One Piece Doors! VOL.1 [RECENSIONE/PSA]

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Ok, questo è più un annuncio di servizio pubblico che una recensione, ma mi volevo togliere la curiosità, sapere se ci fosse altro a quanto annunciato, forse speranzoso che non fosse davvero dolo una raccolta delle prime pagine dei capitoli, che – nel caso non leggeste One Piece – spesso raccontano varie mini-storie che poi confluiscono nelle narrativa generale della serie, anche se indirettamente visto che sono storie parallele dedicate a vari personaggi secondari o che erano stati protagonisti/antagonisti in archi narrativi precedenti.

e… NO. Continua a leggere

[EXPRESSO] Joker (2019) | Tears Of A Clown

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Sarò schietto: ero già stufo di questo film ancora prima di vederlo, tra il solito “discorso online,” allarmismi su come avrebbe fatto dei VOSTRI figli clown assassini, etc. Ma non mi aveva fatto desistere dal voler vedere il film.

No no, ci ha pensato direttamente il regista Todd Philipps, dicendo “ho fatto questo film perchè non puoi più fare commedie irriverenti”, nello stesso momento in cui Taika Waititi ha diretto un film su un bambino che ha come amico immaginario Hitler. Certo, Todd (nome sfortunato quest’anno), non perchè nessuno si incula più Una Notte Da Leoni, certo.

Da una parte ringrazio il regista per questa spontanea, sincera, rancorosa dichiarazione di intenti, che però non permea nel film… non del tutto almeno.

Origin story slegata da scomode continuità con altri pellicole DC (per vari motivi), il film racconta la graduale trasformazione di Arthur Fleck, un reietto, clown di giorno e commediante fallito di notte, nel perverso e scellerato criminale noto come Joker, che discende sempre più nella sua stessa follia in una malsana e ferale Gotham City.

A mia sorpresa è un film più che decente, sarebbe buono se riuscisse ad essere profondo e/o intelligente come crede di essere, quando in realtà non è poi molto sopra il tipico meme di “we live in a society”, sebbene con del buon dramma, anche se abusa un po’ della conoscenza pregressa del pubblico sui luoghi e personaggi di Batman.

Vale comunque la pena vederlo, se non altro per Joaquin Phoenix, la buona fotografia ed un soundtrack molto ben selezionata.

Solo che NON avrei dato il Leone D’Oro a questo (per favore, dai), immagino si possa mettere assieme al momento in cui decisero di mostrare davvero in festival Dracula 3D.

E no, non assomiglia per nulla al cattivo di Klonoa, molto deluso da ciò.

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[EXPRESSO] Spider Man: Far From Home (2019) | Fish Bowls Are Forever

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Come già detto nella recensione di Homecoming, non sono mai stato un grande fan di Spider Man (ed il continuo reboot a livello cinematografico non aiutò), e non mi aspettavo moltissimo da questo, lasciando perdere lo “svantaggio” di arrivare nelle sale dopo Avengers: Endgame e con villain ultra-generici come gli Elementali. Ma ero intrigato da Jake Gyllenhaal come Mysterio, e dalla presenza di Mysterio (con design completo da “elmetto boccia di pesce”), devo ammettere.

Dopo la fine di Avengers: Endgame, il mondo sta recuperando dal conflitto finale con Thanos, e con lui anche Peter Parker, che vorrebbe godersi la gita scolastica in Europa, ma è contattato – a forza – da Nick Fury per combattere alcuni mostri elementali apparsi in varie località del mondo, assieme a Quentin Beck, una sorta di mago venuto da un altra dimensione (che viene soprannominato Mysterio dagli amici di Peter). Quindi Peter è costretto a cercare di bilanciare le responsabilità da supereroe con il suo desiderio di spendere tempo con i suo amici, e soprattutto di dichiararsi a Mary Jane.

Personalmente ho trovato questo molto più godibile del precedente Spider Man: Homecoming, e non solo perchè il personaggio è stato stabilito nel film precedente quindi non dobbiamo rifarlo di nuovo, ma anche perchè il villain è migliore, e questa scelta (che non rivelerò) porta anche a visuali interessanti, non originalissime ma molto godibili ed adatte. Non sono un fan dell’arco narrativo dato dal MCU a Peter Parker su come “debba” essere il nuovo Iron Man, ma questo conflitto interno (ed il senso di inadeguatezza derivante) che lo divora è ben gestito dalla sceneggiatura, ed abbiamo anche un po’ di imbarazzata romance adolescenziale (che è caruccia), oltre ad una più che discreta comicità.

