troppo apprezzati… almeno lo sono quelli di Thaud Beaumont, perchè scrive diversi romanzi pulp che riscuotono enorme successo, sotto lo pseudonimo di “George Stark”.

Quando si viene a sapere che “George Stark” è in realtà Thaud Beaumont, l’autore e la moglie decidono di celebrare un finto funerale al suo alter ego nel cimitero cittadino, con tanto di epitaffio canzonatorio che recita “Non una brava personcina”.

Ma George Stark riemerge dalla sua falsa tomba, ed incomincia ad apparire nel mondo reale, con tutti i tratti del protagonista Alexis Machine descritti da Beaumont nei libri, e si lancia in un eccidio per vendicarsi di coloro che ritiene responsabili della sua “morte”, il che – comprensibilmente – mina la sanità mentale del povero autore, che si ritrova invischiato fin troppo intimamente nella serie di efferati e perversi omicidi… Continua a leggere

[EXPRESSO] IT (2017) | Big Top

IT 2017 locandina

Premessa: non ho mai visto IT del 1990 (basato sull’omonimo libro di Stephen King e che non era un film normale come molti credono, ma una miniseria televisiva in due parti poi compilata in un lungometraggio) con Tim Curry, che ovviamente so che esiste e le cose superficiali, “Galleggiano.” e la premessa generale della trama, ma nulla di sostanziale davvero.

Nel caso non lo sapeste, la premessa vede un gruppo di ragazzini di tardi anni ’80 (un gruppo di “perdenti” molto stile Goonies, che non è mai un brutto paragone) che incominciano ad avere visioni terrificanti, diverse per ognuno, ma con un elemento in comune: un clown inquietante che si presenta come Pennywise, accompagnato da uno o più palloncini rossi. I ragazzini scoprono che è un’entita (e non essendo ben chiaro cos’è davvero, lo chiamano “IT”, “quella cosa”, adattando) responsabile dei continui sparimenti di bambini che accadono ciclicamente nella cittadina di Derry, tra cui il fratellino di Bill, scomparso un’anno prima, e dopo diversi problemi e ripensamenti, decidono di affrontarla, perchè nessun’altro lo sa o gli crederebbe.

L’unica lamentela grossa che mi sento di fare è che questa è tecnicamente Parte 1, visto che il libro (e il precedente adattamento) continua dopo il finale qui mostrato, che è comunque soddisfacente, ed il film devo dire è ottimo, con personaggi molto ben caratterizzati, fantastiche recitazioni , molti momenti divertenti, momenti inquietanti (ed anche degli ottimi jumpscare) e horror, un ottimo scenario americano retrò, ed una storia che colpisce note familiari, ma lo fa benissimo. E Bill Skarsgard è superlativo nei panni di Pennywise, per il quale è usata poca CGI.

O potete continuare a dire che è un “thriller psicologico”, se avete così poco scroto e così paura di complimentare un film horror, perchè questo è. Ed un ottimo film horror.

expresso icona