GRIND CAFE R #12 : Zombeavers (2014)

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Anno: 2014
Nazione: Stati Uniti
Durata: 1 ora e 17 minuti
Regia: Jordan Rubin

Benvenuti ad uno dei numeri più corti di sempre di Grind Cafè R.

Perchè un film come Zombeavers è sintetismo cinematografico di genere incarnato, al punto che potete sapere /prevedere tutto guardando solo la locandina. Ci sono teenager, c’è un lago, ci sono castori zombi. Continua a leggere

GRIND CAFE R #9: Zombiesaurus/Z-Rex: The Jurassic Dead (2017)

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Anno: 2017
Titoli Alternativi: The Jurassic Dead
Nazione: Stati Uniti
Durata: 1 ora e 19 minuti (1 ora e 8 minuti reali)
Regia: Milko Davis, Thomas Martwick

Quale momento migliore se non questo di rilassare gli animi attorno ad una pandemia troppo stupida per essere vera, per un film di serie D creato nello smesso modo in cui si cucina in un videogame, mettendo assieme nel frullatore zombi, mercenari e dinosauri, per gli amanti dei film di genere con il cuore di bimbo ed altrettanta passione per i “dini”, nonostante l’età. Continua a leggere

[EXPRESSO] Zombieland 2: Doppio Colpo (2019) | Undead Rules

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Sì, è una “collab” vera.

Tempo di rivisitare Zombieland un decennio dopo, il che porta con sé alcuni inevitabili timori. Ed una – in un certo senso inevitabile – collaborazione giapponese con Zombie Land Saga, sì, l’anime.

Se non altro Ruben Fleischer torna alla regia, con lo stesso team dietro la sceneggiatura del primo (più David Callaham), tutto il cast originale torna, il feeling è lo stesso, la comicità idem, quindi non è un seguito “apocrifo”. Ma – appunto – il feeling è lo stesso, tanto che forse questo film sarebbe dovuto uscire nel 2011, visto che ha lo stesso tono, stile, lo stesso senso dell’umorismo dell’originale, e tagliando una breve frecciatina ad Uber (ed una sui10 anni di development hell passati dal primo), poteva uscire identico allora.

La premessa è semplice: 10 anni sono passati, e la famiglia disfunzionale di Columbus, Wichita, Talahassee e Little Rock si è abituata al mondo post-apocalittico con zombie, ma Little Rock è ora una teenager, e quando incontra l’hippie “Bearkley”, ne approfitta per scappare da sola con lui in una comune. Gli altri si ritrovano a dover mettere i dissapori da parte per andare a cercarla, ma devono tenere conto di nuovi zombi, evolutosi per cacciare meglio.

Personalmente non amo la comicità di Zombieland, ma nonostante sia datata, a tratti più compiaciuta con sé stessa del dovuto, senza particolare pudicizia nel rifare gag ricorrenti del primo Zombieland, d’altro canto c’è una sincerità al fare cazzone, allegro e kitsch che trovo accattivante.

Non abbastanza da far passare sopra al fatto che non aggiunge nulla di sostanziale, ed è – nel bene o nel male – una dose extra di Zombieland, quindi se il primo vi irritò (ed in parte posso capire), questo non vi farà cambiare idea. Anche con un cammeo post-crediti di Bill Murray.

Comunque più che decente.

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GRIND CAFE R # 6: Oneechanbara The Movie: Vortex (2009)

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Anno: 2009
Titoli Alternativi: Chanbara Beauty 2: The Vortex, Zombie Killer: Vortex,
Onechanbara: Bikini Samurai Squad
Nazione: Giappone
Durata: 1 ora e 25 minuti
Regia: Tsuyoshi Shoji

Mettiamo chiaro una cosa che praticamente ogni pagina di informazioni (compresa IMDB) riporta sbagliato: questo NON è il seguito di Oneechanbara The Movie uscito nel 2008. Ế il secondo film di Oneechanbara, vero, ma per il resto questo ignora i fatti del primo, ed è piuttosto un adattamento cinematografico del terzo gioco della serie, Oneechanbara: Bikini Samurai Squad per X-Box 360, che nel titolo originale giapponese ha la parola “Vortex” usata come sottotitolo per questo. Almeno quello. Continua a leggere

GRIND CAFE R #5: Oneechanbara The Movie (2008)

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Anno: 2008
Titoli Alternativi: Chanbara Beauty,
Zombie Killer – Sharp As A Sword, Sexy As Hell
Nazione: Giappone
Durata: 1 ora e 26 minuti
Regia: Yohei Fukuda

Oneechanbara, il film, perchè no? Continua a leggere

Medievil 2019 Demo “Vita Breve” [HANDS ON]

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Dopo aver – per qualche motivo – tentato di spremere altro sangue dalla rapa che era Knack, la Sony decise che era meglio rispolverare Medievil, cosa che fu molto gradita, con un remake/remaster (curato da Other Ocean Interactive) che arriverà questo 25 ottobre, e qualche giorno fa è uscita una demo.

Una demo denominata “Vita Breve” perchè a tempo limitato, all 1:00 del 6 ottobre non sarà più usabile, presumo sia la nuova moda, tra demo monouso come quella del remake di Resident Evil 2 od altri casi di “demo a tempo limite” come per Tetris Effect. Continua a leggere

[EXPRESSO] I Morti Non Muoiono (2019) | Fruitless Exercise in Bizarre

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Premetterò che non sono familiare con i lavori di Jim Jarmusch.

E dopo aver visto questo, onestamente non mi interessa molto esserlo.

I Morti Non Muoiono è tecnicamente una commedia horror, ma è più un esercizio di stile, un modo per Jim Jarmusch di fare commenti socio-politici su vari argomenti, usando l’idea di una tipica zombie comedy come strumento, trattando con assai indifferenza la trama, che vede la piccola cittadina montana di Centerville colpita da un’epidemia di zombi, scatenata (forse) dagli effetti del fracking che ha mandato fuori fase la rotazione della Terra. O dalla luna avvolta da un bagliore rosaceo manco fosse Killer Is Dead. Chissene.

E questa generale sensazione di indifferenza agli eventi si ritrova nei personaggi, specialmente nei due protagonisti poliziotti (interpretati da Bill Murray e Adam Driver) che reagiscono a tutto con eccessivo pragmatismo ed un leggero, incurante fastidio. La direzione data all’incredibile cast è bizzarra, il leitmotiv della traccia musicale folk che da nome al film, i vari clichè e strumenti narrativi come il foreshadowing, sono tutti ripetuti ad libitum, in modo da risultare volutamente palesi.

Al punto che inizialmente pensavo l’idea fosse fare un pessimo b-movie horror comedy di proposito, ma non è quello, più una satira. E sebbene concettualmente interessante, alla pratica il risultato è un film ossessionato con l’essere sovversivo, bizzarro al punto che non fa più effetto, pretenzioso quando il meglio sa che fare sono Tilda Swinton che incanala Uma Thurman da Kill Bill, tristi battute spacca quarta parete o roba come gli zombi con telefono in mano che mugugnano “Wi-Fi”. Ed altre osservazioni già sentite e meglio integrate in altri film, anche interessati a far ridere il suo pubblico.

Non sapevo cosa aspettarmi, ed ammetterò, non ho mai visto uno zombie movie così…. fortunatamente. L’ho odiato, parecchio, in tutta onestà.

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