Non eccelso, ma buono, e con delle signore scene (sì, scene) post-crediti stavolta.

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[EXPRESSO] Avengers: Endgame (2019) | Ass Ants

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(Recensione Senza Spoiler)

Sebbene le opinioni varino su molti film Marvel, c’è una certa unanimità nel riconoscere che Infinity War fu/è uno dei migliori, e non sono qui per dire il contrario. Ma mentirei se dopo la fine di quello non rimasi……. apprensivo & preoccupato su quale sarebbe stata la risposta all’inevitabile domanda “e poi?”.

Ho approcciato con basse aspettative Endgame, e sono stato parzialmente sorpreso, è un miglior continuo di una storia rispetto alla seconda stagione di Code Geass, di sicuro, visto che qui hanno meglio pianificato il tutto per giungere alla conclusione, il che giustifica (in buona parte) la durata di 3 ore, dopotutto ci sono molte sotto-trame da concludere.

La storia vede i sopravvissuti agli eventi di Infinity War riunirsi ed organizzarsi per cercare una soluzione allo “schiocco” di Thanos, ma dopo un tentativo iniziale, gli Avengers si trovano senza opzioni. 5 anni dopo però un sorpreso Scott Lang riappare in un garage, spaventando quello che sembra (ma non è ?) un incredulo SungWon Cho.

Senza andare in spoiler, potete immaginare che tipo di piega prende la sceneggiatura se avete visto o letto questo tipo di storie in precedenza (e non parlo dei fumetti Marvel specifici usati come soggetto, che non ho letto personalmente), ma non è del tutto prevedibile, ed anche quando avrete capito cosa sta per succedere, è molto ben diretto che NON vi troverete annoiati a pensare se “torna” tutto davvero, e sì, torna (per lo più), ma ricordatevi che il tutto gira su una logica – appropriatamente – da fumetto, cosa a cui lo stesso film ammicca.

Un assai soddisfacente (sebbene un pelo troppo nostalgica ed assai disordinata a tratti) conclusione della saga e “culmine” dei film Marvel… al punto che mi spiace sarà Spiderman Far: From Home a chiudere la Fase 3, non questo.

Senza scene post-crediti stavolta, btw.

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[EXPRESSO] Hellboy (2019) | Bloody Good Fun

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Lasciando da parte l’ossessione (perchè questa è, un’ossessione delirante) per le medie di voti su siti aggregatori che avvolge la comunità cinematografica – e non solo – , questo nuovo film di Hellboy non era partito esattamente sotto un benevolo astro, in quanto il molto atteso Hellboy 3 di Guillermo Del Toro… non accadde, e fu scelta la via del reboot, diretto da Neill Marshall, regista di The Descent, Dog Soldiers, ed anche del segmento Bad Seed nell’antologico Tales Of Halloween.

La premessa generale ricalca quella del fumetto (e quindi anche dei film di Del Toro), raccontando di Hellboy, un bambino-demone dalla pelle rossa e mano di pietra, evocato da un rituale occulto (frutto di nazisti occulti e Grigori Rasputin) su un’isola fuori dalla costa della Scozia, che viene allevato dal professor Bruttenholm, e diventa adulto, lavorando alla B.R.P.D, l’Agenzia Per La Difesa E Sviluppo Del Paranormale, combattendo mostri e creature che minacciano l’umanità.

Ci sono molte differenze nella storia e personaggi, come il fatto che stavolta Hellboy (qui molto più cazzone e sarcastico) e soci devono combattere Nimue (interpretata da Milla Jovovich), una strega immortale dell’epoca di Re Artù che è ritornata per vendicarsi della razza umana, sterminandola per far popolare la Terra ai mostri e creature delle tenebre.

Dal trailer mi aspettavo una versione più cazzona di Hellboy (rispetto ai film di Del Toro e non), meno sofisticata e con più enfasi sul gore ed umorismo…. e questo il nuovo Hellboy è. Il che non è affatto un problema, perchè è sì un film cazzone, non perfetto, ma assai assai divertente, pieno di godibile gore (che mischia effetti speciali pratici e digitali assai bene… quasi sempre), azione soddisfacente, creature mostruose dall’ottimo design, e gradevoli personaggi.

Bonus per la presenza di Rob Lucci, molto gentile da parte di Oda.

