GRIND CAFE R # 6: Oneechanbara The Movie: Vortex (2009)

Oneechanbara The Movie Vortex 2019.png

Anno: 2009
Titoli Alternativi: Chanbara Beauty 2: The Vortex, Zombie Killer: Vortex,
Onechanbara: Bikini Samurai Squad
Nazione: Giappone
Durata: 1 ora e 25 minuti
Regia: Tsuyoshi Shoji

Mettiamo chiaro una cosa che praticamente ogni pagina di informazioni (compresa IMDB) riporta sbagliato: questo NON è il seguito di Oneechanbara The Movie uscito nel 2008. Ế il secondo film di Oneechanbara, vero, ma per il resto questo ignora i fatti del primo, ed è piuttosto un adattamento cinematografico del terzo gioco della serie, Oneechanbara: Bikini Samurai Squad per X-Box 360, che nel titolo originale giapponese ha la parola “Vortex” usata come sottotitolo per questo. Almeno quello. Continua a leggere

[EXPRESSO] Revenge (2017) | It’s in the making, baby

Revenge 2017 locandina.JPG

Non sono un esperto di film rape and revenge, ma d’altronde chi lo è dubito ne parli casualmente al bar, e per chiarezza, no, non ho mai visto I Spit On Your Grave, né altri film di questo sotto-genere di exploitation movies (un’etichetta che è a sua volta molto discutibile, visto che non è un genere di per sé, e molte cose sono definibili “sovrasfruttate”), non per intero almeno, ma conosco la struttura generale.

E Revenge (diretto da una donna stavolta, scelta molto più che appropriata in questo caso) segue le regole del “genere” con fedeltà. Jen è sexy, sfacciata, ed ha avuto la sfiga di seguire il suo ricco amante nella sua casa nel deserto, dove sono arrivati prima due conoscenze dell’uomo, lì per l’annuale battuta di caccia. Uno degli amici del ricco proprietario di casa stupra Jen, che poi viene buttata giù da un dirupo dall’amante, e lasciata a morire impalata su un albero. Ma Jen miracolosamente riesce a sopravvivere, a scappare e trovare oggetti per vendicarsi dei tre uomini, uccidendoli tutti con la stessa crudeltà e violenza che volevano riservargli, perchè la parità di genere è importante.

Una cosa notabile è che seppur rimanendo in essenza un film d’exploitation con tutte le connotazioni implicate dal termine (aka situazioni ultraviolente ed irrealistiche ma altamente sceniche), il film di Carolie Fargeat cerca e riesce nel dare un tocco di maggior realismo alle situazioni, ma appunto, giusto un tocco, perchè vuole essere (ed è) uno stiloso ensemble di ultraviolenta vendetta, con una stilosa colonna sonora, buona fotografia, ottimi effetti speciali e buone recitazioni.

Nonostante abbia trovato irritante il “grappolo” di scene sogno ed allucinogene nel secondo atto (nel quale ci sono anche delle sequenze che durano più del dovuto), Revenge è un buon film di genere, consigliato agli appassionati.

expresso icona