[Retrospettiva One Piece] #11: 3D L’Inseguimento Di Cappello Di Paglia (2011)

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Regia: Sato Hiroyuki
Sceneggiatura: Yasuyuki Tsutsumi
Titolo Internazionale: One Piece 3D: Straw Hat Chase
Durata: 30 Minuti
Storia Originale:
Corto allegato: Nessuno

Dopo l’ottimo Avventura Sulle Isole Volanti, non ci furono film di One Piece per ben 2 anni, cosa che sono sicuro abbia fatto piacere allo staff della Toei Animation, ed onestamente non volevo un film di One Piece fuori ogni anno, quindi non mi sto lamentando di questo.

Ecco, però mi sorgono alcune domande, quando questo è il ritorno di One Piece al cinema, con un film di 30 minuti, uscito in double bill con il primo film di Toriko (una delle serie di Shonen Jump con cui non ho familiarità), ed il fatto che è tutto fatto in grafica 3D mi fece preoccupare tantissimo, già dall’immagine vista sulla pagina italiana di Wikipedia. Non che sapessi dell’esistenza di questo film prima di comprare il box set completo, perchè prima del 2017 L’Inseguimento Di Cappello Di Paglia non si fece vedere ufficialmente in italia, neanche censurato e mandato in TV, cosa che aumentò il mio timore.

E sì, sembra davvero di essere tornati indietro, di aver fatto un giro completo ed essere esattamente dove avevamo iniziato con questa retrospettiva, solo che anche Per Tutto L’Oro Del Mondo, per quanto lo trovi insulso sotto più aspetti, anche quello durava 50 minuti, non mezz’ora e vaffanculo. Quindi, sì, vista in questa ottica, è una regressione, senza dubbio.

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Preambolo fatto, com’è la storia? Buzz, un cane ha mangiato un Frutto Del Diavolo che gli permette di trasformarsi in aquila, per evitare che il suo padrone Schreider sciolga la sua ciurma (composta dal cane stesso e Schreider), ruba il cappello di paglia a Luffy, forzandolo al titolare inseguimento, che porta la ciurma e Buzz in una base della Marina. Se menano, Cappello Di Paglia vince, Buzz riporta il cappello a Schreider, che fa amicizia con Luffy e decide di non sciogliere la sua ciurma.

Beh, è indubbiamente una…. storia, che già a descriverla sembra avere il materiale per 15 minuti, circa. A malapena.

Parliamo subito del proverbiale elefante nella stanza: il 3D, anche quello con occhialini, ma ci vuole un lettore multimediale ED una TV che lo supporta. E qui sono stato preso in pesante controgamba, l’animazione in computer grafica è ottima, gli effetti speciali idem (circa), i modelli dei personaggi buoni e dettagliati come sono nella serie regolare o negli altri film della serie, ed è abbastanza fluida da non distruggere l’immersione, come invece accade in film fatti in “3D anime” ben più recenti e molto più ambiziosi, ad esempio le produzioni Polygon Pictures con quel feeling robotico da cutscene videoludica con cali di framerate.

Non è perfetta, visto che le espressioni esagerate di One Piece non si traducono affatto bene in questo tipo di animazione, e l’effetto speciale delle lacrime è orrido (sembrano scivolare per caso sul volto del personaggio, invece che venire dai dotti lacrimali), ma più che altro questo tipo di animazione 3D fa sembrare il tutto una sorta di lunga, molto ben prodotta cutscene per un videogame che non esiste. Od un filmato usato per un attrazione di un parco divertimenti di lusso, visto che è chiaramente girato con il 3D in mente, visto l’ampio uso del POV shot, e tiene fede al titolo, è un inseguimento, uno praticamente non-stop, con una regia frenetica che fa del suo meglio per assecondare la natura da montagna russa del film-cortometraggio.

Voglio dire, diventa parecchio chiaro che la storia non è l’attrazione, visto che è sottile come un wafer, e non sorprende che il motivo per cui inizia questo intero inseguimento, cioè il voler dare da parte di Schreiner una missione impossibile al suo cane per far sì che se andasse (evitando quindi che lo vedesse morire a breve)…. è che il vecchio pirata è un coglione, e mentre si gozzovigliava di pasta si è – in qualche modo – mangiato pure la forchetta, che gli è rimasta in gola, facendogli sputar sangue e credendo di essere ad un passo dalla tomba.

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Non sono neanche arrabbiato nonostante la stupidità del tutto, poiché è inoffensiva ed è una debolissima – ma necessaria – pretesa per avere 30 minuti di azione, tra inseguimenti jn mare, in aria, combattimenti contro marine, contro giganti, solo per mostrare cosa poteva fare la Toei con questo tipo di animazione, una dimostrazione tecnologica che ha come obiettivo vero e proprio intrattenere una mezz’oretta, e nient’altro.

Il che posso rispettare a modo suo, certo, non è esattamente come avrei voluto un nuovo film di One Piece dopo ben due anni da Avventura Sulle Isole Volanti, ma – per quanto strano possa sembrare – non è il peggior film della serie, decisamente no. Anche se considerarlo film è più una questione di nomenclatura che di altro.

Ok, per quello che è, cioè un filmato da mostrare su un’attrazione di un parco divertimenti esteso a mediometraggio scarso, e non sorprende che lo stesso anno ci fu un altro corto 3D fatto per un parco divertimenti, One Piece 3D: Gekisou! Trap Coaster, mostrato nelle sale cinema del parco divertimenti Lagunasia di Aichi (ed altri luoghi) qualche mese dopo.

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