Disponibilità in Italia: Evento al cinema 13 e 14 febbraio 2018
–Bozza
Non credo di dover presentare la nota (nell’ambiente almeno) serie Fate, con la quale Kinoku Nasu ha costruito un vero e proprio franchise, partendo dall’originale visual novel eroge Fate/Stay Night ed arrivando all’apice di popolarità che gode adesso, in non poca parte grazie al gioco per cellulari Fate/Grand Order, e con decine di spin-off (come Fate/Apocrypha) o materiale derivato, tra una vecchia serie anime, i film sullo scenario Unlimited Blade Works, manga, e videogame con narrative originali basate sul concept, come Fate/EXTRA.
È una della serie multimediali con impronta anime più recenti e longeve, quelle di cui vedete cosplay ad ogni convention di fumetti e nerderie, per capirsi. C’è sempre almeno un Artoria a mangiare ramen instantaneo della Fantastic che è più rituale e meno gustosa scelta culinaria, un Nameless pronto a recitare il famoso dialogo di UBW, forse conscio del fatto che anche Ian McKellen una volta lo recitò.
Come il titolo rende chiaro, questo è un adattamento del terzo scenario (o route, se preferite) di Fate/Stay Night, quello denominato “Heaven’s Feel”, adattamento cinematografico pensato come trilogia (con lo studio ufotable all’animazione), con questa prima parte definita “Presage Flower”. E sarò onesto, non la conosco davvero, ho visto il vecchio anime curato dallo Studio DEEN, letto il manga basato sulla route di Artoria/Saber, e non molto altro, onestamente, non ho visto neanche ila serie sullo scenario UBW (sempre curata da ufotable).

Ah, Lancer, il Kenny della serie Fate e del “Nasuverse”.
Quindi mi trovo – in maniera completamente casuale – nella posizione migliore per recensire questo primo film della trilogia.
La premessa generale però rimane quella di Fate/Stay Night (ed in sintesi quella a cui si rifanno spin-off di vario tipo), ovvero una guerra tra maghi per aggiudicarsi il Sacro Graal, reliquia letteralmente onnipotente capace di avverare qualsiasi desiderio del vincitore. Alla guerra partecipano 7 maghi, detti Master, i quali evocano uno spirito eroico, detto Servant, per aiutarsi nella pugna ed ottenere la vittoria dalla onnipotente coppa.
I Servant sono divisi in classi che ne indicano la specializzazione (Rider, Saber, Assassin, etc.) e sono incarnazioni fisiche di figure storiche e mitologiche come Re Artù, Medusa, Ercole, Kojiro Sasaki, e il protagonista Shirou Emiya (uno studente liceale come tanti) è inavvertimente immischiato nella Guerra del Graal, e costretto a parteciparvi..
–Inchiostratura
La spada bipenne di Presage Flower è l’essere un film fatto per i fan, i quali apprezzeranno moltissimo il lavoro fatto da ufotable qui, perchè è un buon film, ma dipende fin troppo dalla esperienza pregressa e presunta dello spettatore su Fate Stay/Night in generale. Per esempio, la narrativa si concentra molto su Shirou Emiya e Sakura Matou, il che è una scelta voluta e riuscita, ma ciò viene a detrimento della caratterizzazione di altri personaggi, e non poco.
Per esempio, il film dà completamente per scontato che sabbiate chi sia Saber e perchè il rapporto tra lei e Shirou (oltre a quello utilitario di Servant e Master) sia importante, in quanto glissa completamente su esso, mostrando piccoli spezzoni durante la sequenza dei crediti iniziale, e nient’altro. Capisco e da fan apprezzo il non dover vedere una scena molto nota e già vista in precedenti incarnazioni animate di F/SN, ma appunto, in questo film non vi viene dato molto – se nessun motivo- per cui il rapporto tra alcuni personaggi dovrebbe essere interesse dello spettatore, visto come non vi viene dato contesto, e – bum – siete buttati nell’azione con personaggi che non sono sgradevoli o poco interessanti, ma di cui è presunto sappiate già il carattere e le ambizioni.
Questo è combinato con il fatto che alcuni personaggi appaiono e scompaiono, facendo capire che saranno importati per successivi avvenimenti, ma ciò non spiega alcuni sviluppi della trama… di nuovo, a meno che non abbiate già esperienza con la storia di Fate Stay/Night. Scusate se sono un disco rotto, ma questa è una recensione, non sono obbligato a sorvolare su problemi che noto e sono critiche legittime al film in sé. Come il ritmo leggermente sbilanciato in favore di molte scene parlate, non solo all’inizio, ma anche durante il resto del film,il che non è problema in sé, ma potevano essere meglio alternate dalle scene d’azione che per la prima parte durano fin troppo poco, ed ingranano davvero solo verso il climax.
