GRIND CAFE R #8: Vampire Girl VS Frankenstein Girl (2009)

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Anno: 2009
Nazione: Giappone
Durata: 1 ora e 25 minuti
Regia: Yoshihiro Nishimura, Naoyuki Tomomatsu

A volte mi chiedo cosa penserebbe Mary Shelley (e Bram Stoker, in questo caso) di film come questi, una volta spiegatogli il concetto di “lungometraggio”. Non per molto, ma me lo chiedo, dopo dovermi ricordare che no, stranamente NON è diretto da Noboru Iguchi, ed ha lo stesso coreografo di Meatball Machine e Tokyo Gore Police, Taku Sakaguchi, ma a sua volta il signor Nishimura (esperto di effetti speciali e già regista del sopraccitato Tokyo Gore Police) ha lavorato con Iguchi, sarebbe stato strano il contrario, tutto considerato. Continua a leggere

[EXPRESSO] Dumbo (2019) | Suckbound Pachiderm

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Non sono particolarmente felice del recente trend Disney di rifare tutti i film animati classici come live-action, specialmente visto roba come il remake de La Bella E La Bestia (od Aladdin, che – come annunciai tempo fa- non recensirò all’uscita), ma era decisamente più predisposto ad un remake live-action di Dumbo (anche se diretto da Tim Burton) che a quello del Re Leone, il quale mi dà sensazioni da Psycho. Quello di Gus Van Sant, intendo.

Qui il soldato Holt torna dalla guerra, rincontra i figli ma vede che il suo ruolo nel circo in cui lavorava è diminuito, e deve ora badare agli elefanti, una cui femmina dà alla luce un bizzarro cucciolo di elefante con enormi orecchie, lo zimbello del circo, almeno finchè i figli di Holt non scoprono che l’elefantino è in grado di librarsi in aria e volare, cosa che lo rende l’attrazione maggiore del circo gestito da Danny De Vito.

Non starò a pretendere che l’originale Dumbo fosse un classico Disney inattaccabile che ha aperto nuove frontiere, ma questo remake live-action ricade nella solita routine dei remake di Burton, che prende una storia relativamente semplice (una tipica storia del brutto anatroccolo, in questo caso), e gli aggiunge bagaglio extra non particolarmente interessante. Ed onestamente non è neanche chissàche a livello di visuali, assai tipiche di Burton, ma senza particolare gusto od ispirazione, “qualità” condivise da una sceneggiatura di una mediocrità gambizzante, eccezion fatta per qualche momento di interessante sottotesto.

Ma rimuovere elementi problematici come i corvi non aiuta quando gli rimpiazzi con altri clichè discutibili o francamente noiosetti, o ti limiti a fare una versione patetica degli “Elefanti Rosa”, oltre a tirare il tutto per le lunghe perchè puoi, e sprecare un eccelso cast su una sceneggiatura del genere. Non “il peggio”, ma assai mediocre.

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Dragon Ball: The Magic Begins (1991) [RECENSIONE] Un Barile, Un Barile…

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(sì, Yotobi l’ha già “fatto”, ma yare yare)

Visto l’arrivo del film dedicato a Broly nelle sale italiane oggi stesso, perchè non parlare di altri film di Dragon Ball? No, non i numerosi film animati (canonici e non), e nemmeno QUELLO, non ancora almeno.

Parliamo dell’altro film live action di Dragon Ball, quello cinese (una produzione di Taiwan, per la precisione) uscito nel 1991, e sebbene non sia l’unico film non ufficiale basato su Dragon Ball (esiste anche il coreano Dragon Ball: Ssawora Son Goku, Igyeora Son Goku, uscito giusto un anno prima di questo, ed apparentemente più fedele alla serie, ma sempre non ufficiale e senza licenza), l’esistenza di un DVD italiano (pure doppiato in italica lingua) facilmente reperibile a due spicci su Amazon… è sconcertante, quasi. Continua a leggere

Alita: L’Angelo Della Battaglia (2019) [RECENSIONE] | Panzer Kunst

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Visto in anteprima il 6 febbraio (in IMAX e 3D). Continua a leggere

Detective Pikachu (2019) Teaser Trailer | COMMENTO

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Ok, per me questa è stata una sorpresa, perchè sebbene avessi letto i piani di Nintendo su Detective Pikachu tempo fa, mi ero completamente dimenticato che c’era in pentola un lungometraggio. Ed uno live-action, per lo più!

