[Retrospettiva One Piece] #9: Il Miracolo Dei Ciliegi In Fiore (2008)

One Piece Il Miracolo Dei Ciliegi In Fiore 2008.png

Regia: Junji Shimizu
Sceneggiatura: Hirohiko Kamisaka
Titolo Internazionale: One Piece The Movie: Episode of Chopper Plus: Bloom in the Winter, Miracle Sakura
Durata: 1 ora e 52 minuti
Storia Originale: No
Corto allegato: Nessuno

Dopo il riassuntone filmico di Alabasta “One Piece Un Amicizia Ai Confini Del Mare”, la Toei, chiaramente non schifata dai (almeno) 7 milioni fatti al botteghino con quel film, decise di rifare la stessa cosa l’anno successivo, stavolta sull’arco narrativo di Drum Island invece che Alabasta, ma facendo alcune strane scelte, visto che la storia di Chopper e di come incontrò Luffy & compagnia è spostata post-Water 7, quindi Nico Robin e Franky sono già nella ciurma. E c’è un nuovo personaggio creato appositamente per il film, Musshuru, il fratello di Wapol.

Davvero, non c’è altro. Di solito discuto la storia o l’adattamento, ma in questo caso è la solita storia dell’arco narrativo di Drum Island, solo con la bizzarra scelta di ambientare il tutto post-Enies Lobby (visto che c’è Franky e sono a bordo della Thousand Sunny), il che significa la principessa Vivi è completamente rimossa dalla storia, Luffy ha già imparato il Gear 2nd e Gear 3rd… ma comunque è mantenuto il fatto che devono andarsene via da quel posto perchè altrimenti perderebbero la rotta per l’isola verso la quale erano diretti.

Verso dove, Alabasta, perchè l’abbiamo fatta nel film precedente, nonostante Chopper già fosse nella ciurma in quello? Non ha senso.

Voglio dire, anche quando Pirate Warriors 2 fece una cosa simile ci fu messo più impegno.

One Piece Il Miracolo Dei Ciliegi In Fiore 2008 musshuru e wapol.jpg

E la cosa peggiore è che, anche con due membri della ciurma di Luffy che NON dovrebbero essere già nel gruppo ed un nuovo villain di supporto, a malapena fa alcuna differenza sostanziale nel come si sviluppa la storia rispetto al manga od all’anime. Sta sceneggiatura fa schifo, mi spiace, ma è insensata ed incomprensibile in intento od obiettivo, è assurdo vedere questi cambiamenti rispetto alla storia originale… fatti giusto per cambiare alcuni dettagli e niente di significante. Non è un iperbole dire che se Robin e Franky non fossero stati presenti, nulla di importante sarebbe cambiato, perchè a malapena fanno qualcosa. Non capisco.

E la regia non è molto meglio, perchè sebbene nella sedia di regista torni Junji Shimizu, che aveva diretto discretamente i primi film corto-metraggi di One Piece, non è altrettanto a suo agio con un lungometraggio, il più lungo della serie fino ad allora, a quasi due ore, che sembra più una “double feature”, visto che, dopo la scalata di Luffy (con Nami malata e Sanji addosso) della montagna e l’aver raggiunto l’ex-castello di Wapol, Kureha racconta a Nami dei trascorsi di Chopper e del Dr. Hirukuru, con la narrazione che collassa e va in modalità flashback.

Per 40 (quasi) ininterrotti minuti, letteralmente. Certo, la storia di Chopper e del suo amico/maestro/esempio Hirukuru è ancora uno dei momenti toccanti di One Piece capaci di evocare torrenti lacrimali, è una bella storia emotiva, lo è, ma praticamente parte un mediometraggio a sé stante durante la narrativa principale, sembra davvero che il regista abbia fatto così per poter – de facto – dirigere assieme due film di One Piece sotto l’ora di durata, come fece per i primi 3 film corti… però uno alla volta, non in contemporanea.

