[EXPRESSO] The Predator (2018) | Sir, You’re Being Hunted

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Mani in alto: non sono un grandissimo fan della saga di Alien, nel senso che non ho mai visto Alien 3 (o Prometheus), non per protesta, ma per semplice caso, e non ho mai avuto interesse negli spin-off tipo Alien VS Predator, o – beh – nessuno della serie di Predator, di cui questo nuovo film è il quarto, non un reboot, ma un semplice seguito (dopo “Predators” del 2010).

So che non è un’ottima idea buttarsi a vedere il quarto film della serie senza aver visto i precedenti, ma sono curioso ed è decisamente qualcosa nelle mie corde. Solo non aspettavi che vi possa dire cosa significa questo film per il franchise, non lo so, ma non mi interessa, così come le opinioni del fanbase.

La trama? Due Predator si inseguono nello spazio, e finiscono sulla Terra, e dei soldati vengono coinvolti. L’unico militare sopravvissuto riesce a rubare degli oggetti del Predator dalla navicella, e gli nasconde all’esercito, ma viene comunque catturato e messo assieme ad altri “pazzi” per essere interrogato ed usato.

Il problema è che il Predator (catturato e sedato) è in un laboratorio lì vicino, e fugge, causando non pochi morti, dando opportunità ai pazzi di scappare, e di aiutare una scienziata sopravvissuta, creando un gruppetto di “figli di puttana” armati che insegue l’alieno, in cerca dei pezzi mancanti del suo armamentario…

Non so cosa si aspettasse la gente (o la critica) dal film di Shane Black, che sembrava intenzionato a fare una cosa: fare un bel film d’azione con alieni, molta violenza e smembramenti (ottimi effetti speciali pratici e digitali, usati con giudizio), con personaggi gradevoli che creano un simpatico ed improbabile gruppetto di sgangherati amici, molti momenti comici ben riusciti, una trama più interessante del previsto, scene d’azione molto soddisfacenti,

Missione compiuta con successo.

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