Ben venga il seguito! 🙂

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[ZOATROPIA] My Hero Academia: Two Heroes (2018) | Gojira Smash!

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Disponibilità in Italia: Evento al cinema 23-24 Marzo 2019 (replica 30 e 31 marzo) Continua a leggere

[EXPRESSO] Capitan Marvel (2019) | Blockbuster Power Cat

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Confessione: non ho visto Ant-Man and The Wasp prima di veder questo. Penso vivrò uguale.

Devo dire, fui sorpreso dall’apparente zero marketing fatto per questo film Marvel (non ne ho visto un trailer neanche al cinema in queste settimane), dubito accadrà il mese prossimo con Avengers: Endgame, ma vabbeh.

Come inzicato in una scena post-crediti di Avengers: Infinity War, abbiamo Capitan Marvel, ovvero Carol Denvers (interpretata da Brie Larson), che diventa uno degli eroi più potenti di sempre, quando negli anni 90′ la Terra si trova coinvolta in una battaglia galattica tra due razze aliene, i Kree e gli Skrull. Non ero familiare con il personaggio (in nessuna delle sue incarnazioni), quindi non sapevo davvero cosa aspettarmi di preciso, a parte gli elementi tipici di un film Marvel moderno.

Ed a tal riguardo avevo ragione. È una tipica storia con protagonista amnesiaco che deve ri-scoprire chi è… ovvero un personaggio forte di Dragon Ball (o di Asura’s Wrath), non saprei come altro descrivere il superpotere di Captain Marvel in poche parole, peccato che i cattivi non siano esattamente granchè (voglio dire, non vi devo dire altro che Jude Law è nel cast), e che il film cerchi di vendervi la United States Air Force (e l’esercito, parliamoci chiaro) quasi quanto Top Gun.

Ma d’altro canto c’è un goffo ed adorabile senso dell’umorismo che traspare oltre la tipica comicità “codificata” Marvel (pur presente), la storia è intuibile ma non totalmente prevedibile, e visto che è ambientato nel passato abbiamo un “giovane” Nick Fury, una gioia da vedere anche senza benda, specialmente quando gigioneggia con uno dei gatti più incredibili mai visti a schermo, Goose, davvero una delle cose migliori del film.

È ok, è gradevole (più di quanto mi aspettavo), è altro comfort food supereroico americano, senza particolari lodi stavolta. ¯\_(ツ)_/¯

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[EXPRESSO] Aquaman (2018) | Thanks For All The Fish

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Non sono familiare con il personaggio di Aquaman, se non via l’orrido videogame Battle For Atlantis ed il suo generale trattamento (come negli sketch di Robot Chicken) come un supereroe barzelletta. Ma quanto visto di lui in Justice League era divertente, e alla notizia che James Wan (meglio noto per l’originale Saw, The Conjuring, ma anche Fast & Furious 7) l’avrebbe diretto, si accese una speranza.

Ed onestamente penso che il signor Wan abbia fatto un ottimo lavoro. Molti degli elementi sono familiari ed aspettati visto il genere, la storia è essenzialmente la leggenda di Artù Pendragon intrecciata con quella di Atlantide, con al centro Arthur Rice, di padre umano e madre atlantidea, cresciuto sulla terra odiando il regno marino che gli ha portato via la genitrice, disinteressato ai drammi di corte ma forzato a riconquistare il suo legittimo titolo per salvare entrambi i mondi.

La trama non è nulla di originale, e non nasconde nessun colpo di scena davvero inaspettato, cosa comune a molti film di supereroi, d’altronde: quello che è importante sono i personaggi, l’esecuzione ed il worldbuilding, cose in cui Aquaman riesce molto bene, con un interessante mondo sottomarino pieno di variegati ed interessanti design misti tra fantasy & sci-fi, diversi tipi di razze umanoidi e creature, decenti personaggi e dramma, ottimo cast (che comprende William Dafoe) ed ottime scene d’azione, con occasionali e graditi sprazzi di horror e kaiju.

L’unico aspetto che lascia un po’ a desiderare è il cattivo (o meglio, i cattivi), migliore di quello in Justice League, senza dubbio, ma un po’ generico comunque. Peccato, perchè altrimenti il film di Wan riesce a dare al personaggio (e film) una sua identità (invece di pateticamente inseguire la Marvel), e pur durando quasi 2 ore e ½, scorre fluido come un ruscello alpino.

Buono!

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