E sia chiaro, vale la pena attendere, perchè l’animazione è fantastica, i combattimenti diretti con gusto ed un certo stile, spesso con notabile brutalità e violenza, nulla da ridire sulle scene d’azione, impeccabili a livello tecnico ed assai coinvolgenti, anche se non sapete chi sono quei personaggi dall’ottimo design che si accoppano l’un l’altro con armi stilose ed abilità flamboianti. L’unico appunto è che avrei preferito vedere giusto un po’ più scene d’azione, ma i disegni si mantengono costantemente d’alta qualità, con una notevole cura per i fondali ed una predilezione per atmosferiche panoramiche.
Se non altro sono leggermente sorpreso da come Shirou sia fatto sembrare un po’ meno minchione.. del solito almeno, si fa sempre stordire a volontà e cose simili, ma qui non ha nessuno dei suoi classici dialoghi in cui vuole ribadire fin troppo l’aver capito “causa ed effetto”. E c’è anche un momento che lo rende più credibile, visto che è un liceale dopotutto, mi sarei sorpreso non ci fosse stata una scena del genere. 🙂
Sia chiaro, capisco benissimo che questi film – come molti anime film di serie note – sono fatti per un pubblico che è già familiare con la storia ed i personaggi (quindi ha poco senso spendere molto tempo a reintrodurre personaggi già noti), ed anche se il film in sé riesce bene nel lasciare alcune cose irrisolte e rendervi curiosi sugli sviluppi e rivelazioni che ci saranno nei prossimi film (se – come nel mio caso – non gli sapete), è innegabile che Presage Flower si poggi fin troppo sul fatto che è il prologo/prima parte di una trilogia, basata su una serie di gran successo di cui presume già conosciate bene i personaggi, quasi come incurante dei difetti che sorgono da questa scelta.
D’altro canto non me la sento di dire che se fosse durate 3 ore invece di 2 sarebbe stato meglio, perchè dubito sarebbe stata una soluzione realistica al problema.
–Colpi di china
Fate Stay Night: Heaven’s Feel I – Presage Flower è un buon film anime basato sulla serie di Fate/Stay Night, che non è del tutto corretto definire “solo per i fan”, vista la fantastica animazione durante i combattimenti e la cura riposta nei disegni anche in scene più tranquille ed “accessorie”, una premessa interessante e personaggi carismatici, e vorrete vedere come prosegue la storia : è tutt’altro che un prodottino scaracchiato in fretta e furia, convinto di non dover fare nulla del minimo sindicale per contentare il pubblico che ha già.
Ma è innegabile quanto questo film dipenda dalla vostra conoscenza pregressa della storia e dei personaggi, al punto da glissare su eventi importanti come l’incontro tra Shirou e Saber, perchè presume (e non in maniera aleatoria) che sappiate già la premessa e molta della storia di Fate Stay Night, e non si prende la briga di spiegare motivazioni a certi avvenimenti o stabilire personaggi se non quelli di Shirou e Sakura Matou, caratterizzati a discapito di (quasi) tutti gli altri, con una narrativa che ha qualche problema di ritmo in sé, con molta (a volte un po’ troppa) enfasi su scene parlate e relativamente poca su scene d’azione.
Sebbene è assai improbabile che sareste andati a vedere un film di Fate/Stay Night senza sapere NULLA sulla serie Fate in generale, sareste rimasti un po’ confusi se sapete solo la premessa generale della serie e non avete mai visto/letto/giocato nulla su F/SN, figuratevi uno spettatore casuale, il quale non avrebbe modo di dar senso a molti eventi o sviluppi da quanto visto in questo film.
Buon film, sebbene difettato ed assai dipendente sia dall’essere il primo di una trilogia (quindi prologo ad altri avvenimenti futuri), sia dal presumere che sappiate già diverse cose su Fate/Stay Night e non sentirsi obbligato a dar contesto per molte cose. Nonostante questi problemi, è innegabile che aspetti di vedere il secondo film, se non con trepidazione, con molta curiosità.
Se non sapete NIENTE di Fate/Stay Night, non è un film in cui potete “saltare” senza pensieri, in estrema, estrema sintesi.