La beffa è che proprio questo ad avere la migliore qualità di disegni ed animazione, con alcuni combattimenti animati veramente, veramente bene, con movimenti fluidi, a volte con disegni un po’ più rozzi del previsto (e del dovuto, ad essere corretti), ma comunque sempre animati bene, o meglio, con anche un buona integrazione di alcune sequenze chiaramente animate a computer con il resto. Mai mi sarei aspettato di dire questo su Il Miracolo Dei Ciliegi In Fiore.

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Okay, Nico Robin che esagera a schiaffeggiare Usop per svegliarlo è divertente.

Immagino sia il vantaggio di avere meno combattimenti della media visto la storia qui scelta, un contrappasso che sarebbe più accettabile in un film di One Piece con un senso di esistere, in cui il personaggio inedito di Musshuru, fratello maggiore di Wapol con un potere interessante, il Noko Noko, contrazione da “kinoko”, fungo, perchè può lanciare spore di vario tipo, avvelenando, paralizzando, etc… beh, non fosse un personaggio praticamente utile – e non molto – solo per gli ultimi 30 minuti di film, in cui accade gran parte dell’azione.

Dopo che il flashback enorme ha finito di farsi gli affari propri, e rianima la narrazione principale, ovviamente.

Sebbene avessi trovato assai pigro (a livello creativo, si intende) il trattamento uber redux della saga di Alabasta per rientrare nei canonici 90 minuti, compresi il perchè scegliere quella saga, che si adattava assai bene ad un adattamento cinematografico, anche se le cose tagliate via nel processo non erano poche, almeno capii perchè fare un film su quella parte di One Piece, la logica dietro varie scelte narrative.

Con One Piece: Il Miracolo Dei Ciliegi In Fiore, mi piacerebbe sapere se ci fosse stata una qualche idea solida dietro, oltre all’ovvio “Un Amicizia Oltre I Confini Del Mare ha fatto grosso grano, rifacciamolo, ma stavolta con l’arco narrativo che introduce Chopper”. Invece di semplicemente ri-raccontare l’arrivo della ciurma a Drum per salvare una Nami malata prima di recarsi ad Alabasta, la sceneggiatura opta per alcune bizzarre e arbitrarie differenze rispetto alla storia originale, come il post-datarla a dopo Enies Lobby (che significa avere Franky e Nico Robin già nella ciurma), e l’aggiungere un nuovo personaggio, il fratello maggiore di Wapol, Musshuru, dotato di un Frutto Del Diavolo che gli permette di rilasciare spore come un fungo (nomen omen, in questo caso).

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Aggiunte e modifiche che però non hanno nessun impatto significativo sulla storia, che procede avanti comunque, rendendo questi cambiamenti superflui, arbitrari, esistenti giusto perchè la Toei si vergognava di ri-ciclare del tutto il materiale originale…. stavolta, almeno. E se ci si poteva aspettare qualcosa di più con il ritorno di Junji Shimizu, che curò i primi tre film di One Piece, beh, questo è un caso in cui il regista era molto più a suo agio con film sotto l’ora in durata, al punto che, 45 minuti dentro il film…. la narrazione tira il freno a mano per 40 minuti pressapoco ininterrotti di flashback sulle origini di Chopper e la sua vita con lo strampalato Dr. Hiruruku, così, interrompendo il film per un altro film. In un film di quasi 2 ore.

La cosa ancor più assurda è che l’animazione non solo è buona, negli standard che ci aspettava per un lungometraggio di One Piece, ma anche meglio, assai fluida e notevole nei pur sparuti combattimenti, ma notevole comunque. Ancor più perchè serve qualcosa che non dovrebbe esistere come film, piuttosto un OVA rilasciato su home video od internet, ma anche se non fosse stato lanciato nelle sale cinematografiche, sarebbe rimasto un progetto assurdo ed insensato, che si salva in parte solo grazie alle virtù del materiale originale (tutt’ora una delle storie più toccanti di One Piece), di certo non per qualità proprie.

Non importa se rendi chiaro mettendo un bel “Se” subito per far capire che questo è uno scenario alternativo (?), se poi a malapena cambi qualcosa.

Davvero, perchè questo film esiste?

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