Sì, è un film live-action di Pokemon, con attori veri  e Pokemon (come sarebbe logico aspettarsi) creati in CG, di altissima qualità, ma avere i design dei mostriciattoli ricreati in maniera realistica… gli rende assai inquietanti, più di molti film horror, perchè hanno un che di innaturale, come pupazzi veri animati con qualche magia occulta, cosa che (ironicamente) non si percepiva in Ritorno Al Bosco dei 100 Acri. Già detto da altri, ma è vero, quasi tutti quegli mostrati nel trailer hanno un che di inquietante, anche quando sono comici (come lo sguardo di Psyduck o le faccie buffe di Mr. Mime) il loro iperrealismo è un pelo angosciante. Continua a leggere

GRIND CAFE EX #18: Junji Ito Special

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Avevo intenzione di parlare dei film ispirati/derivati dalle diverse opere del celebre mangaka horror Junji Ito (che non credo necessiti introduzione, ma è noto per Tomie, Uzumaki, Gyo, per dire tre store a caso) primo o poi su questa rubrica, ma con il crescente arrivo di edizioni italiane dei suoi lavori da parte della Star Comics (e non solo) per culminare nella presenza di Ito come ospite di rilievo al Lucca Comics & Games di quest’anno, la scelta di curare adattamenti cinematografici di 2 delle sue opere più famose per il Grind Cafe EX di Halloween è stata assai facile.

Sarò al Lucca Comics un paio di giorni quest’anno, perchè voglio gli autografi di Kago e di Ito, nel frattempo buon Halloween (anche alle anime sfortunate che hanno deciso di andare al Lucca Comics il primo giorno, quello più gonfio), e sì, curiosamente ci sono molti più film live-action basati sulle sue opere… o meglio, su Tomie (l’ultimo risalente al 2011, diretto dallo schlockmeister nipponico Noburo Iguchi), di cui vorrei parlare in successivi numeri.

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[EXPRESSO] Bleach (2018) | Death and The Strawberry

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Sebbene non il miglior fumetto da adattare in live-action, ho un certo affetto per lo shonen manga di Tite Kubo, e quello di FMA dell’anno scorso era guardabile, perchè no?

Diretto da Shinsuke Sato (con una certa esperienza nelle trasposizioni da manga/anime a live-action), questo adattamento live-action del manga di Tite Kubo si prende alcune libertà con l’aspetto dei personaggi (alcuni neanche cercano di fargli somigliare a quelli del manga) e molte con la storia, tagliando fuori Kon (perdita accettabile) tra le altre cose, il che è inevitabile quando devi comprimere 70 capitoli in un film sotto le 2 ore.

La trama, nel caso non siate familiari con Bleach. Ichigo Kurosaki, 15enne dai capelli arancioni, studente, capace di vedere i fantasmi, e recentemente diventato uno Shinigami, un dio della morte, ricevendo i poteri da uno di essi, Rukia Kukichi, per salvare la sua famiglia da creature definite Hollow. Ichigo non voleva questo, ma è pressato da Rukia a sostituirla nel frattempo, ed altri Shinigami arrivano dalla Soul Society per investigare sull’improvvisa sparizione dei poteri della collega..

Tagliando molti elementi della storia originale, il film decide di porre più enfasi sul rapporto tra Ichigo e Rukia, dando ad esso un angolo romantico, il che andrebbe anche bene se non ci fosse pure la solita puttanata “i sentimenti ti rendono debole”, per favore, neanche il manga era così trito e clichè. Bizzarro, quando molti elementi cartooneschi sono epurati nel tentativo di rendere più credibile una storia del genere con attori veri.

Nonostante ciò, non è male, con un buon ritmo della narrazione, un buon casting (tutto sommato), una decente regia che dà il suo meglio nelle scene d’azione, ben coreografate e con un’ottima CG per gli Hollow. È ok, anche se un po’ soffocante per lo spettatore casuale e “sequel-baita” forte.

Decente.

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